All'inizio dell'anno uno degli auguri più belli e, fortunatamene, anche frequenti, è che i nostri sogni si realizzino. Che possiamo avere tutto ciò che desideriamo.
Quindi... attenzione!
per dire:
quando ero piccola desideravo tanto fare la maestra. Così anche negli anni, per un certo tempo, prendevo in mano vecchi temi e li correggevo. E poi scrivendo talvolta poesie, e forse chissà un giorno un libro (un di quelli seri però, diciamo che rischia di essere 'pesante'), ecco che sto e stavo lì a correggere, rileggere ecc.
Ma, appunto, i sogni si realizzano.
Nell'anno passato si è concretizzato uno di quelli; proprio quello di insegnare. Ovviamente si tratta di argomento inerente al mio lavoro, sicché ho perfino l'onore piacevole di sentirmi chiamare professoressa. O la docente.
Mi fa un po' sorridere, mentre il mio ego si autoccoccola un po'.
Con gli onori, gli oneri, ovviamente.
E' qui che occorre fare attenzione, perché di solito sono la parte non considerata dei sogni. Quella che poi ci fa sussurrare atterriti "ma non era esattamente questo, che volevo", oppure "ma chi me lo ha fatto fare", o solo un attonito "ops".
L'attonito ops è ovviamente la fine del sogno: mi è stato richiesto di fare una verifica di fine corso, ed ho avuto la bella idea di proporre delle brevi domande da svolgere a casa. Non cavilliamo sui motivi; il risultato sono stati 45 compiti tutti uguali. Tutti.
Ops.
Diciamo che, a posteriori, mi si è sviluppata una certa comprensione per i poveri professori. Non puoi non leggerli, i compiti; qualcuno potrebbe sbagliare. Qualcuno potrebbe saltare una risposta. 45 persone potrebbero fare i compiti tutti uguali.
La prossima volta faccio un quiz. Nemmeno a risposta multipla; solo vero/falso. Almeno faccio prima!
E poi le chiamano vacanze!
6 commenti:
TUTTI uguali???
E come ci sono riusciti??
Si sono copiati a casa?
0__________0°
Ciao!!
hanno copiato dalle diapositve, o dagli appunti, o dagli altri, in classe, prima di darmi i fogli.
ops. appunto
:(
@ Mobu
già, un sereno ingrasso... ci ho provato, ma purtroppo tra il pandoro che mi non digerisco bene e la cioccolata che non posso mangiare mi rimane ben poco. piena di difetti come sono (non vado pazza nemmeno per le lasagne) l'unica cosa che cresce sono i pensieri.. e come dici tu quelli è meglio tirarli fuori, piuttosto che farci il paracolpi esterno. NOn riparano dal freddo, come la ciccia, non danno nemmeno quel senso di pienezza apparente di una bella mangiata...
"Meglio fuori che dentro" direbbe un certo orco cinematografico!
:))
:)
i sorrisi, come gli sbadigli, sono contagiosi.
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