tag:blogger.com,1999:blog-76429451251433421982024-03-13T02:29:56.208+01:00il tempo che mi è concessoLilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.comBlogger339125tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-24475623829040501102020-12-12T08:10:00.003+01:002020-12-12T08:10:40.291+01:0050 sfumature di auguri <p><br /></p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-a4CqZsqtPqM/X9Rs12PZ_5I/AAAAAAAAUhw/-I7LK00aObIuJoOJDTVzzKtJXNERhA9KgCLcBGAsYHQ/s767/FB_IMG_1607756475156.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="706" data-original-width="767" src="https://1.bp.blogspot.com/-a4CqZsqtPqM/X9Rs12PZ_5I/AAAAAAAAUhw/-I7LK00aObIuJoOJDTVzzKtJXNERhA9KgCLcBGAsYHQ/s320/FB_IMG_1607756475156.jpg" width="320" /></a></div><br /> 💐💐💐 50 anni fa avete intrecciato due fili della immensa rete della vita, 🎡, generando da lì due figli (e uno mai nato), avete aperto strade, chiuso porte, spalancato portoni, salito montagne e camminato accanto al mare, molte volte abbracciati, altre volte soli, spesso tenendoci per mano, altre sedendo a guardarci andare. E poi tornare a prendervi la mano, con gli occhi accesi a dire "Mamma, papà... Quante storie ho vissuto grazie a voi"... <p></p></blockquote></blockquote><p><br /></p><p>O forse non l'abbiamo detto mai abbastanza chiaro e limpido, così ve lo dico oggi con gratitudine, alzando il mio cuore che come coppa ha ricevuto da voi la vita, e brindo alla vostra, brindo alla vita che è (ancora oggi, come oggi 50 anni fa) iniziata con un si!</p><p><br /></p><p>Tanti auguri mamma e papà ❤️</p>Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-62805254957667150972020-01-01T15:03:00.001+01:002020-01-01T15:05:14.394+01:00Guardo tra le finestre dei rami nudi e negli spazi aperti dei cuori delle persone che nonostante il freddo si snudano delle maschere e in questi giorni maggiormente lasciano brillare la propria luce e le ombre, che si srotolano lunghe dietro le spalle .
Ombre che guardo nelle foglie cadute come i conflitti abbattuti, pur se taluni ancora insopiti a volte si risollevano nella fredda tramontana, ospiti nei cuori per qualche bisogno non soddisfatto che spinge ancora alla lotta, piuttosto che a lasciar andare. Piuttosto che a trasformare la storia in terra, 'sì da alimentare le radici e crescere con forza e vigore nuovi.<br />
<br />
Guardo così, allo specchio.
In me, e me nelle persone di ogni giorno, degli incontri di un sorriso, di un'ora, di uno sparo del fuoco amico (o creduto tale) che ti spacca il cuore.
Guardo negli amici di sempre e per sempre, che il cuore te lo ridanno intero e con sorpresa trovi che nessuno è metà, anche se non tutti sanno di essere interi.<br />
<br />
Guardo così, e vedo che le ferite non sanguinano più, e sento che le cicatrici si fanno giunture, articolazioni che rendono fruibile il movimento in qualche segmento dove non sapevi esisterne possibilità.
Rendono morbida la vita.
Perché perfino la bellezza e ľamore hanno necessità di inginocchiarsi, piegarsi, curvare, per riallargarsi, per espandere il cuore in un fermo movimento.<br />
<br />
Osservo così andare via le azioni e gli eventi, e se alcuni mi hanno fatto sentire abbattuta, amareggiata, atterrita, confusa, di malumore, furiosa, impaurita, indifesa, malinconica, rammaricata, rattristata, scoraggiata, sfinita, stordita, straziata, turbata... quando avevo bisogno di festeggiare la creazione della vita e i sogni realizzati, quando avevo bisogno di sincerità, quando avevo bisogno di accettazione, di contribuire all'arricchimento della vita e sentivo pietre cadere sui progetti, quando avevo bisogno di prossimità, sostegno, divertimento, armonia... Lascio andare anche le emozioni.<br />
<br />
E vedo altresì quelle circostanze in cui nelle stanze del cuore e delľanno mi sono sentita appagata, affettuosa, assorta, emozionata, esultante, felice, festosa, frizzante, grata, in pace, incoraggiata, libera, fiera, raggiante, serena, senza fiato, speranzosa, toccata, tranquilla, vivace ... celebrando la vita come la perdita, dando significato alle cose, sentendomi appartenere, sentendo fiducia e giustizia, sicurezza e bellezza, ispirazione e ordine e pace...<br />
<br />
Così, guardo. Laddove qualche storia di amicizia si chiude perché le strade divergono e laddove si cammina ancora insieme.<br />
<br />
Trovo il sostegno per fluire con chiarezza nel caos del divenire trovando un ordine lirico con la quiete che mi accompagna nella schiena da qualche mese.<br />
<br />
Gurado il disegno delle stelle che attraversano il cielo, dei fiumi che innaffiano la terra dei prossimi passi, del fuoco che alimenta e sostiene la coscienza. E col cuore pieno di leggerezza mi sospendo ad ascoltare la musica.
E inizio la danza.<br />
<br />
... con gli occhi in alto, raccolgo tutta la mia gratitudine e il cuore sparso, espanso, in alto come il brindisi ch' e-levo a tutti voi, amici e meno amici, amati tutti.
Guardo e per dono ci metto ľ augurio di lasciare aperte le porte e le finestre perché la vita sia celebrata, magnifica e terribile, e fluisca in voi.
E che il cammino (la danza) non vi sia grave.
Auguri auguri auguri!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-AHdAAQcn0_k/Xgymre-FBfI/AAAAAAAAT1I/TR9af_r0r_w4V-P7ShOR7eWR1ZQ_ekh0wCLcBGAsYHQ/s1600/20191231_102420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="568" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-AHdAAQcn0_k/Xgymre-FBfI/AAAAAAAAT1I/TR9af_r0r_w4V-P7ShOR7eWR1ZQ_ekh0wCLcBGAsYHQ/s320/20191231_102420.jpg" width="226" /></a></div>
<br />Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-18497955610831904872019-06-24T06:37:00.000+02:002019-06-24T06:40:05.448+02:00Luce e aliAli e luce fanno materia (voce) i sogni... O forse era il sole a posarsi sulle cose e farsi in esse oggetti diversi, e il suono era solo il vento sulla sabbia che disegnava cavalli tra la spuma di mare.<br />
<br />
"Ogni uomo vale quanto le cose che ricerca." (Marco Aureli<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QDta6-umMYc/XRBTO3TnToI/AAAAAAAATm0/9KsPU9htLMAgRK1xNSlR0hyipc0Qjn9jQCLcBGAs/s1600/20190623_102607.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="831" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-QDta6-umMYc/XRBTO3TnToI/AAAAAAAATm0/9KsPU9htLMAgRK1xNSlR0hyipc0Qjn9jQCLcBGAs/s320/20190623_102607.jpg" width="166" /></a></div>
o)Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-37428432642789917512019-06-01T17:57:00.000+02:002019-06-01T17:58:38.026+02:00Del viaggio e dei viaggiatori Del viaggio e dei viaggiatori...<br />
<br />
Quest'anno data la bassa architrave della soglia economica, mi sono regalata un viaggio.. in-oltre me stessa.<br />
Ho piegato la solitudine sullo scaffale, e aperto la porta non tanto per uscire quanto per lasciar entrare...<br />
<br />
Vabbè, non era casa mia...<br />
comunque ancora una volta sorseggio il rituale "ecce quam bonum...", mentre sullo specchio dei volti voluti bene vedo riflettersi sorrisi che danno ali leggere al pensiero anche quando si issa l'ancora dalla giornata in un abbraccio... (per) salutare.<br />
<br />
È " cone unguento che dal capo discende giù sugli orli del manto" del viaggiatore, quel profumo di sé confusosi negli abbracci, e tien caldo il ritorno à casa.<br />
<br />
È come rugiada che rinnova la sua fonte, questo trovarsi partendo anche se ciascuno con i suoi mezzi e per le proprie vie, e fa tornare tutto in uno.<br />
<br />
Un tempo, uno spazio, una profondità senza orizzonte in alcuna direzione, non perché sia invisibile, ma perché da un maggior senso di infinito, sapere quante strade si svolgono, con la stessa meta, riempiendo ogni angolo e allargando grado a grado il possesso della (propria) terra.<br />
<br />
Certo non finiscono quelle domande che le mani chiedono sempre, ma essere insieme fra "fratelli" è così bello che senza solitudine, ľ essere soli finisce con l'essere un vestito leggero che favorisce il viaggio (anche in questa pazza stagione)..<br />
<br />
... perché sai che si parte per poter tornare a momenti così che si annunciano ogni volta che odi canti di stelle e vedi un po' più di luce, e sai che i fratelli sono di nuovo insieme...<br />
Come è bello...<br />
<br />
Un momento così perfettamente lieto che gli occhi non sono più grigio prima della tempesta, o blu lavato di pioggia, o uno azzuro e uno blu. Sono solo occhi aperti dalla "superba meraviglia" d'essere ...qui, ovunque sia "qui",<br />
nonstante tutto, e.. per tutto questo.<br />
<br />
Sono gli occhi di chi si sveglia un mattino, con le scarpe rotte dal viaggio ma il cuore intero... . e scopre d'ess<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-BG3cRihZjcM/XPKfy6AowWI/AAAAAAAATjw/4Nsl6RL2FvMVBG3JvjyfI-khyfj8OTA8ACLcBGAs/s1600/20190527_094629.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="778" data-original-width="1600" height="155" src="https://1.bp.blogspot.com/-BG3cRihZjcM/XPKfy6AowWI/AAAAAAAATjw/4Nsl6RL2FvMVBG3JvjyfI-khyfj8OTA8ACLcBGAs/s320/20190527_094629.jpg" width="320" /></a></div>
ere... ancora nato!Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-88416827519097678002019-05-27T06:16:00.001+02:002019-06-01T17:58:26.867+02:00...è sempre (in)sostenibile la leggerezza dell' essere quando i fratelli sono insieme, muori da vivo, e la gioia si allarga all'infinito in un punto del cuore che è al di là del tempo e dello spazio.<br />
<br />
Certe cose (amicizie) parlano in silenzio, e non finiscono nel silenzio, perché ciascuno ri suona nell'armonia E... quando si va via, lascia di sé una sola nota: "do"...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jBsAwzZtiUw/XOtkjUmYAFI/AAAAAAAATjI/upw4n-EOmHovFC-K7I78M4Wm6zhsUkcLgCLcBGAs/s1600/20190524_150727.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="778" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-jBsAwzZtiUw/XOtkjUmYAFI/AAAAAAAATjI/upw4n-EOmHovFC-K7I78M4Wm6zhsUkcLgCLcBGAs/s320/20190524_150727.jpg" width="155" /></a></div>
Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-81853862403583184792018-07-28T09:52:00.001+02:002018-07-28T09:52:30.935+02:00Da Aurora Distefano<br />
<br />
Sai, la vorrei mettere anche io una bella foto della luna che si eclissa, come se potesse raccontare l'emozione del sentire di ieri... Il lato oscuro di quel meravigliarsi all'alba guardando sorgere il sole dietro le montagne, con le nuvole che lo precorrono accarezzate dai raggi che sfuggono come il primo soffio di un vento leggero, che poi diventa tempesta...<br />
<br />
Sai la vorrei una foto di quelle che mi stringo la mano da sola, per quanto è bella, per dire che con uno dei miei amici di sempre, ci siamo seduti anche in silenzio perché tanto cantava la luna, e il mare sembrava zitto zitto finché non lo cercavo con l'orecchio, e allora lo sentivo applaudire composto, alla bella del cielo che si lasciava mettere in ombra...<br />
<br />
Sai, non è perché ho portato la reflex con la batteria scarica, che lo so che non l'ho caricata perché mi conosco, e ci speravo che non funzionasse per non distrarmi dal cielo. Non è per questo che non la metto in questo cielo la foto di ieri, perché si sa, ne ho fatte..<br />
<br />
Sai, lo vorrei, ma per questa volta lo scatto migliore che rappresenta la percezione di infinito, l'amore dell'essere "da solo a solo", la percezione del minuscolo nel moto immenso che quasi gridava sul cuore taciturno facendosi percepire anche con i regazzini che strillavano fra i resti della grigliata in spiaggia....<br />
lo scatto migliore è stato l'esitare del dito sull'obiettivo, l'alzare lo sguardo dalla focale mettendo a fuoco la mano del destino che seguiva il velarsi della luna come se fosse l'obbiettivo di sé a farsi prima rosso come un desiderio, e poi pian piano chiaro e brillante...<br />
<br />
Lo scatto migliore, sai, è stato restare nell'attimo, impressa come una carta sensibile... E morire senza attesa ad ogni istante in cui l'io si è eclissato, lasciando solo il testimone che ricerco tra le parole di oggi.<br />
<br />
Lo scatto migliore è stato, e adesso è qui. Eterno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-UKWo-D8Sy-s/W1wgmD6y7ZI/AAAAAAAATEA/R8UHDFx69EM7-uIuTufskPkvtJM4_0ihgCLcBGAs/s1600/20180109_152914.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="864" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-UKWo-D8Sy-s/W1wgmD6y7ZI/AAAAAAAATEA/R8UHDFx69EM7-uIuTufskPkvtJM4_0ihgCLcBGAs/s320/20180109_152914.jpg" width="256" /></a></div>
Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-56045897130749420672018-01-01T07:50:00.001+01:002018-01-01T07:51:31.550+01:00"l'anno che sta arrivando,tra un anno passerà, io mi sto preparando..."... L'anno che verrà, questa la grande idea, in questi gironi..si, d'accordo.. giorni... Fatto sta, che forse si sta così avvinti in essa da dimenticare che il timer non è suonato, e che è negli ultimi trenta secondi che si perfeziona l'esercizio. Così ho imparato facendo pratica di yoga. E così, quest'anno voglio augurare a tutte le stelle della mia vita, a tutti i cuori in cui mi sento a casa, il tempo di questi ultimi trenta secondi...<br />
<br />
che siano pieni di vigore per ogni atto che avete in animo di compiere, fino alla fine del tempo...<br />
che siano colmi di presenza ad ogni emozione, perché dopo qualche secondo potrà andarsene, ma la avrete vissuta.<br />
Che siano colmi di ascolto a quella voce che da dentro ci sa sempre indicare cosa porta silenzio nelle cose, lasciando la porta aperta per l'amore...<br />
che siano colmi di amore da dare a piene mani, perché senza credo che non valga nemmeno la pena aspettare il suono del gran finale...<br />
E allora..<br />
che siano colmi di luce, quella che intuite e non avete ancora riconosciuto, quella che conoscete, e non avete ancora sperimentato, quella che sapete dare alla vita, perché è la stessa vita che vi danza dentro.<br />
Che siano colmi, questi ultimi trenta secondi, dell'ebrezza della danza che arriva al chiudersi del cerchio...<br />
e poi di un suono non prodotto... e poi...per tutto il tempo concesso... buona vita!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_DwON8BviNU/WknaLBkaAkI/AAAAAAAAS1o/JRfI2QyC-rkhABO4O-7KMzhbU8mjL5-hgCLcBGAs/s1600/DSC_1008.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="911" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-_DwON8BviNU/WknaLBkaAkI/AAAAAAAAS1o/JRfI2QyC-rkhABO4O-7KMzhbU8mjL5-hgCLcBGAs/s320/DSC_1008.JPG" width="182" /></a></div>
Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-16998243767128980912017-06-19T07:29:00.000+02:002017-06-25T15:33:40.000+02:00Ho compiuto 9 anni, da quella nuova nascita sull'asfalto, in cui il pensiero, quando è arrivato, ha scoperto che le dita dei piedi si muovevano (ancora)... Nove anni, qualche mese di meno in compagnia del grande Fratello Burlone... (FB), che suscita pensieri pre+occupanti quando ti dice che hai messo 400 mi piace, o che qualcuno ha risposto ad un tuo commento. In questi anni ho detto "mi piace" molte volte, e ne sono lieta perché sono una di quelli che, alla fine di un anno, guarda le cose belle più di quelle tristi, rido per le sciocchezze, e ho letto almeno sei volte La Divina Commedia. <br />
<br />
Un tipo una volta si sorprese quando gli dissi che avevo solo quella, sul comodino. Risposi "sono tre volumi". Da allora il mio braccio destro ogni tanto fa cilecca, come la mia memoria dei fatti. Ricordo, molto più di quello che fu, quello che avverrà, e amo le stelle che si accendono e spengono nella mia vita. <br />
Non mi piacciono le foto del cibo(me ne piace, molto di più, il profumo) , mi piacciono indiscriminatamente gli amici fraterni e quelli che sono solo amici. Mi piace la " lingua degli uccelli" e fermarmi a sentirne il canto, come quello del mare ch'è metafora della creazione . Mi soffermo ad ascoltare il canto di dolore dei miei pazienti, e ancor più il primo scroscio del sorriso di gioia che timidamente gli si affaccia sul viso <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
col primo ben-essere.<br />
<br />
Mi piace la fine di un cerchio, la vita che trasuda nelle parole di spiaggia :"nonno nonno nonno"... "mamma a stare insieme ci si diverte"..." Papà mi aiuti a fat volare l'aquilone"... "avrei bisogno di un'altra settimana... ". Dio, o chi per lui, ce la ha fatta in sei giorni, e davanti a questo, " cosa conti? ". <br />
<br />
La vita che cos'è?<br />
<br />
Ho nove anni, la fine di un ciclo. Molte domande nella testa e nel cuore. E nel cuore, la forza con cui l'amore per tutto questo, specchia nel basso, la bellezza del firmamento. <br />
<br />
Ora, c'è uno splendido presente. <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-1DHTkEibTQY/WUdgoD9qTdI/AAAAAAAASss/SSjM8PFJiL8JKf0Fw4fVBqKD4RrOUxq8QCLcBGAs/s1600/Disegno%2BAurora.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1133" data-original-width="1600" height="226" src="https://2.bp.blogspot.com/-1DHTkEibTQY/WUdgoD9qTdI/AAAAAAAASss/SSjM8PFJiL8JKf0Fw4fVBqKD4RrOUxq8QCLcBGAs/s320/Disegno%2BAurora.jpg" width="320" /></a></div>
Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-66376108510132532002015-11-15T09:49:00.005+01:002015-12-18T11:55:10.824+01:00Continuando ad amare.<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: medium; orphans: 1;">Continuerò
a cercarti,</span></div>
<div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nei
sassi e nei fili d'erba, nell'oceano e nella goccia,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nel
vento e nel respiro, nel fuoco e nella scintilla.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Continuerò
a cercarti,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">dovessero
volerci altri mille baci, mille altri inganni dei sensi,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">tenuti
accesi, e totalmente persi di te, nei nomi con cui ti chiamavo.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Continuerò
a cercarti,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nel
pieno e nel vuoto, nel dietro e nel fuori,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nel
davanti e nel dentro, nel sopra e nel sotto,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">a
nord, a sud, ad ovest, ad est.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Nello
zenit e nel nadir del mio cuore,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">già
tre volte creduto uno di due, che si era fatti uno.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Nel
mio cuore creduto tuo, del nome con cui ti ho chiamato,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Continuerò
a cercarti,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">perché
non sei mai stato via a lungo, e sei qui, perfino ora</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">che
ti sto errantemente anelando.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-0qnLheVyot0/Vkg9e9CM2xI/AAAAAAAASNg/_6yoAz5er3o/s1600/DSC_6611.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: auto; text-align: center;"><img border="0" height="213" src="http://4.bp.blogspot.com/-0qnLheVyot0/Vkg9e9CM2xI/AAAAAAAASNg/_6yoAz5er3o/s320/DSC_6611.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Per questo, continuo a cercarTi.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">perché ti perdo nella stoltezza del mio desiderio umano</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">di leggerti in una forma, per poterti toccare.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Ti perdo nella schiavitù del mio desiderio umano,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">di percepirti solo con i sensi che riconoscono le cose.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Ti perdo nella povertà del mio desiderio umano</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">di possederti come un tesoro, per contare di averti.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Ti perdo nella guerra del mio desiderio umano</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">che credendoti da me separato, lotta per conquistarti.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Ti perdo nel deserto del mio desiderio umano</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">che se non ti vede intero, crede che tu non sia.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Ti perdo nella bruttezza del mio desiderio umano,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">che parla con parole che non hanno spazi e silenzi.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Ti perdo nella morte che è il mio desiderio umano</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">che si perde nello sconforto, ingannato dal tempo.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">Continuo a cercarti.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">E nella sapienza di una luce che brilla dietro la pagina,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nel governo dei sovrasensi che spremono l'impercettibile,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nella ricchezza del riconoscere l'oro puro dell'anima</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">che forma le cose, senza perdersi nella forma che vedo,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nella pace del sentirti dentro ciascun respiro, seppur non mio,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nella fertilità del pensiero che sale fino a rompersi per recepirti,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nella bellezza che è in ogni immagine, prima che se ne faccia cenere,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">nella vita che scorre senza fine nella sua fine dal suo principio,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "times new roman";"><span style="font-size: medium;">ti troverò.</span></span></span></div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-OAlVobGg7Vs/VkhDSQFBhiI/AAAAAAAASN4/TgOjoBOjYEo/s1600/DSC_6616.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://1.bp.blogspot.com/-OAlVobGg7Vs/VkhDSQFBhiI/AAAAAAAASN4/TgOjoBOjYEo/s320/DSC_6616.JPG" width="320" /></a></div>
<div>
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-65380957517345194842015-08-26T12:10:00.002+02:002015-08-26T12:48:34.916+02:00Gli angoli senza spigoli<span style="line-height: normal;">C'è un angolo di felicità (ora e qui) nel mio cuore quando smetto di contare i problemi, e spunto le cose, i movimenti, i sogni che stanno andando bene. Mi</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-c8YlXSq9iiA/Vd2QFJx-e2I/AAAAAAAASKY/G6HayEhflFI/s1600/2015-08-17%2B09.06.04.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-c8YlXSq9iiA/Vd2QFJx-e2I/AAAAAAAASKY/G6HayEhflFI/s320/2015-08-17%2B09.06.04.jpg" width="184" /></a></div>
o padre che sta meglio, mia madre più serena, i compromessi con la vita come comprare una seconda macchina se non si può cambiare casa, che Freddy e Nua hanno accettato per sorridere di più.<br />
<br />
<span style="line-height: normal;">C'è un angolo di felicità (ora e qui) nel mio cuore, quando vedo il volto innocente di Isa, quel ridere per ridere, le tristezze di un pianto devastante che non si fanno mai malinconie, l'irresistibile tenerezza della scoperta, quando negli occhi brilla la fiamma della conquista: raggiungere l'oggetto sulla sedia, sentirne il rumore quando cade, entrare di corsa in bagno gatonando, perchè ma-ma-ma-ma-ma ha lasciato la porta aperta, o il discutere con la porta chiusa dietro pa-pà-pa-pà.</span><br />
<span style="line-height: normal;"><br /></span>
<span style="line-height: normal;">C'è un angolo di felicità (ora e qui) nel mio cuore, dove sono appoggiati i ricordi di quando arrivavo tardi al lavoro per scriverti dei momenti indimebticati, in cui ti ho pensato scattando foto, o appuntando parole sulla giacca per raccontarteli. E' l'angolo quello più in ombra, appena scuro, perchè il ricordo sbiadisce ma rimane la sensazione che si vive ora. La sensazione che si vive qui. E quella, solo quella da luce, perchè il cuore è tornato morbido, e gli angoli sembrano senza spigoli duri.</span><br />
<br />
<span style="line-height: normal;">C'è un angolo ancora, ora e qui, nel mio cuore; è quello dove mi sposto ogni volta a guardare, badando che non sia mai lo stesso. Cambio punto di vista, ed è sempre in questo che riesco a trovare le piccole gioie dimenticate, ricordando di gioire per le altre mille piccole cose che, alla fine dei conti, fanno felice l'anima. </span><br />
<span style="line-height: normal;"><br /></span>
<span style="line-height: normal;">C'è un angolo di gioia, nel mio cuore. Qui, dove tutte le porte sono spalancate per lasciar uscire la tempesta che ha tagliato i bordi, e cambiato le geografie delle sue camere...</span><br />
<span style="line-height: normal;">Dove tutte le porte sono spalancate, per uscire tutti, soprattutto chi non vuole restare in questo posto senza spazi chiusi, dove nessuno, tanto meno io, vi è prigioniero. </span><br />
<span style="line-height: normal;">E c'è sempre un angolo, dove fare arrivare di nuovo il vento. </span><br />
<br />
<span style="line-height: normal;"></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-QdV4Z1ktZEQ/Vd2Qgt1o5yI/AAAAAAAASKg/SD1kDL77sz8/s1600/20150718_203900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-QdV4Z1ktZEQ/Vd2Qgt1o5yI/AAAAAAAASKg/SD1kDL77sz8/s320/20150718_203900.jpg" width="320" /></a></div>
Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-61458579771087529222014-09-28T09:42:00.001+02:002014-09-28T09:43:05.269+02:00IL VIAGGIO DELLE MERAVIGLIE -part 1 -102 cose da fare nella vita (36-37)<a href="http://4.bp.blogspot.com/-VEdUk_An2SE/VCe5BdB6knI/AAAAAAAAOJc/KBWwYEL8WJ0/s1600/20130906_133631.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-VEdUk_An2SE/VCe5BdB6knI/AAAAAAAAOJc/KBWwYEL8WJ0/s1600/20130906_133631.jpg" height="150" width="200" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Il <i>viaggio delle meraviglie </i>(Sicilia 2013), è iniziato così, dietro ai "<i>sassi":</i> quelli di Matera e quelli del cuore. Nascosta bene, sono partita per la Sicilia con una musica malinconica nel cuore, e una chiassosa colonna sonora fuori, per riempire lo spazio fino alla città che mi aveva quasi ossessionato tanto era il suo ricorrere nelle storie degli amici. E sia, mi sono detta, passerò di là. C'è sempre un motivo, per quel che ci accade, e gli eventi che ci accadono li attiriamo noi...ma talvolta solo <i>dopo</i>, o se siamo fortunati <i>durante</i>, ci accorgiamo di quello che possiamo imparare.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-76hzFYLOZrE/VCe5FZBXe5I/AAAAAAAAOJs/bgbPCIMOGno/s1600/20130906_142736.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-76hzFYLOZrE/VCe5FZBXe5I/AAAAAAAAOJs/bgbPCIMOGno/s1600/20130906_142736.jpg" height="150" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Esco a (lume di) Candela, dal mondo delle autostrade, e mi infilo come un filo di sottotrama nelle strette anse delle deviazioni di campagna, fino a che mi riempio di un senso di esser perduta che non si contorna di ansia e di paure, ma di una allegrezza leggera: come se incedere sia un tornare indietro, cancellando le cose già scritte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: purple;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: purple;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: purple;"><b>MATERA</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
-36: lavorare la prima sera di vacanza per scolpire un nuovo percorso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Proprio là, dietro al ristorante che era stata la penultima scelta, s'è fatta l'ultima. Guardando il s'or Fedele in cucina, che spadellava-serviva-prendeva ordinazioni, perdendo i clienti che si stancavano di aspettare troppo a lungo, l'idea m'è sopraggiunta dall'<i>anima mia, </i>(<i>il piccolo cortese suggeritore, sempre pronto a sollevare la valigia a qualcuno in difficoltà</i>): </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
"<i>Le serve una mano?", </i>ho sentito dire la voce della mia anima intera-a-metà. </div>
<div style="text-align: justify;">
Lui, il s'or Fedele, mi guarda come se fossi matta; eppoi, quando mi vede salire per andare a mangiare sulla scala dei "due Sassi" che aggetta sulla piazza dove cerca di soddisfare i pochi clienti seduti a tavolo, mi dice: </div>
<div style="text-align: justify;">
"ma che fai?". </div>
<div style="text-align: justify;">
"V<i>ado a mangiare.. o le serve aiuto?"</i> gli rispondo, io che sono una dei clienti che se ne è andata, e che dopo questo ("e si, dai, dammi una mano!") divento la lavorante di una sera.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ecco, il <i>viaggio</i> inizia così.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-87qKVo-7zIc/VCe6CprxyDI/AAAAAAAAOJ0/41Mp2oAo-WI/s1600/20130906_162729.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-87qKVo-7zIc/VCe6CprxyDI/AAAAAAAAOJ0/41Mp2oAo-WI/s1600/20130906_162729.jpg" height="200" width="146" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-YBGkYSmiEqY/VCe6PlII06I/AAAAAAAAOKE/AtSceO5d9kM/s1600/DSC_0137.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-YBGkYSmiEqY/VCe6PlII06I/AAAAAAAAOKE/AtSceO5d9kM/s1600/DSC_0137.JPG" height="213" width="320" /></a> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
37- "Vuoi mangiare?" mi chiede ogni tanto, "<i>finiamo quel che abbiamo iniziato"</i>rispondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il s'or Fedele mi ha "ripagato" con formaggio e vino e frutta, e ancora una cena il giorno dopo, oltre a quel che gli ho lasciato da spazzare da sotto il tavolo del ristorante: tutta la malinconica stanchezza che ancora sembrava starmi sulle spalle.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Così alleggerita, riprendo il movimento per raggiungerti a Villa San Giovanni, inizialmente senza fretta: io e tutta la mia tecnologia rallentiamo sul brano "I take a letter Maria", quando comprendo che <i>i limiti di velocità sono fatti anche per poter ammirare il paesaggio</i> (e che le piazzole di sosta non sono mai nel posto giusto...per fare una foto).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-mMM-rMpTjTc/VCe63HMbSGI/AAAAAAAAOKM/BjzSDWU1IsU/s1600/DSC_0352.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-mMM-rMpTjTc/VCe63HMbSGI/AAAAAAAAOKM/BjzSDWU1IsU/s1600/DSC_0352.JPG" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
38- una sosta non prevista (per un bagno improvvisato)</div>
<div style="text-align: justify;">
.... Eppure un punto di sosta lo trovo, e mentre mi fermo per gettarmi nel mare per potermi portar dietro il sale piccante della Calabria, Vecchioni, o forse il cuore mio cantano a Dio, <i>e a te</i>, "guardami, io so amare soltanto come un uomo, guardami, a malapena ti sento e tu sai dove sono". </div>
<div style="text-align: justify;">
Però sono presente. Sono così presente che lo so benissimo anche io, dove sono.</div>
<div style="text-align: justify;">
Epperò... guardami, Dio, che devo essere a Villa entro le 13 e 30, o la rosa di plastica che tengo in macchina appassirà senza essere consegnata. Guardami Dio, ripeto mentre mi lancio sulla Salerno-Reggio Calabria a tutta la velocità consentita dalle curve e dal silenzio che, essendo ormai settembre inoltrato, la precorrono inseguiti dalla radio che canta le mie canzoni preferite, dalla mia voce e dal ricordo di quella volta che cantavamo solo io, mamma e Lo', sulla strada per <a href="http://tempoconcesso.blogspot.it/2011/07/aprire-la-valigia-e-poi-la-mappa-della.html" target="_blank">Granada</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-JBrxcMKpek4/VCe6H49zg3I/AAAAAAAAOJ8/3OYe17QuCmo/s1600/20130907_094818.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-JBrxcMKpek4/VCe6H49zg3I/AAAAAAAAOJ8/3OYe17QuCmo/s1600/20130907_094818.jpg" height="200" width="151" /></a> -39: stavolta sono io che muoio (venire a prenderti, per ri-saperti qua).</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mentre pigio l'acceleratore sull'ultima uscita, ho di nuovo la sensazione sotto al piede della serpe schiacciata (sopra i Sassi, quelli veri), che m'accresce la baldanza poiché la paura è giunta solo dopo la reazione, e mi risveglia l'attenzione, perché in quel momento ero così distratta da aver dimenticato che <i>i piedi, anche se la testa cerca tra le nuvole l'orizzonte, devono restare sempre saldi a terra.</i></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
O, per l'appunto, sull'acceleratore, perché "tutta la storia non vale il tuo bacio di una sera" (R.Vecchioni), e io devo arrivare qui. Ora. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ti trovo grazie ad un papà che, come faceva il mio anni fa, porta il figliolo a fare un giro in moto, nel sole ardente dello stretto di Messina, dove il mare è sempre dentro, e gli uomini chissà, forse per questo, sembrano più liberi.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Uomini che a Trapani sono marinai di terra fra due mari, qui sono uomini di mare fra due terre. </div>
<div style="text-align: justify;">
Uno strano puzzle, di apparente durezza e diffidenza che si scioglie in una gentilezza comprensiva: forse perché riconoscono nei miei, come li chiamavi tu, "<i>occhi di cielo", quello</i> che ci sta sopra. Infondo, noi lo sappiamo bene, sono la stessa cosa, e qui si toccano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un po' come noi ("<i>io il tuo cuore sulla terra, tu il mio nei cieli</i>"):</div>
<div style="text-align: justify;">
"...and now we standing face to face, isn't this world a crazy place....", ti sussurro, mentre il tempo scompare completamente, come se aver spento il quadrante dell'auto avesse sospeso il conteggio anagrafico, e riportato tutto a quella volta in cui ci siamo incontrati la prima volta. </div>
<div style="text-align: justify;">
E poi tutto ricorre avanti fino a qui, dove sono io che muoio, e forse è per questo che ricordo tutto così bene. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C'è uno spazio sospeso e non ben collocato, mentre volto le spalle alla terra-attaccata-alla-terra, salgo sul traghetto, e vengo rilasciata dal ventre della metallica balena della Tirrenia sull'isola che c'è. </div>
<div style="text-align: justify;">
E qui teatrando Venere che solca la spuma lasciata dalla nave sul mare, raggiungo una nuova interezza dopo l'ennesimo apparente confondersi del dentro e fuori, di me e te, di buio e luce (WaHe GuRu), perché nessuno esiste senza l'altro, </div>
<div style="text-align: justify;">
Rinasco ancora una volta, e inizio un <i>altro viaggio.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><a href="http://3.bp.blogspot.com/-xjpvwMbQhPE/VCe7QoNcbMI/AAAAAAAAOKU/1TiAqZvfoLk/s1600/DSC_0353%2BVilla%2BSan%2BGiovanni.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-xjpvwMbQhPE/VCe7QoNcbMI/AAAAAAAAOKU/1TiAqZvfoLk/s1600/DSC_0353%2BVilla%2BSan%2BGiovanni.JPG" height="213" width="320" /></a></i></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-52005785472426843762014-08-29T15:33:00.001+02:002014-08-30T06:29:34.591+02:00Cuore a cuore (benarrivata Isabella!)"Salimmo su el primo ed io secondo,<br />
tanto ch'i vidi delle cose belle<br />
che porta 'l ciel..." (D.Alighieri canto XXXIV)<br />
<br />
...Eh si, dice così l'Alighieri, e tu in effetti, fratello mio, per primo sei uscito a questo mondo, e io dietro... e sempre attenta a non perderti di vista, finché non ho iniziato a correre quel tantino più veloce per cercare di mettermi in pari!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-FLDCfW9Ww70/VAB2ynSZxtI/AAAAAAAANqI/pvhrX5F9AAA/s1600/oggi%2Bcome%2Bieri%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-FLDCfW9Ww70/VAB2ynSZxtI/AAAAAAAANqI/pvhrX5F9AAA/s1600/oggi%2Bcome%2Bieri%2B1.jpg" height="320" width="245" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
E qualche volta si, ti sono passata accanto, e poi davanti, ma sempre guardandomi attorno per veder dov'eri, che tanto, al traguardo, ci s'arriva insieme quando non si fa a gara, ma si è in gara...<br />
In gara ho detto? (<i>anima dell'anima mia, ma non mi dici niente?),... </i>volevo dire in gioco.<br />
In gioco, 'ché abbiamo sempre giocato assieme, io e te, da quando ne ho ricordo... complici, bisticciando, facendo pace, inseguendoci, abbandonandoci, guardandoci andare, guardandoci tornare, almeno fino al giorno in cui, dopo avermi dato metà della tua vita, hai preso la metà che ti mancava...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Bg8dG7NRgOc/VAB35lLWU1I/AAAAAAAANqQ/9ze-tDzzvFk/s1600/5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Bg8dG7NRgOc/VAB35lLWU1I/AAAAAAAANqQ/9ze-tDzzvFk/s1600/5.JPG" height="320" width="266" /></a></div>
<br />
Oh! ho iniziato ad amarla da subito, questa sorella che mi hai portato in dono! Così ben combinata col tuo cuore, che insieme ne fate uno "grande più di due". E questo, fratello mio, riempie il mio cuore<i> intero a metà </i>di un allegrezza incontenibile, ogni momento che vi poso un pensiero.<br />
<br />
Abbiamo corso ancora, è vero, ma nonostante le apparenze, e il fatto che ad esser "grande" ci abbia pensato prima io..<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-xEW8ggk6vzg/VAB_FuP7SaI/AAAAAAAANqg/xFtTeWXdrWA/s1600/DSC_0485.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-xEW8ggk6vzg/VAB_FuP7SaI/AAAAAAAANqg/xFtTeWXdrWA/s1600/DSC_0485.JPG" height="213" width="320" /></a></div>
.<br />
<br />
<br />
<br />
...sei sempre tu il fratellino maggiore!<br />
<br />
E stanotte, alle 23e54, sei diventato grande anche tu, accogliendo fra le tue braccia... (<i>lo sai anima mia? mi sa che pensava che non ci fosse abbastanza posto! ma io lo dicevo che aveva le braccia grandi!)..</i> l'altro amore della tua vita: quell'altra metà!<br />
Sai, è proprio così che è: da uno a due, da due a tre, perciò hai tre metà della vita, e in tutto, fratello mio, fanno una vita intera!<br />
<br />
Isabella, bella come la Beatrice dantesca, è ora di qua dal muro di fuoco, e non aver paura, che le terrai la mano anche se giungesse un piccolo Nino (o comunque si chiami, maschio o femmina che sia, se verrò, l'altro tuo figlio).<br />
Le terrai la mano nella tua mano grande, quella che ho difeso a calci da piccola, perché lo sai che sono io il guerriero, in famiglia. E come tutti i guerrieri, sono qui a proteggere amando quelli che amo, forte della mia anima <i>mezzaintera </i>(<i>l'anima della mia anima mi tiene sempre le ali ben salde!</i>), e ti terrò lo scudo davanti, spada in pugno, mentre tu terrai la mano alla tua bella amata, e alla tua amata 'Bella.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-n16YTdFrk6A/VAB7scjTIuI/AAAAAAAANqY/8VxtADu7R4M/s1600/20140613_055950.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-n16YTdFrk6A/VAB7scjTIuI/AAAAAAAANqY/8VxtADu7R4M/s1600/20140613_055950.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
Oh, si, certo! è anche la <i>mia </i>amata Isabella...<br />
che ci ha insegnato la pazienza dell'attesa, con nove mesi di racconti ascoltati dentro il suo guscetto di noce, piccola come un seme di sesamo e grande come l'universo intero.<br />
Che ci ha insegnato l'allegria della vita che si rinnova, con il suo spingere contro la pancia della mamma, per tenerci al corrente delle sue prime capriole.<br />
Che ci insegna che qualunque cosa possa succedere, l'amore riempie il cuore senza riempirlo mai!<br />
<br />
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-t776fid0nVg/VAFTE8AwenI/AAAAAAAANq4/h3YuOhwKaLU/s1600/Carnevale%2B1982.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-t776fid0nVg/VAFTE8AwenI/AAAAAAAANq4/h3YuOhwKaLU/s1600/Carnevale%2B1982.jpg" height="320" width="88" /></a>E oggi, che si prende il suo posto nel mondo, io sarò davanti a lei e a voi, fratello mio, lo scudo alzato <br />
e la spada in pugno, ma mi resterà sempre nel cuore un braccio libero per abbracciarvi!<br />
E... se non potremo certo impedirle di sbagliare, se non saremo lì ogni volta che si ferisce un ginocchio, che si arrampica su un albero e non sa scendere come la sua allegra Tatamadrina, che si spalanca il cuore, sono certa che tu e 'Nua sarete pronti con l'ago e filo in mano a rammendarle i bottoni saltati, a carezzarle il viso felice, a sostenerla fino a che, cuore del tuo (e vostro) cuore, prenderà la sua metà della vita, e la riempirà di altre meraviglie che ci racconterà, chissà, magari da un viaggio nello spazio!<br />
<br />
Fino ad allora, è sempre oggi e qui. E qui, oggi, fratello e sorella miei, mi unisco alla vostra gioia, e brindo inebriando il cuore, a questa piccola goccia d'oceano che sta riempiendo il mare della nostra esistenza!<br />
Benvenuta nel mondo ... Isabell8issim)a!<br />
<br />
(firmato...la tua Tatamadrina, Lila con gli occhi blu)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-oIzVHzpJA8k/VACA-nJiHEI/AAAAAAAANqo/BjAdAf_EQoE/s1600/DSC_0039.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-oIzVHzpJA8k/VACA-nJiHEI/AAAAAAAANqo/BjAdAf_EQoE/s1600/DSC_0039.JPG" height="213" width="320" /></a></div>
<br />
<br />Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-10820942299212089152014-05-11T16:20:00.003+02:002014-05-13T07:06:15.817+02:00battiti di cuoreti ho mai raccontato del navajo, <i>anima mia?</i><br />
Me lo ricordo bene, anche se io non lo chiamavo così, e quando me lo sono trovato davanti, su quel lettuccio d'ospedale, non credevo che avrebbe avuto tutti quei capelli bianchi.<br />
Credo che più di tutto mi piacesse la sua voce, che sembrava venire dal profondo della terra, roca come il rombo sordo del vulcano. Chiedevo sempre, quando arrivavano gli amici dei miei, se lui ci sarebbe stato, così da ascoltare quel fuoco, anche se poi non è che mi ricordo parole particolari, o ricordi che potrei stanare e far correre su queste pagine.<br />
So solo che anche se non continua ad avere quei capelli neri, la voce, lo spirito, gli sono rimasti dentro, un poco più fievoli dell'ultima vota, che il cuore, si sa, comanda lui sulle parole. Ha retto anche questa volta, e ne ha trovate meno del solito, e fra quelle c'era il non detto per cui ci siamo tenuti la mano, ed abbiamo respirato per un poco mentre gli davo un po' dell'aria fresca di fuori, e lui ri-alimentava quelle braci, cercando di non alzar troppo le fiamme.<br />
<br />
<br />
"Tieni stretto ciò che è buono,<br />
anche se è un pugno di terra.<br />
Tieni stretto ciò che devi fare,<br />
anche se è molto lontano da qui.<br />
Tieni stretta la vita,<br />
anche se è più facile lasciarsi andare.<br />
Tieni stretta la mia mano,<br />
anche quando mi sono allontanato da te."(poesia indiana)<br />
<br />
Ecco, che oggi va così, perché ci sono questi momenti in cui le persone attorno sembrano scomparire, o forse, di nuovo, siamo noi che andiamo, però ora non ha importanza. Il navajo correrà ancora, anche se più piano, sulle colline che circondano Roma...<br />
mentre con la piccola Denise, quella che ci stava sempre dietro più veloce di noi, e che ho ritrovato donna, un passo avanti a me<i>.. </i>chissà se troveremo il modo di accorciare questa distanza di tanti anni, di far di nuovo incontrare le nostre due voci in racconti che si sovrappongono, si scaldano un con l'altro, ci tengono lungo tutte le rotaie e le strade che separano Roma da Torino.<br />
La so addormentata al posto del navajo, forse aspettando una carezza, una mano che la tragga fuori da questo angoscioso sogno, per tornare qui.<br />
La so addormentata, più leggera ma forse per questo persa nel dolore di quel frutto del grembo, che qualche Dio s'è ripreso indietro.<br />
Forse dovrebbe curarsi di non darci fiori troppo belli (<i>come io e te sappiamo bene), </i>se poi è così presto a riprenderseli.<br />
Oh, <i>lo so, anima mia, che non lo dovevo dire! ché è meglio averli avuti solo un istante, piuttosto che non ci siano mai stati. Epperò, lascia che anche io una volta mi conceda di domandarli indietro... lascia che mi conceda di domandare indietro la vita, se me la rende tutta intera, di tutti i pezzi delle "mie" anime belle; lascia che chieda , perché forse ho paura che quando avrò raccolto tutti i pezzi dell'anima mia, dovrò anche io ridarla indietro, ma non saprò più contarli, e dimenticherò. </i><br />
<i>lascia che chieda, piangendo una preghiera che si sgocciola su quelle stesse mani che, giunte verso quello stesso dio, si scaldano mentre la la voce, come una fiamma di candela, spinge fuori un quieto sussurro...</i><br />
<i> "amaci, e fa ciò che vuoi". </i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-wectghJvGDc/U2-GXPGScdI/AAAAAAAAK5k/jPla10freZ4/s1600/danzatori.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-wectghJvGDc/U2-GXPGScdI/AAAAAAAAK5k/jPla10freZ4/s1600/danzatori.jpg" height="320" width="233" /></a></div>
<br />
<br />Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-51801498035829553742014-04-10T05:30:00.005+02:002014-04-10T05:30:49.257+02:00Tesi (l'incocco)Sto guardando attorno, sai. Sarà che è primavera e non è più tempo di dormire. Sarà che gli esami si avvicinano, quindi sta finendo un viaggio, e mentre arrivo alla coincidenza da cui inizia il prossimo, mi concedo il tempo per guardare lentamente con lo sguardo appreso da questo precedente andare...un po' più aperto, più libero, mi pare.<br />
Sto guardando in modo nuovo, ma con gli occhi intrepidi di sempre, pieni della curiosità che cerca di rispondere a mille domande... e poi s'accorge che è sempre una e la stessa. E non è proprio una domanda, forse, è una<i> ri'cerca</i>.<br />
Incocco, e gli occhi si concentrano sul bersaglio, mantenendosi aperti sull'orizzonte...<br />
<br />
E così li vedo: due a due, darsi la mano, scambiarsi baci mai troppo lunghi o troppo lenti seduti sulla panchina nascosta dalla mimosa verde di foglie. Li vedo raccontarsi all'orecchio, tenersi stretti sotto un ombrello, sfiorarsi con gli occhi sui binari, mentre uno va, ed uno resta.<br />
Li vedo e rivedo quegli stessi abbracci: tenersi stretti alla vita e camminare con lo stesso passo sulla sabbia di mare, sfiorarsi con le mani in cielo, incontrarsi con gli occhi in piazza dei Miracoli: due capolavori sotto ai monumenti.<br />
Vedo quello che prima non sapevo di voler cercare,<i> anima mia. Non lo sapevo, prima di averlo trovato.</i><br />
Lo vedo mentre lascio aperte le porte e le finestre alle novità e al vento che si insinua tiepido a ripulir la casa della polvere, a portar via pagina dopo pagina le nozioni di osteopatia che si fanno sangue, ogni giorno di più, sfuggendo ai libri per risalirmi nelle mani.<br />
Lo vedo mentre risento tutti quei gesti che non avevo creduto di saper fare, quel sedersi accanto accanto, salutarsi dietro i vetri dei treni, tu con un panino in mano, io con le chiavi della moto, in movimento apparente ... uno via dall'altro... ma solo per ritrovarsi una volta finito questo viaggio, apparentemente contro-verso, dall'altro lato. Come se ciascuno lasciasse il binario 2, uno salendo sul vagone per scendere dal lato opposto, e l'altro imboccasse il sottopassaggio ma sempre per giungere al binario Uno: e ritrovarsi di fronte, senza mai essersi separati veramente.<br />
<br />
E in questo tempo così breve che non finisce mai, sto guardando tutti i particolari che ti voglio raccontare, che voglio di nuovo imparare a memoria per sapere di saperlo fare... innescando quei neuroni a specchio che seguono un bacio, una carezza, un abbraccio e se lo copiano mille volte, finché ti pare di averlo dato tu, quel bacio lungo come il viaggio che sto facendo per andare a ritmo con questo Uni-verso, che ci riporta sempre di fronte.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-hVaeWI22Qmk/U0YQKkeOJ8I/AAAAAAAAKQA/mfMlhoubIgM/s1600/20140405_085529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-hVaeWI22Qmk/U0YQKkeOJ8I/AAAAAAAAKQA/mfMlhoubIgM/s1600/20140405_085529.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
Oggi attraverso lo specchio, quello grande in cui ci riflettevamo tutti e due.<br />
Qui attraverso lo specchio, quello grande in cui rifletto tutti e due.<br />
Ora attraverso la de-flessione di questo ri-flettere, per lasciarsi andare in modo diverso, sapendo quel che si vuole e tenendolo nelle mani in questo continuo guardarlo attorno, per poter <br />
andare nel verso giusto. Verso di Te.Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-45006817399503513982014-03-07T06:42:00.003+01:002014-03-07T06:59:25.636+01:00un sorriso da bambino<div style="text-align: justify;">
Li hai visti, i bambini quando sorridono?</div>
<div style="text-align: justify;">
sembra che sappiano qualcosa che non sai... Non dico ridere, ma sorridere. Anche se mi piace quel loro ridere a bocca aperta, senza fine, senza pensieri. Se ne vedono sempre meno, ma mi ricordano quelle volte che facevo l'aereo sulle braccia di mio papà, o rotolavo nel prato, o mi imbrattavo la faccia di more e correvo nei prati senza che niente potesse far pensare ad una fine (per così dire) logica, perché la logica, da bambini, è tutta personale e presente:</div>
<div style="text-align: justify;">
si immagina, da bambini, ma si immagina "ora", e tutto diventa vero.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da bambini è tutto un "facciamo finta che eravamo...", il che delinea una storia passata, ma poi c'è solo il presente: "facciamo". E questo fa anche capire che da bambini si sa, la differenza tra immaginazione e presente, ma le due estremità si baciano, e tutto è, contemporaneamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, a volte si passano anni a cercare di ritrovare quel bambino, e taluni credono che infilarsi cose da adolescenti, farsi le codine, bamboleggiare con fare birichino sia tutto ciò che serve.</div>
<div style="text-align: justify;">
Invece non serve altro che ritrovare quel senso di sorpresa che deriva dal non aspettarsi le cose, dal non sapere ancora che babbo Natale non è che che quello zio travestito, o mamma e papà che mettono i doni sotto l'albero quando alla fine, dormi. Però immagini e sogni, e le immagini e i sogni si realizzano. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non dico ti dico niente di nuovo, ma di nuovo c'è che ho rivisto quegli occhi, ho rivisto quel sorriso apparire fra le rughette del viso e i capelli che oggi non hanno più tanti riflessi biondo-cenere, quanto piuttosto delle spume grigio-bianco, ma questo mi piace; "facciamo finta che mi era caduta la neve sui capelli e...". E...</div>
<div style="text-align: justify;">
Va bene, sai. Apprezzo questa vecchiezza che racconta i ricordi senza volerli più, senza fermarsi a dire come era bello, perché è bello ora. Ora che "<i>facciamo che</i>", senza fare finta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E che ne facciamo, ora? Ora che non ci sei, <i>amico mio con cui abbiamo valicato i mari, e corso nei cieli, e </i>ci sono io per tutti e due; ora che infilo quella maglia solo perché il biplano mi rimette le ali, e mi sento un aviatore anche senza andare da nessuna parte, "<i>facciamo che avevamo già visto questo addio, e ci ritrovavamo..</i>" </div>
<div style="text-align: justify;">
E ci ritrovavamo?</div>
<div style="text-align: justify;">
Si, facciamo che era qui, facciamo così!</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché ho rivisto quel sorriso mentre stavo accucciata di fronte ad una piccola principessa, mentre seria seria (<i>te lo ho detto che ce ne sono pochi, di bambini che sorridono) </i>giocava nel corridoio con un cavallo viola, spiegandomi che volava solo perché era un giocattolo, mentre per me volava davvero perché aveva le ali, come il mio biplano e la mia immaginazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
E l'immaginazione, quella si, che mi ridona il sorriso. Poiché adesso che gli anni si son fatti monili, il cuore resta monello e ride, a bocca aperta, vedendosi sorridere allo specchio, ben sapendo qualcosa che prima non sapeva. Che tutto ciò che immagini si realizza, ora, qui.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché è ora, e qui, che riconosci di averlo creato nei giochi: "facciamo finta che ero una maestra, un grande mago, un lanciatore di coltelli, un paracadutista, un guerriero, uno scrittore, un pirata...".</div>
<div style="text-align: justify;">
Tante di quelle vita, abbiamo vissuto tu ed io, e tante di quelle volte ci siamo incontrati. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, dunque, "facciamo che.." ma non facciamo più finta, perché questa al fine è la differenza fra gli adulti e i bambini: gli adulti non fanno più finta. Fanno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eppure questo non vuol dire smarrire i sogni, smettere di immaginare (che ci fa vedere le vie di uscita, le soluzioni, le vie in partenza). Non fare più finta significa che si è consapevoli che quello che si immagina è reale, in questo magnifico gioco che è la vita, quindi si possono formare le cose in modo consapevole: proprio come si scrive, purché non ci si perda negli "automaticamente".</div>
<div style="text-align: justify;">
Non fare più finta significa che, ben sapendo che tutto è nell'immaginazione, la storia e la meta si scrivono con quel "facciamo", e non con quello "che eravamo".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco... Facciamo che sorrido allo specchio, e d'ora in poi, invece del sorriso che ora si vede, cerco quel che l'Alighieri dice essere il "molto ... da vedere che tu non vedi". Quello che è dietro agli occhi, dove ti riconosco ogni giorno, qualunque colore hai "fatto finta" che abbiano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-c-zi_QxMF7g/UxlcJoJojdI/AAAAAAAAJoQ/_CuZasaQ2ao/s1600/DSC_0944.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-c-zi_QxMF7g/UxlcJoJojdI/AAAAAAAAJoQ/_CuZasaQ2ao/s1600/DSC_0944.JPG" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-2877560800944097452014-01-31T19:29:00.000+01:002014-01-31T19:29:07.028+01:00La collana viola<div style="text-align: justify;">
Tutte le ragazze (a qualsiasi età) sognano di fare shopping in compagnia, tanto più in tempi di Saldi.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' il primo giorno (anche se questo post è pubblicato solo ora), e siccome nessuna delle amiche è venuta, mi organizzo in modo tecnico. L'amica, oltre ai buoni consigli, le belle chiacchiere e qualche risata, aiuta<i> </i>a dissimulare l'interesse e a simulare invece un'aria annoiata e soddisfatta di sé quando si entra nei negozi, così che le commesse non ti assalgano, e soprattutto per evitare frustranti scene alla Pretty Woman (prima della cura).</div>
<div style="text-align: justify;">
(per chi ha tempo: <a href="http://tempoconcesso.blogspot.it/2008/10/un-vestito-per-comprare-un-vestito.html">http://tempoconcesso.blogspot.it/2008/10/un-vestito-per-comprare-un-vestito.html</a>)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fatto sta, devo muovermi da sola, ed esco preparatissima, in base a tutte le più </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>SOFISTICATE STRATEGIE per lo Shopping</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ormai appreso, per più serie ragioni, è il mantra: "vigile, con timore, con rispetto e con assoluta sicurezza"(cit. Castaneda)... e se vi sembra un po' eccessivo, non siete mai entrati in certi negozi, con pochi soldi e il bisogno di un paio di jeans. Ma quella ormai è storia: così si va alla guerra ed alla Conoscenza, ma, credetemi, è necessario anche nello shopping.</div>
<div style="text-align: justify;">
La vigilanza in ogni caso serve, prima e dopo, sui prezzi, sui resti, sulle <i>falle, </i>sulle folle... e quant'altro. Il timore.. è naturalmente quello di tornare a casa con molti meno soldi del previsto, trovando ovviamente una bolletta esagerata ad accaparrarsi il resto dello stipendio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il rispetto (di sé, in questo caso, ma anche della capienza del vostro armadio) e l'assoluta sicurezza faranno il resto. Ma, se ciò non dovesse bastare, e avete già idea dei negozi da visitare, entra in gioco il piano B:</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>"BARARE"</b></div>
<div style="text-align: justify;">
ho pochi capi di quei tre negozi, e riesco a combinarli in modo da mettere in evidenza, appena varcata la soglia, che sono una cliente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il Jeans faticosamente acquisito (<i>si, certo, per colmare lo spazio del viaggio mai fatto in capo al mondo, ma mi sta benissimo)</i> andrà bene perfino se sentissi la necessità di imbattermi in altezzose commesse, la sciarpa è del negozio numero 1, la maglia è del mio negozio preferito, il pullover del negozio numero 3.</div>
<div style="text-align: justify;">
E la collana? ah si, quella ad uncinetto che mi ha fatto mamma a Natale: mi porterà fortuna e da un tocco originale alla combinazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>SAPER ASPETTARE </b></div>
<div style="text-align: justify;">
voglio attenermi al piano, ma naturalmente, dato che per evitare la ressa sono uscita all'alba, dopo una passeggiata per valutare altri negozi in zona, mi siedo ad aspettare pazientemente. Alle 10 "il piano" inizia a vacillare. Il negozio non apre, e io, che ho tutta l'intenzione di lasciare "le ostilità" il prima possibile, giro su me stessa quasi decisa a recarmi al negozio preferito, o al negozio 3, invece accade il "negozio imprevisto".</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Bene, do solo un'occhiata, magari hanno dei pantaloni neri eleganti (quelli, che come il tubino nero, non devono mai mancare in un armadio di donna).</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ohimè, si.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Hanno i pantaloni eleganti, e le commesse non sono nemmeno asfissianti, così, per pura soddisfazione del tempo (<i>ci ho messo solo 6 minuti a trovare i pantaloni, troppo poco!)</i>, mi azzardo a chiedere la giacca per fare un completo (<i>sai mai. potrebbe essere utile).</i><br />
Altri 5 minuti e sono fuori con la giacca, i pantaloni e molti soldi in meno nel portafogli. Praticamente ho speso tutto il budget in dieci minuti.<br />
Tento comunque con il cappotto (negozio 1) ma ho indossato la sciarpa inutilmente perché (<i>per fortuna!)</i> la mia taglia è esaurita; salto il negozio numero 3 (maglione) per curiosare nel mio preferito. Ma qualcosa mi rallenta nei movimenti, e non è la busta enorme che mi hanno appioppato con dentro i due risicatissimi oggetti. Arranco fino all'ingresso ed entro infine nel negozio preferito con un nodo alla gola; qui, opprimenti commesse mi travolgono con euforici sorrisi e deliranti "happy saldi" (<i>???</i>), e il loro entusiasmo si ingigantisce quando sfilo il giaccone (<i>forse il nodo alla gola è dovuto ai 40° dell'interno?) </i>scoprendo una maglia acquistata qui.<br />
Ebbene, quasi un'ora dopo...essermi provata giacche, pantaloni, foulard, borse (<i>inutile cercare di convincere la ragazza che proprio ne posso fare a meno, della borsa in tinta con la maglia),</i> riesco ad emergere esattamente con le stesse cose con cui sono entrata..ma dato che la collana si è slacciata, per timore di perderla la ripongo in una tasca e decido di fare due passi per riprendere fiato.<br />
E improvvisamente tutto mi sembra terribilmente interessante-nememno tanto caro-ma si potrebbe servire-...<br />
<br />
Mi soffermo ad osservare il fenomeno, torno verso il negozio preferito e una voglia quasi incoercibile di rientrare e prendere il giaccone, i pantaloni, il foulard e naturalmente la borsa-in-tinta mi assale, così impensierita provo a controllare se non mi si siano bucate le tasche e...no. Anzi, nella tasca resiste la collana ad uncinetto... e non appena la tocco tutti i miei desideri svaniscono.<br />
<br />
E finalmente mi balena in mente la risposta: sarà che è viola come il settimo chakra (che chiaramente non inclina alle cose materiali), o mia mamma ci ha messo un Jinn che protegge dalle esagerazioni?<br />
beh, fatto sta che mi rimetto in moto, e mi allontano dalle vie dei saldi, con la mano e la mente <i>salde </i>al mio delicato gioiello e una serena compostezza di fronte alle vetrine.<br />
Per questa volta, suona sicura una voce dentro di me, è abbastanza.<br />
(<i>ma la prossima volta mi sa che la collana non la porto!)</i><br />
<i><br /></i>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-l1sdKykzBhU/UuvoJyDRVxI/AAAAAAAAJHU/8bLSHVz5XLI/s1600/2014-01-31+19.11.35.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-l1sdKykzBhU/UuvoJyDRVxI/AAAAAAAAJHU/8bLSHVz5XLI/s1600/2014-01-31+19.11.35.png" height="244" width="320" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<br />
<br />
<br />Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-21110510908744100332014-01-18T05:15:00.000+01:002014-01-16T13:01:28.043+01:00"Quello che è importante, è invisibile agli occhi" "Ometto caro, hai avuto paura...". Aveva sicuramente avuto paura!<br />
Ma rise con dolcezza: "<i>avrò bene più paura questa sera.</i>."...<br />
"Ometto, voglio ancora sentirti ridere"..<br />
"<i>Quello che è importante non si vede...guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perché ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle, allora tutte le stelle ti piacerà guardarle...e poi ti voglio fare un regalo</i>", e rise ancora.<br />
"..<i>sarà proprio questo il mio regalo... gli uomini hanno delle stelle che non sono tutte uguali..per gli uni sono delle guide..per altri non sono che piccole luci. Per altri ..non sono che problemi..ma tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha. ..quando guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, le stelle che sanno ridere</i>". E rise ancora.<br />
" <i>e quando ti sarai consolato, ci si consola sempre, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo, e tu dirai 'si, le stelle mi fanno sempre ridere'</i><si fanno="" le="" mi="" ridere="" sempre="" stelle=""><i>. E ti crederanno pazzo</i>".</si><br />
<si fanno="" le="" mi="" ridere="" sempre="" stelle="">A. de Saint Exupery, Il Piccolo Principe</si><br />
<si fanno="" le="" mi="" ridere="" sempre="" stelle="">(18-01-2014)</si><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-iCLUp37BG3c/Utdb1GADmqI/AAAAAAAAI3g/nKYFrP7eBzo/s1600/van+gogh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-iCLUp37BG3c/Utdb1GADmqI/AAAAAAAAI3g/nKYFrP7eBzo/s1600/van+gogh.jpg" height="119" width="320" /></a></div>
<br />Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-54627420834571911772014-01-05T15:29:00.001+01:002014-01-05T15:29:56.396+01:00Eckhart Tolle: L'Adesso.<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="344" src="//www.youtube.com/embed/L2Xmmr5r3Bw" width="459"></iframe>Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-51654418637552488872013-12-31T06:04:00.001+01:002013-12-31T07:37:23.911+01:00amar cor - ama 'r (il) cor _BUON ANNO NUOVO!<i>Non finisce proprio così... ma qui comincio:</i><br />
<br />
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Y5ob-y8qXgQ/UsJI99KNZNI/AAAAAAAAI1o/4h3HhLNBEiE/s1600/20131206_180040.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-Y5ob-y8qXgQ/UsJI99KNZNI/AAAAAAAAI1o/4h3HhLNBEiE/s320/20131206_180040.jpg" width="320" /></a>DICEMBRE, 25:<br />
Core amaro: cerco con gli occhi tra le finestre dei rami nudi, come se lì in mezzo ci fosse l'altra parte del mio cuore...ma non si vede la metà di nulla. Figuriamoci la meta: spogliato d'altri petali, quel pezzo che è rimasto non è certo più leggero.<br />
Eppure mi sembrava d'essere ancora tutta intera, <i>anima mia,</i> anche se mi sono sparsa in giro; mi rimbocco le maniche, già da sempre troppo corte (<i>ho le braccia lunghe..che ci vuoi fare</i>) che mi fanno venire freddo ai polsi.. o forse a questo mezzo cuore, e inizio a cucirgli una veste di ricordi brevi, per tenerlo al caldo.<br />
<br />
Meno crudele e meno esplosivo dell'altro, quest'anno recita la "fine" di una amicizia ventennale: è un finale, <i>intendimi</i>, non di quelli che chiudono veramente. Sappiamo sempre di esserci, io almeno so di essere qui... ma credo che, come lei ha già fatto, chiameremo qualcun'altro (<i>almeno "prima"</i>) se avremo bisogno. C'è questa chiusa, quindi, in sordina, senza nessuna lite, senza nessun arrivederci: come se fossimo due personaggi che spariscono dalla storia che l'occhio sta seguendo senza che alcun altro se ne accorga: sul palcoscenico resta solo la coscienza d'aver preso strade che si allontanano, strade in cui abbiamo alzato il telefono per altre chiamate, lasciando scritto, come sibilato dal suggeritore, un messaggio breve di auguri, e 'l'immenso silenzio che segue ilsapere di non aver altro da dire oltre a quei "Tanti auguri, e felice anno nuovo".<br />
"<i>danke, ebenfalls</i>".<br />
<br />
SETTEMBRE Core stanco, prima della vacanza in solitaria. Mi inseguivo sulle le mappe, quasi a mettermi avanti e poi trovarmi lì, cercando di fare in modo di passare a raccontarmi qualcosa; e a lasciare a te un regalo che duri per sempre, e a lasciarti andare un altra volta, mentre me ne andavo eretta, con tutti quei battiti in petto (<i>eh, si, la tachicardia) </i> cui ne manca sempre uno.<br />
Non sapevo se ce l'avrei fatta, non sapevo come trovarti, salvo allo specchio ogni mattina, e poi ero lì, e dicevo qualcosa contro il muro dove stava il viso che ricordo... e l'uomo sotto la scala mi raccontava delle cose, e sembrava che stesse piovendo. Forse perché frusciavano i cipressi, o erano quelle ali che ci stanno proprio sulle spalle, anche se io a volte dimentico ancora di usarle.<br />
"A<i>nd now we standing face to face, isn't the world a crazy place</i>"?<br />
Ce ne siamo andati da lì col cuore pieno. E non era tanto pesante.<br />
<br />
Ma prima c'è stata tutta una estate di sole, qualche interessarsi accademico per altri volti, e molte volte il curvarsi verso gli altri a mani tese, ascoltando tutti i piccoli sussurri del mio mondo chiuso ai telegiornali e alle notizie, se non quelle che mi vengono all'orecchio per necessità.<br />
C'è stata molta accademia quest'anno, come se potessi così mettere a riposo il mio solo muscolo involontario, per trovare alla fine un accordo.<br />
<br />
E sul finale ecco che qualcosa è sembrato accordare tutti i piccoli dolori e i piccoli piaceri di questo anno, ruzzolato via come un ammasso di pietruzze, in un ticchettare quasi musicale di lune-marte-mercole-giove-vene-sabatodomenica, lune-marte-mercole-giove-vene-sabatodomenica......<br />
Nuovi personaggi son scesi a sorpresa tra le battute, battendo i tacchi o i tasti, e aprendosi un posto nel copione poco originale di una qualsiasi (- <i>? - maddai, si fa per dire!</i>) fine anno... spiegando <i>(non ti pare?) </i>l'abitudine all'artificio dei fuochi: rappresentare la festa degli eventi accaduti, che dirompendo evaporano senza lasciare traccia, se non quel sorriso che, fin da bambini, facciamo nel vedere i fiori lassù nel cielo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/--31b46JJ9Q4/UsJJGYaJ7SI/AAAAAAAAI1w/3qZKEJnt6jo/s1600/pioggia+di+stelle+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="248" src="http://3.bp.blogspot.com/--31b46JJ9Q4/UsJJGYaJ7SI/AAAAAAAAI1w/3qZKEJnt6jo/s320/pioggia+di+stelle+2.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Ecco... Aspettando con gli occhi in alto, raccolgo in una volta sola tutta la mia gratitudine ed il cuore sparso, espanso, in compenso, preparandomi a innalzarlo per l'ultimo brindisi, e poi lasciarlo andare.<br />
<br />
Ci verso dentro quella volta a Matera, che, lavorando, mi sono guadagnata una cena a vino, chiacchiere e formaggio con il miglior amico di una sera.<br />
ci metto i fruscii di lava sul dorso dell'Etna, l'accompagnamento di tastiera ai nostri pensieri quando dialoghiamo con le persone lontane, il bagno nel mare in un'alba di spuma dorata, le voci stonate a cantare con gli amici sulla spiaggia; le corse nel traffico per arrivare in tempo, il tempo preso per rimanersi accanto...<br />
nel calice, o nel cuore, c'è un grazie agli amici di prima,<br />
a quelli che non sono più "boni amichi come prima",<br />
c'è il grazie a tutti quelli che erano amici da prima di conoscerci,<br />
a quelli che a conoscerci siamo più che amici, fratelli.<br />
C'è il Grazie a mio fratello e alla mia sorella-cognata, ai miei carissimi genitori, alla mia nonna che a vederla, non sapresti mai quanto è grande, visto che sta diventando piccola piccola, il grazie a tua sorella, alla mia nuova amica, alla mia buona vita.<br />
Un grazie agli amici di un solo sorriso, di un buon giorno, di una sera, di una conversazione con abbastanza parole, di un testo che non basta a raccontarci, di un racconto che non sai quando finirà, di una fine che..<br />
eccola, sta tutta qua.<br />
E..non è altro che un inizio...<br />
raccolto tutto in una sincronia che non sapevo più sentire: si svuota..si riempie, si spezza, si cuce... si stanca e si lancia, aspira e sospinge.. Ma ci sono tutti i battiti, e le battute, e...<br />
i miei più cari Auguri di felicità, piccole e grandi, di carezze, di mete e di metà, di interi e di vuoti, di ritrovarsi e perdersi insieme...<br />
nel Bene, con senno, allegria e tanta serenità!<br />
<br />
Tra i rami, gli occhi si impigliano ai nuovi boccioli, e se quel pezzo (<i>di cuore) </i>che si vede è certo più leggero, il resto non si vede, non perché ci sia solo metà,<br />
ma perché guardo solo un lato, dal centro di un intero.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nCtjh5lM-eQ/UsJJpfiBGdI/AAAAAAAAI2E/lZKl0s7aLAc/s1600/20131219_074759.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-nCtjh5lM-eQ/UsJJpfiBGdI/AAAAAAAAI2E/lZKl0s7aLAc/s320/20131219_074759.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-6570427359766703322013-12-22T19:32:00.001+01:002013-12-24T09:02:23.147+01:00A'm'arcord (ovvero "Ninni")<div style="text-align: justify;">
"Incontrarvi seduti sopra quel treno, tutti [quanti avevamo trent'anni] in meno, come in fondo ad un buco che da nel tempo, e cercare incollando paura e amore, una scusa qualunque per non parlare, se mi guardano in faccia che gli racconto?" (<a href="http://www.youtube.com/watch?v=8JlV_1ih9hk" target="_blank">Ninni</a>, R. Vecchioni)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non ci volevo proprio andare a questo pranzo che, non lo so bene se è il pranzo dei quarant'anni, o quello dei vecchi compagni di scuola.. o sono i vecchi compagni che hanno quarant'anni, tant'è che a me manca ancora qualche mese, e poi, a fare bene il conto dei ricordi, non sono nemmeno certa di averle fatte, le scuole medie. Si, che allora (questo Lila lo ricorda bene), passavo i pomeriggi a giocare con il mio amico del cuore, in mille mondi che nessuno sapeva, e in cui nessun'altro poteva entrare, tranne, qualche volta, la piccola Veronica. </div>
<div style="text-align: justify;">
Qualcuno però se lo ricordava, che c'ero anche la mattina tra i banchi, e poi di sicuro qualche pomeriggio con la nutella in mano e i libri chiusi finalmente, per fare merenda. E mi hanno invitata. </div>
<div style="text-align: justify;">
Naturalmente ho detto subito di no, e non ci sono voluta andare per tre settimane, però l'ho scritto sul calendario, anche se ogni volta che vedevo avvicinarsi i giorni dicevo che non ce l'avrei fatta; eppoi, insomma Roma è così lontana da lì. O così, mi pare che fosse. Forse lo era.</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse perché la prima volta, quando abbiamo traslocato, avevo nove anni e nessun modo per andarmene, e quando ci tornavo le ultime volte, nessuno di noi ci voleva più abitare, e se non fosse stato che i miei invece, dovevano stare ancora lì, credo che la valigia fatta a diciannove anni sarebbe stata più grande, e non sarebbe restato nemmeno quel piccolo ricordo felice, quello che alla fine stamani mi ha spinta fuori di casa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-mWHLKtPV35c/Urct8h-yEJI/AAAAAAAAI0U/y8ycp5lAhq4/s1600/P1090115.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="http://3.bp.blogspot.com/-mWHLKtPV35c/Urct8h-yEJI/AAAAAAAAI0U/y8ycp5lAhq4/s320/P1090115.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Si, perché qualcosa, come un'ombra, ma lieve, la ricordo; qualcuno, ma pochi, mi tornano in mente. Eppure, mi dico: "<i>possibile che fossimo solo quattro?..ah no. cinque... con me..". </i></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, sono andata per fare i conti. E perché Lila <i>sa </i>che si vive solo ora, e qui, e che si vive davvero solo se consideri che può essere l'ultimo giorno... anche se vivi come se durasse per sempre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chiude i libri, che per studiare, chissà perché c'è sempre tempo, una pagina la puoi ri-sfogliare, mentre per il cuore, ci sono i battiti contati, e quelli battuti, non tornano. Si sfogliano, come i rami.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si veste senza nessun bisogno di essere diversa, questa Lila che si crede di mutare, come gli alberi, da un giorno all'altro, e ora si sente, paradossalmente visto che è un ritorno, come quel giorno che il suo pullman verso le scuole superiori partiva verso Orvieto, e quello dei suoi compagni, nella direzione opposta. Non ci siamo più visti.. (<i>forse eravamo sei? ma come si chiama quell'altro?)...</i>e ora chi sono, quella di allora, o...?</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-FDHvkPWcqxg/UrcqCUr-juI/AAAAAAAAIzY/0szh-7z_gLE/s1600/20131222_111934.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="192" src="http://1.bp.blogspot.com/-FDHvkPWcqxg/UrcqCUr-juI/AAAAAAAAIzY/0szh-7z_gLE/s320/20131222_111934.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Si veste come se si travestisse, sentendosi solo quella che è, (<i>non puoi farci niente)</i> ponendosi domande interminabili, fino all'ultimo giro di chiave nella toppa, fino al suono dello sportello chiuso con l'allarme (<i>che cosa ci faccio qui?).</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Ferma, subito fuori da quell'ultima porta chiusa, si sente ancora dire: "<i>ma <u>chi</u> sto aspettando?"... chi sono...chi erano...chi siamo.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando arrivano, <i>gli altri, </i>arrivano quasi tutti insieme, e di quelli che arrivano poco dopo, conoscono la macchina. E di quelli (<i>ah! ma quello non lo avevo visto! e chi è?) </i>che erano già qui, conoscono il volto. </div>
<div style="text-align: justify;">
"Arriva 'la' Lisa", dice qualcuno, e siccome lei me la ricordo, sciolgo l'impasse in un movimento lento ed elastico, che spero non troppo incerto, sul piazzale. <i>Non mi riconosceranno...ma..sono loro...ma chi sono?e... e, cosa gli racconto...e poi...ma se...</i></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
"Lila?!" esclama eccitata sorpresa, e davvero felice 'la' Maria, poi l'Ernestina, quella alta, che stava sempre dietro nelle foto. E c'è Tiziano, <i>i maschi si chiamavano senza l'articolo, </i>e "come stai?" (<i>come ci fossimo visti ieri l'altro?!)</i>, e Giuliano ("ma che fai ora?")(<i>vedi, qualcuno se ne è accorto che è passato del tempo, almeno per me)</i>, e Piero e "la" Romina, e "la" Chiara che abitava su, nella frazione dietro la collina..e Fabio...e...e... </div>
<div style="text-align: justify;">
E ci sono quasi tutti, e uno ad uno mi rispuntano i ricordi, e anche la voce che mi ero scaldata cantando, perché non sentissero il gelo della mia dimenticanza.</div>
<div style="text-align: justify;">
E ci sono quasi tutti, e sento che la voce va benissimo, perché mi sgorga dal cuore quella serena felicità delle piccole cose, piccole come ritrovarsi come amici, dopo tanto tempo, perché una volta, anche se non eravamo proprioproprioproprio amici del cuore, quello che ci davamo l'un con l'altra era tutto vero. Era un sentire genuino, come adesso che siamo tornati da strade diverse, abbiamo invece solo per le affinità elettive con uno o l'altro, o magari con nessuno, o magari con l'<i>anima mia</i> o con quei soli pochi veri amici di ora.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-h_fXqUhZ0FQ/Urcs4n5A-MI/AAAAAAAAIzs/Yu6wDkasMXo/s1600/DSC_0587.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://3.bp.blogspot.com/-h_fXqUhZ0FQ/Urcs4n5A-MI/AAAAAAAAIzs/Yu6wDkasMXo/s320/DSC_0587.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci son quasi tutti, e so che il mio posto oggi è proprio qui, come allora era il terzo nell'appello, e nel secondo banco a destra, e in prima fila, accovacciata nella foto che hanno stampato sul calendario. </div>
<div style="text-align: justify;">
E loro, loro che (<i>omioddiomasonotuttisposati?!) </i>si sono sempre visti, quelli che non se ne sono mai andati nemmeno in Sicilia, quelli che venivano al Castello in visita, o più tardi per lavorarci, o sono stati a ROma all'Università, <b>loro </b>hanno pensato che ci volesse una foto per tenere questo momento più a lungo; anche se chi ha preso il volo, chi oggi si è ripercorsa le strade, tutte tutte quelle che ricordava, con gli occhi grandi come la prima volta, perché era tutto come allora, ma non lo sapevo più e mi sembrava nuovo (<i>ah! c'è il mercatino di Natale!..ma no, ma no, è il solito mercato della domenica..e i negozi..i negozi sono tutti proprio al posto loro, non come la città che non li ri-trovi nemmeno prima che siano stati aperti.. e fanno sempre turno di apertura la domenica mattina...non come in città da noi, solo da un po' di tempo!), </i>chi aveva dimenticato quanti eravamo, almeno questi non se li scorda più.</div>
<div style="text-align: justify;">
E non si scorda, ma quella la avrei trovata anche alla cieca, la vecchia casa, il Castello sulla collina che svetta nel sole sul <i>solito </i>mare di nebbia... e che volevo andare sempre via<i>, </i>e invece<i> </i>non m'è mai sembrato così splendido. Non credo che ricordassi tutti questi colori, in autunno.. proprio come non ricordavo quel sorriso di Chiara, l'aria sempre divertita di A.Maria, le piccole serietà in fondo agli occhi di Lisa, la birboneria Ida, e di sicuro l'ombra nel volto di Tiziano. Ma quella, sono sicura che non c'era.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-ZLCJqSt7vDA/UrctCecAIQI/AAAAAAAAIz0/UNZL3vTX5R0/s1600/20131222_112532.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="201" src="http://3.bp.blogspot.com/-ZLCJqSt7vDA/UrctCecAIQI/AAAAAAAAIz0/UNZL3vTX5R0/s320/20131222_112532.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono passati tanti anni, ma pur raccontandoci qualche scorcio della vita fino a qui, saltando tra ieri sera e vent'anni fa, riusciamo a non perderci nel tempo del "come fu", e forse a ri-trovarci davvero..tutti presenti all'appello. Chi l'avrebbe detto...</div>
<div style="text-align: justify;">
Suona il timer, quando il momento è perfetto, e Lila si alza, un po' prima degli altri, come si conviene alla gente che va lontano, alla città, e si accomiata, con l'anima calda e tutta una vita, che non sapeva d'avere avuto, dentro: i conti, si dice chiudendoli, e lasciando socchiusa la porta dietro le spalle, tornano tutti. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qualunque cosa accada, oggi è stato un dono.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Alla "classe '73, delle scuole medie di G....grazie </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>grazie di cuore a tutti,</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-0AI8LyGL5Yk/UrcwLAbtXcI/AAAAAAAAI0k/RPk4t0rF1OM/s1600/DSC_7231+bis.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-0AI8LyGL5Yk/UrcwLAbtXcI/AAAAAAAAI0k/RPk4t0rF1OM/s1600/DSC_7231+bis.jpg" /></a></div>
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Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-50434960173035903322013-12-09T07:01:00.003+01:002013-12-09T07:01:45.786+01:00A Lila piace...<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.800000190734863px; line-height: 18px;">A Lila piacciono le cose rotonde, che hanno un tempo:un inizio e una fine. Come la passeggiata che ti riporta a casa (per quello ha sempre con se delle scarpette rosse), camminare appoggiati al vento, senza spostarsi, la pioggia che riporta l'a</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #37404e; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.800000190734863px; line-height: 18px;">cqua al fiume, il fondo del bicchiere (che fosse mezzo pieno o mezzo vuoto).accendere una candela, spegnerla, accenderla di nuovo.<br /><br />E le</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-_H6m0EP1eqk/UqVck6bFomI/AAAAAAAAIy8/VJE5jlVNe0I/s1600/1471382_10152122218487269_940838020_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="248" src="http://2.bp.blogspot.com/-_H6m0EP1eqk/UqVck6bFomI/AAAAAAAAIy8/VJE5jlVNe0I/s320/1471382_10152122218487269_940838020_n.jpg" width="320" /></a></div>
piacciono le cose rotonde senza fine e senza inizio, come gli anelli, gli occhi, il sole e la luna.<br /><br />E quelle tonde senza inizio ne' fine, come il cielo pieno di stelle, e l'amore.Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-51643648256426439172013-11-08T19:23:00.003+01:002013-11-08T19:24:07.976+01:00negli ultimi tre minuti<div style="text-align: justify;">
Non è mai troppo presto, né troppo tardi per credere in qualcosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si potrebbe pensare che negli ultimi tre minuti, che siano anni o giorni, se non magari mesi stimati da un medico, le persone restino immobili nel loro <i>modus vivendi, </i>e finiscano la loro vita credendo che sia tutta qui, ingiusta o bella, inutile o eccezionale, bianca o nera o a volte ambedue.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi, proprio come i cattivi dei film buonisti, o quelli che "dovevo farlo" di qualche giallo considerato scadente, le persone cambiano: proprio lì negli ultimi istanti, come quando nell'esercizio di yoga si raggiunge la perfezione, appena un attimo prima che il timer suoni, così anche nella vita si scopre improvvisamente un senso, e che il senso non è continuare la vita come era, ma morirvi definitivamente, e vivere di nuovo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Si scopre che tutto quello per cui volevamo restare, perché c'è sempre, pare, tanto ancora da portare a termine, non ha ragione di sostenerci nella vita perché <i>era </i>senza ragione, e quello che abbiamo visto essere assente, e in questo caso che racconto è (guarda un po'), l'amore, si concretizza nel cambiamento di se stessi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
IL FATTO</div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio amico dopo, e paziente prima, ha un tumore che ha consentito ai medici di estirpargli la lingua.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Ma.... parla?", mi chiedono di solito i curiosi, quando accenno al caso. <i>Si parla</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il problema, infatti, è farlo stare zitto. </div>
<div style="text-align: justify;">
E non c'è niente da ridere, perché se fosse stato zitto, forse avrebbe saputo dire quello che gli ha dovuto erodere la lingua, perché s'accorgesse del corpo, che manifestava la sofferenza dell'anima .</div>
<div style="text-align: justify;">
Parla, ed è una persona atea fino al midollo, socievole, simpatica e di ottima cultura, che ama la musica, le donne, l'arte; amava anche cucinare e mangiare, ma questo non riesce più a farlo come prima. Si alimenta con bibitoni insapori, con dentro giusto quel che serve per nutrire un corpo a cui forse, non ha dato mai il giusto peso. Ora invece è in perfetta forma, e per fortuna, anche l'anima si sta finalmente alimentando bene, e con estremo gusto: </div>
<div style="text-align: justify;">
amputato di una parte di sé, l'amico ha trovato l'amore di una donna, l'amore per una donna. E credo che così, in questo ultimo spazio di mesi concessi dall'ostinazione, quando per comprare un altro pezzo di vita iniziano a togliergli una parte di polmone per via delle metastasi, attraverso lei ha iniziato ad amare Dio.</div>
<div style="text-align: justify;">
E ha iniziato a credere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Si, perché lui, ateo fino al midollo, razionalista, pessimista per carattere o per gli imprevisti e le separazioni della vita, ha iniziato a credere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prima che entrasse in ospedale, abbiamo messo su una festicciola, per brindare (un po' di vino, anche se brucia in gola, riesce ancora a berlo) alla vita con la sua musa e l'altra sua salvatrice, la logopedista amica mia, in una serata calda dell'ottobre romano, nella sua nuova casa, perché non è mai troppo tardi per cercare di cambiare.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Ci provo", ha detto, lasciando infine il vecchio padre bisbetico ad un isolato da lì, con la badante-che -riposa-la-domenica-e-il-giovedì-pomeriggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci prova anche a combinarci la cena, ma lui mangia prima, e noi ci presentiamo con i regalini e il vino, e la faccia allegra di chi in ospedale, il giorno dopo, ci va per stare in piedi, non in barella e poi nel lettuccio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ci prova, a dire che sicuramente avrà delle complicanze, e noi lì a dire, maddai-di-che-ti-preoccupi-ormai-superi-anche-questa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci prova a ridere, e intanto scarta la coccinella che gli ho regalato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
UNA SETTIMANA DOPO</div>
<div style="text-align: justify;">
"ehi, ragazzo,come ti senti?" gli sussurro tra messaggi e telefonate nei giorni che passano dopo l'intervento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Bene. Sta proprio bene, e mentre lascia l'ospedale per rientrare a casa, nel pugno stringe ancora quella coccinella che gli ho regalato, perché se l'è portata dietro, che "non si sa mai": tra santini e crocifissi un ateo potrebbe anche morire, ma si può sempre credere che le coccinelle, finché restano appoggiate sulla nostra mano, siano lì per portare fortuna.</div>
<div style="text-align: justify;">
E lunga vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non è mai troppo tardi, per credere a qualcosa. Io credo che l'amore, vincerà anche stavolta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E tanti auguri, amico mio!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-FWSf9NpOzgU/Un0lm_PpclI/AAAAAAAAIfk/KBsdswHfrO0/s1600/20131101_131643.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-FWSf9NpOzgU/Un0lm_PpclI/AAAAAAAAIfk/KBsdswHfrO0/s320/20131101_131643.jpg" width="241" /></a></div>
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<br /></div>
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<br />Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-73423247592375417712013-09-03T16:47:00.000+02:002013-10-10T06:31:43.383+02:00-35 riprendere il viaggio... (102 cose da fare nella vita)<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-R3Y8d9CtRNs/UhwxJuoTJ-I/AAAAAAAAGh0/fnOySeaIlK0/s1600/DSC_0099.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a>Ho lasciato molte parole appuntate sul calendario tra novembre e qui.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Parole che raccontano fatti, fatte per restare lì, perchè sebbene abbia scritto qualcosa, quello che è scappato tra le date e si è versato su queste pagine, fuori dal cuore, era il racconto di cose fuori dal tempo: non potevano restare dentro a niente; e le ho riversate e girate per ogni verso, perchè non gli deve restare dentro niente.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Così, dopo aver "<a href="http://tempoconcesso.blogspot.it/2012/09/linizio-e-la-fine-102-cose-da-fare.html" target="_blank">salt<span id="goog_780130196"></span><span id="goog_780130197"></span>ato nel vuoto senza il vuoto dentro</a>", inizio a riscrivermi da uno spazio senza confine, che inizia con un viaggio, e un viaggio che invece di finire come sempre battendo i tacchi delle scarpe rosse, inizia così: "non c'è nessun posto come casa mia".</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La casa però, è dove sta il cuore, dicono.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-o0cXBwfss4w/UiX1DOGAhUI/AAAAAAAAGwA/M9FxE0kFS-E/s1600/20130831_100201.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="241" psa="true" src="http://1.bp.blogspot.com/-o0cXBwfss4w/UiX1DOGAhUI/AAAAAAAAGwA/M9FxE0kFS-E/s320/20130831_100201.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Così qualche ricordo potrebbe riemergere tra qualche tempo, sul "viaggio della dimenticanza", compiuto con l'amica che piange suo marito, come amica che piangeva il suo amico, ma "compiuto" in Marocco: autenticamente finito là. Un viaggio di carta, nato dal biglietto rimborsato per la nuova Zelanda, e vissuto come se le foto si riproducessero ancora sulla carta fotografica, si è concluso parcheggiando in garage, al ritorno da Fiumicino. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Pertanto può aspettare altri momenti, se mai volesse essere raccontato, anzichè restare riposto nei sottoscala cromatici delle fotografie; quelle, che finiscono con l'essere il miglior ripostiglio per i fatti, restano a segnare le mete percorse, mappa della ricerca di nuove geometrie in cui, specchiandomici, ridisegnavo il paesaggio, e il "passaggio ponte". </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Economico e un po' scomodo, ma ligio al criterio dell' "avventura", sui traghetti" il passaggio ponte è per lo più richiesto per risparmiare, e infatti sul prossimo traghetto, sarà il punto da cui saluterò la mia ultima meta fisica (la Sicilia). Con la metà non fisica però, mi sono accorta ora che questo <em>stretto </em><em>calle,</em> che connette dentro e fuori, s'era a dir poco interrotto: paradossalmente, invece che dentro me a sbatter la testa in un labirinto egoista, sono rimasta chiusa fuori: sull'estremo in bilico, aggrappata ad un confine che si sbriciolava, Lila percossa dal vento, impigliata al suo ottimismo, è stata la linea di demarcazione tra sée il resto, ma quasi in un altro mondo. A volte, pensava, in un'altra sé. Ma questa è una storia che sarà raccontata altrimenti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Se invece fossi stata davvero su una nave, in questi mesi, mi sarei sentita nella stiva, o forse naufraga, tanto l'effetto era uguale: la soffocante ristrettezza di alternativa; aspetta e cerca di respirare, (ripeteva quell'ancora di me stessa), o muori. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ho respirato. Ho aspettato.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E sono viva. Di nuovo, fino a quel fondo che è "abisso e cielo", perchè l'abisso più grande in cui perdersi è quel cielo di stelle che si intravede tra i pini, e che quando sei in riva al mare a faccia in su, di notte, ti sostiene parimenti alla schiuma di mare di quell'acqua che dietro al solco che lasci "che ritorna eguale"(cfr. Paradiso, Canto I).</div>
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<br /></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Tk7lxp1nlPA/UiX1lWfJltI/AAAAAAAAGwI/_1BWRAHYPuY/s1600/20130831_193712.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" psa="true" src="http://1.bp.blogspot.com/-Tk7lxp1nlPA/UiX1lWfJltI/AAAAAAAAGwI/_1BWRAHYPuY/s320/20130831_193712.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Di questo tempo senza me, o meglio, in cui c'era tanta me, tutta dipinta di emozioni confuse, piuttosto un quadro impressionista che una foto, sono le fotografie che mi insegnano, sgranando il reticolo di rughe sottili e fitte, la mappa di tutto il mio andare, per ritrovarmi qui.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Fotografie e parole, che adesso, asciugate dal sole, sono riportate dentro dalla risacca, e si gonfiano, si arrotolano, prendendosi un posto nuovo in questo riprendere la vita... e un viaggio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
C'è già <em>nessuna valigia</em> in cui riportare le cose, e, comke ho detto, prima di avviarmi ho battuto i tacchi delle mie scarpe da viaggio già una volta, perchè il ritorno possa essere più celere.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Spero si ricordino la strada, 'ché non erano servite a rientrare dalla magrebina terra, dato che, per certi versi, non ero mai andata via.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il bagaglio di questa nuova partenza sono i mobili che hanno cambiato posto, un nuovo ordine per i libri, gli angoli puliti e la dispensa piena dell'aria che, dalle finestre aperte lascia entrare l'ultima estate. Lascia uscire quella che spero essere l'ultima attesa di me. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E dato che non ci trova altrove, quindi da adesso in poi cercherò di tenermi tutta insieme, il cerchio e il centro, come ditrebbe un <em>altro Pellegrino</em>. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E con questo mancato bisogno di andare, a piedi nudi incontro i passi che mi allontanano dalla soglia, e riprendo il conto:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
35- riprendere il viaggio con la piena coscienza, e la borsa vuota</div>
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</div>
<br />
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-32865294292689862182013-07-02T16:47:00.001+02:002013-10-10T06:32:41.268+02:00un lunghissimo addio e qualche scusa (a Nino Hawk)<div style="text-align: justify;">
E' passato moltissimo tempo, amico mio</div>
<div style="text-align: justify;">
dalla prima volta che ci siamo trovati faccia a faccia e ci siamo scoperti entrambi due metà di uno. L'intero, come sai, alla fine dovevo essere io, ma solo perché sono quella che è rimasta: senza bisogno di sfidare la morte, ma sfidando la vita ogni giorno, cercandola sulle dita, fra i corpi e le anime che mi si muovono intorno riempiendomi sempre più di loro e loro, riempiendosi sempre un po' di me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non rimani mai, se non puoi cavartela. E per potertela cavare, che tu lo sappia o no, devi essere tutto intero. E perché io fossi intera, tu sei andato in pezzi; perché io potessi rimanere qui, <em>intera... a metà</em>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tu la mia gloria nei cieli, io il tuo cuore sulla terra. Ricordi?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ricordi, lo so. Lo so, perché ora che siamo tornati uno solo, tu quel pezzo di anima che mi doveva lasciare affinché mi fosse reso, so che quando ti parlo parlo con me. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni mio dolore, ogni solitudine sembra essere la tua assenza, ma è proprio questo: è la <em>mia</em> solitudine quella che affronto. Con cui mi confronto, <em>faccia a faccia,</em> e che se fossi diversa da quella che sono, <em>intera a metà</em>, mi spaccherebbe non in due, ma in mille, pezzi, pur cadendo da un punto meno alto di quello che ti è servito perché l'eco e i frammenti arrivassero fino qui.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La mia solitudine è quella che affronto quando ricordo il primo viaggio che abbiamo fatto insieme, "il viaggio Nino", come lo chiamasti tu, e quello di mezzo, l'ultimo viaggio fisico per arrivare a lasciarti sul confine dell'ambasciata, prima dell'ultimo abbraccio, e molto, molto distante dalle ultime parole che ci siamo detti, dai sogni sussurrati o forse solo sognati.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' di questo che volevo scriverti, anzi, dell'unica cosa che non ci siamo detti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché non sai, che pensavo che se fossimo caduti dallo scooter saresti rimasto qui; e sono stata attenta attenta, 'ché temevo che ti saresti arrabbiato, se ci fossimo fatti male e tu avessi perso il volo. Ti saresti sicuramente arrabbiato, sottovoce, come parlavi tu, ma probabilmente ti saresti così arrabbiato che ci saremmo spezzati, e so per certo che non saresti ancora qui, e io sarei solo metà. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ti chiedo scusa, perché non ci ho nemmeno provato. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
E ti chiedo scusa perché credevo che la morte fosse romantica. La morte di Ayrton, ricordi? la morte ti lascia spesso perfetto, agli occhi di chi resta. E quando ti sei detto tutto, anche quest'ultima piccolezza, ti lascia vuoto e immerso in tutto quello che di bello riesci a ricordare, ma anche a trovare altrove, purché ti rammenti tutta a bellezza di quella perfezione che hai vissuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
"non c'è niente di romantico, nella morte". </div>
<div style="text-align: justify;">
<em>C'è, ma non lo sai, pensavo.</em> E non lo sapevo nemmeno io. E ti chiedo scusa, perchè non ti ho spiegato... che non è solo romantica, è anche dolorosa. Per chi resta naturalmente, finché tiene tutte le cose fuori, anche quelle che devono per forza stare prima dentro e poi uscire, come il dolore e la solitudine.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' stato così, lo ammetto. Anche per me, con tutti i corsi che ho fatto, e con tutta la forza che ho messo nelle meditazioni per permetterti di andare. Quaranta giorni. Poi ancora ogni 15 del mese. Poi solo scrivendoti addio sulla tua foto, con quel piccolo mantra <em>akal akal akal</em>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Preferivo <em>Wahe Guru,</em> ma questo lo sapevi. Così una notte sei tornato in sogno, per riportarmi in volo. Per farmi capire che potevo volare, tenendomi ben stretta, proprio perché tu sei il mio cuore nei cieli, e io la tua gloria sulla terra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sei tornato, non in modo tormentoso come quel fantasma della storia indù, della moglie morta che minacciava il marito e lo ossessionava perchè non si trovasse un'altra donna. Alla fine il maestro gli disse di raccogliere dei sassi, e chiedere la fantasma di contarli; gli disse, il maestro, che se il fantasma avesse risposto significava che era vero, e che non avesse risposto significava che era la mente dell'uomo a crearlo. Il fantasma non seppe rispondere, e non apparve più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sei tornato, come quel fantasma, parto della mia mente, ma per dirmi che andava tutto bene. Per dirmi che finalmente eri libero di volare, anche se ti avevano tenuto tra gli aerei tutto questo tempo; e io ho smesso di meditare, perché il mio cuore ha saputo che tutto è stato fatto. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' perfetto, e anche se la mente si ostina a dire no, è giusto. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Amico mio,</div>
<div style="text-align: justify;">
questa mattina ho chiuso la valigia dei ricordi e non è rimasto fuori proprio niente. Nessun dolore incastrato nelle serrature, nessun pezzo di racconto dimenticato nel cassetto, nessuna immagine che non sia quella dello specchio, dentro la mia anima.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una immagine che, in fondo agli <em>occhidicielo</em>, ha la sfumatura castana che ho imparato nei tuoi. E nel vestito che indosso come pelle, un po' delle cose che ho imparato da te. E fra i miei capelli, ha quel piccolo vento delle altezze che li rende sempre un po' scarmigliati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho chiuso la valigia, e l'ho lasciata a terra, perché tutto quello che mi serve, lo porto indosso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non metà di uno, ma intera a metà, stringimi bene le cinghie, che ora ricomincio il viaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-mc6Hzh3jaWk/UdLe9CV3EDI/AAAAAAAAE_s/9Q9NJ7UfUIc/s1600/GOPR4327.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="209" oya="true" src="http://4.bp.blogspot.com/-mc6Hzh3jaWk/UdLe9CV3EDI/AAAAAAAAE_s/9Q9NJ7UfUIc/s320/GOPR4327.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">intera, anche a metà</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
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Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-7642945125143342198.post-33948815509175477812013-04-26T06:00:00.000+02:002013-12-24T09:04:16.200+01:00"dimmi babbo, che cos'è la felicità?"Ci sono storia che iniziano con "c'era una volta", ma non ora. <br />
Questa inizia prima con un "C'E'" una volta: c'è una volta in cui ti guardo negli occhi, come se fosse la prima, e vedo cose che nessun figlio deve sapere. Vedo una storia di non detti e di esperienze, che resteranno le tue, ma hanno segnato le pieghe del tuo sorriso. E questo, è il momento in cui non sono tua figlia, ma quello che <em>io sono</em>: il terapeuta che guarda oltre gli occhi.<br />
Il terapeuta che aspetta oltre il sorriso del "buon giorno", quello felice del "ora va tutto bene", che permette ad entrambi di andare per la propria strada. <br />
Ma non sono il tuo terapeuta, sono tua figlia, e come tale posso dirti, che anche se infuria la tempesta, siamo qui insieme a guardare il cielo e: "ora, va tutto bene".<br />
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C'è una volta in cui un figlio guarda suo padre, e vi scopre un fratello, più che una persona. Si trova che la scelta di fare una stessa strada, anche se non ci fa sedere di fianco, ci fa sedere allo stesso modo. E questo è sufficiente per dirimere ogni apparente distanza, ed ogni idea che uno sia venuto prima dell'altro. Siamo qui insieme, e ogni giorno festeggiamo questo trovarci, e ritrovarci oltre i limiti conosciuti. Anche se ciascuno prende la sua strada, non saremo mai lontani.<br />
E' così che so, che va tutto bene.<br />
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C'è una volta, papà, te lo dicevo, in cui non si è più figli. Un giorno in cui la linea di confine da ieri a oggi celebra il momento in cui puoi essere madre o padre, puoi essere sposa o sposo, ma non sei più figlio. Sei solo, e sei il re di te stesso. Quel giorno, è il giorno in cui smetti di cercare perché hai trovato. Il giorno in cui vai, solo per andare. Perché va tutto bene: tutto è giusto e perfetto. <br />
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Ogni giorno, da allora in poi, scopri che è così...<br />
anche se poi... <em>c'era una volta, </em><br />
che mi cantavi le canzone di Antoine. E mi chiedevo: <br />
<em>"a che età si chiede se si ha l'età per cercare la felicità?</em><br />
E ora che so che la risposta è<em> "ora",</em> ed anche che la felicità è<em> qui,</em> per una volta non ti aspetterò tornare.<br />
Per una volta ti chiedo di lasciarti andare e mangiare in libertà questo frutto che meriti, e che sono sicura sia molto digeribile! <br />
ti chiedo (in grazia dell'Ora e della tua età) e soprattuto ti auguro di restare sempre in viaggio, in quel paese "che si chiama verità", e di non smarrire mai il coraggio, perché la bontà, è talmente tua che non ti mancherà mai. Come il mio infinito amore, ovunque io sia.<br />
Ti voglio bene, e dato che c'è un momento in cui, come dicevo, non si è più figli, <a href="http://www.blogger.com/"></a><span id="goog_1433717101"></span><span id="goog_1433717102"></span>oggi lascerò che le tue parole siano sulle mie labbra, non per la buona notte, ma per un buongiorno di compleanno!<br />
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<a href="http://www.youtube.com/watch?v=-6qwJ_HuMgA" target="_blank">http://www.youtube.com/watch?v=-6qwJ_HuMgA</a><br />
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Lilahttp://www.blogger.com/profile/07304834803506109000noreply@blogger.com6