giovedì, febbraio 14

Auguri (a mia mamma)

C'è un tempo in cui tutte le cose che dici sono una collana di perle, con cui adorni le persone raccontandogli ciascuna piccola cosa bella che hai visto in loro. Potrei parlartene, ma non oggi.

C'è un tempo in cui tutte le cose che fai, sono una carezza sulla pelle di quegli anni fieri che ci portiamo addosso; ciascun gesto è un arco di trionfo che si innalza da se stesso e cambia il proprio stesso senso elevandoti oltre il progetto iniziale. POtrei mettere delle fondamenta, ma non oggi.

C'è un tempo in cui le cose che senti rimbalzano tutto intorno, e ti ritornano con allegria, abbracciando anche le piccole solitudini, quelle che sembra non scompaiano mai; quelle che nessuno può colmare perchè sono la naturale distanza fra un punto e un altro. Quel paradosso che ci addanna quando entriamo in relazinoe con gli altri, ma proprio per questo non sanarsi mai rende la vita degna di essere percorsa. Anche se non arriviamo. Partiamo soltanto. Sempre. Però.. non oggi.
 Perchè c'è un tempo in cui i gesti ordinati sono consegnati senza dover pagare il conto.

E' il tempo in cui l'intenzione sorpassa il mio bisogno, si distende oltre la mano che cerca di prendere, e non potendo arrivare a raccogliere quello cui anela, lo sospinge. E lo dona.
E' il tempo che vorrei regalarti; poca cosa, a te che di doni me ne hai fatti tanti. A te che una zucca (anche se mantovananon basta a renderteli tutti; e almeno sapessi mutarla in una carrozza... ma ti accontenterai, lo so. Perché quello che conta nel dono è tutto in quell'allungarsi e spingere...
in quel porgere e porgersi verso l'altro... che poi è tutto quello che serve, secondo me, per un viaggio: il desiderio di oltrepassarsi, e di lasciare indietro per arrivare altrove; e altrove è dove non c'è più tempo, ma solo tutto l'amore d'essere dentro al cuore delle cose, o delle persone.

E' questo che vorrei regalarti. Oggi.