Oh, anima mia, dove passeggi adesso?
In un tempo inchiodato a se stesso
quasi chiuso nel ventre infecondo
d’una notte che non cede al giorno.
Mi riverbera attorno il tuo suono
che rammenta il cantare che’l mare
fa alla sponda, che ninna leggero
nell’aurora dei nuovi mattini.
E il momento s’attarda, infinito,
un po’incerto su quale confine
porre il piede, sì come scegliesse
se fermarsi o trascorrere, infine.
Ed in questo tentennare incerto
mille i modi per guardare l’uscio
ma a chi ha chiuso se stesso in un guscio
ed aspetta, nessuno ha riaperto.
Mentre altri ha mangiato i suoi figli
spalancando la porta al possibile
ma è restato inchiodato alla soglia
spaventato da tutto lo scibile.
Poi c’è Quello, ch’ha osato d’andare
e percorso ha anche l’ultima scena,
smosso ha il vento e caduto è il sipario
e ora danza in un alba serena.
E tu, anima mia, dove passeggi adesso?
5 commenti:
"Se siedi non vai, se non siedi vai"
e giustamente dove? Bellissima e brava come sempre. Buon fine settimana!
lila, è tua? è bellissima ed intensissima. ho avuto un sussulto al cuore...
@ Madama Dorè
eh eh eh... esattamente!
grazie, e buona giornata a te!
@ maria rosaria
si, l'ho scritta io, un po' di tempo fa. Sono felice che t'abbia così colpito. E' una delle mie "mie preferite"
:)
molto bella! Mi piace la frase "di una notte che non cede al giorno" perché rende bene l'idea di un buio lungo, reale o della mente...
@ Turista di mestiere
ciao, e benvenuta;
L'idea era proprio quella, il momento un po' particolare, quando l'ho scritta.
Bello il tuo blog, ricco di spunti di viaggio e di possibilità virtuali. Mi troverai tra i tuoi lettori.
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