sabato, dicembre 12

50 sfumature di auguri



 💐💐💐 50 anni fa avete intrecciato due fili della immensa rete della vita, 🎡, generando da lì due figli (e uno mai nato), avete aperto strade, chiuso porte, spalancato portoni, salito montagne e camminato accanto al mare, molte volte abbracciati, altre volte soli, spesso tenendoci per mano, altre sedendo a guardarci andare. E poi tornare a prendervi la mano, con gli occhi accesi a dire "Mamma, papà... Quante storie ho vissuto grazie a voi"... 


O forse non l'abbiamo detto mai abbastanza chiaro e limpido, così ve lo dico oggi con gratitudine, alzando il mio cuore che come coppa ha ricevuto da voi la vita, e brindo alla vostra, brindo alla vita che è (ancora oggi, come oggi 50 anni fa) iniziata con un si!


Tanti auguri mamma e papà ❤️

mercoledì, gennaio 1

Guardo tra le finestre dei rami nudi e negli spazi aperti dei cuori delle persone che nonostante il freddo si snudano delle maschere e in questi giorni maggiormente lasciano brillare la propria luce e le ombre, che si srotolano lunghe dietro le spalle . Ombre che guardo nelle foglie cadute come i conflitti abbattuti, pur se taluni ancora insopiti a volte si risollevano nella fredda tramontana, ospiti nei cuori per qualche bisogno non soddisfatto che spinge ancora alla lotta, piuttosto che a lasciar andare. Piuttosto che a trasformare la storia in terra, 'sì da alimentare le radici e crescere con forza e vigore nuovi.

 Guardo così, allo specchio. In me, e me nelle persone di ogni giorno, degli incontri di un sorriso, di un'ora, di uno sparo del fuoco amico (o creduto tale) che ti spacca il cuore. Guardo negli amici di sempre e per sempre, che il cuore te lo ridanno intero e con sorpresa trovi che nessuno è metà, anche se non tutti sanno di essere interi.

Guardo così, e vedo che le ferite non sanguinano più, e sento che le cicatrici si fanno giunture, articolazioni che rendono fruibile il movimento in qualche segmento dove non sapevi esisterne possibilità. Rendono morbida la vita. Perché perfino la bellezza e ľamore hanno necessità di inginocchiarsi, piegarsi, curvare, per riallargarsi, per espandere il cuore in un fermo movimento.

 Osservo così andare via le azioni e gli eventi, e se alcuni mi hanno fatto sentire abbattuta, amareggiata, atterrita, confusa, di malumore, furiosa, impaurita, indifesa, malinconica, rammaricata, rattristata, scoraggiata, sfinita, stordita, straziata, turbata... quando avevo bisogno di festeggiare la creazione della vita e i sogni realizzati, quando avevo bisogno di sincerità, quando avevo bisogno di accettazione, di contribuire all'arricchimento della vita e sentivo pietre cadere sui progetti, quando avevo bisogno di prossimità, sostegno, divertimento, armonia... Lascio andare anche le emozioni.

 E vedo altresì quelle circostanze in cui nelle stanze del cuore e delľanno mi sono sentita appagata, affettuosa, assorta, emozionata, esultante, felice, festosa, frizzante, grata, in pace, incoraggiata, libera, fiera, raggiante, serena, senza fiato, speranzosa, toccata, tranquilla, vivace ... celebrando la vita come la perdita, dando significato alle cose, sentendomi appartenere, sentendo fiducia e giustizia, sicurezza e bellezza, ispirazione e ordine e pace...

 Così, guardo. Laddove qualche storia di amicizia si chiude perché le strade divergono e laddove si cammina ancora insieme.

 Trovo il sostegno per fluire con chiarezza nel caos del divenire trovando un ordine lirico con la quiete che mi accompagna nella schiena da qualche mese.

 Gurado il disegno delle stelle che attraversano il cielo, dei fiumi che innaffiano la terra dei prossimi passi, del fuoco che alimenta e sostiene la coscienza. E col cuore pieno di leggerezza mi sospendo ad ascoltare la musica. E inizio la danza.

 ... con gli occhi in alto, raccolgo tutta la mia gratitudine e il cuore sparso, espanso, in alto come il brindisi ch' e-levo a tutti voi, amici e meno amici, amati tutti. Guardo e per dono ci metto ľ augurio di lasciare aperte le porte e le finestre perché la vita sia celebrata, magnifica e terribile, e fluisca in voi. E che il cammino (la danza) non vi sia grave. Auguri auguri auguri!


lunedì, giugno 24

Luce e ali

Ali e luce fanno materia (voce) i sogni... O forse era il sole a posarsi sulle cose e farsi in esse oggetti diversi, e il suono era solo il vento sulla sabbia che disegnava cavalli tra la spuma di mare.

"Ogni uomo vale quanto le cose che ricerca." (Marco Aureli
o)

sabato, giugno 1

Del viaggio e dei viaggiatori

Del viaggio e dei viaggiatori...

Quest'anno data la bassa architrave della soglia economica, mi sono regalata un viaggio.. in-oltre me stessa.
Ho piegato la solitudine sullo scaffale, e aperto la porta non tanto per uscire quanto per lasciar entrare...

Vabbè, non era casa mia...
comunque ancora una volta sorseggio il rituale "ecce quam bonum...", mentre sullo specchio dei volti voluti bene vedo riflettersi sorrisi che danno ali leggere al pensiero anche quando si issa l'ancora dalla giornata in un abbraccio... (per) salutare.

È " cone unguento che dal capo discende giù sugli orli del manto" del viaggiatore, quel profumo di sé confusosi negli abbracci, e tien caldo il ritorno à casa.

È come rugiada che rinnova la sua fonte, questo trovarsi partendo anche se ciascuno con i suoi mezzi e per le proprie vie, e fa tornare tutto in uno.

Un tempo, uno spazio, una profondità senza orizzonte in alcuna direzione, non perché sia invisibile, ma perché da un maggior senso di infinito, sapere quante strade si svolgono, con la stessa meta, riempiendo ogni angolo e allargando grado a grado il possesso della (propria) terra.

Certo non finiscono quelle domande che le mani chiedono sempre, ma essere insieme fra "fratelli" è così bello che senza solitudine, ľ essere soli finisce con l'essere un vestito leggero che favorisce il viaggio (anche in questa pazza stagione)..

... perché sai che si parte per poter tornare a momenti così che si annunciano ogni volta che odi canti di stelle e vedi un po' più di luce, e sai che i fratelli sono di nuovo insieme...
 Come è bello...

Un momento così perfettamente lieto che gli occhi non sono più grigio prima della tempesta, o blu lavato di pioggia, o uno azzuro e uno blu. Sono solo occhi aperti dalla "superba meraviglia" d'essere ...qui, ovunque sia "qui",
nonstante tutto, e.. per tutto questo.

Sono gli occhi di chi si sveglia un mattino, con le scarpe rotte dal viaggio ma il cuore intero... . e scopre d'ess
ere... ancora nato!

lunedì, maggio 27

...è sempre (in)sostenibile la  leggerezza dell' essere quando i fratelli sono insieme, muori da vivo,  e la gioia si allarga all'infinito in un punto del cuore che è al di là del tempo e dello spazio.

 Certe cose (amicizie) parlano in silenzio, e non finiscono nel silenzio, perché ciascuno ri suona nell'armonia  E... quando si va via, lascia di sé una sola nota: "do"...

sabato, luglio 28

Da Aurora Distefano

Sai, la vorrei mettere anche io una bella foto della luna che si eclissa, come se potesse raccontare l'emozione del sentire di ieri... Il lato oscuro di quel meravigliarsi  all'alba guardando sorgere il sole dietro le montagne, con le nuvole che lo precorrono accarezzate dai raggi che sfuggono come il primo soffio di un vento leggero, che poi diventa tempesta...

Sai  la vorrei una foto di quelle che mi stringo la mano da sola, per quanto è bella, per dire che con uno dei miei amici di sempre, ci siamo seduti anche in silenzio perché tanto cantava la luna, e il mare sembrava zitto zitto finché non lo cercavo con l'orecchio, e allora lo sentivo applaudire composto, alla bella del cielo che si lasciava mettere in ombra...

Sai, non è perché ho portato la reflex con la batteria scarica, che lo so che non l'ho caricata perché mi conosco, e ci speravo che non funzionasse per non distrarmi dal cielo. Non è per questo che non la metto in questo cielo la foto di ieri, perché si sa, ne ho fatte..

Sai, lo vorrei, ma per questa volta lo scatto migliore che rappresenta la percezione di infinito, l'amore dell'essere "da solo a solo", la percezione del minuscolo nel moto immenso che quasi gridava sul cuore taciturno facendosi percepire anche con i regazzini che strillavano fra i resti della grigliata in spiaggia....
lo scatto migliore è stato l'esitare del dito sull'obiettivo, l'alzare lo sguardo dalla focale mettendo a fuoco la mano del destino che seguiva il velarsi della luna come se fosse l'obbiettivo di sé a farsi prima rosso come un desiderio, e poi pian piano chiaro e brillante...

Lo scatto migliore, sai, è stato restare nell'attimo, impressa come una carta sensibile... E morire senza attesa ad ogni istante in cui l'io si è eclissato, lasciando solo il testimone che ricerco tra le parole di oggi.

Lo scatto migliore è stato, e adesso è qui. Eterno.

lunedì, gennaio 1

"l'anno che sta arrivando,tra un anno passerà, io mi sto preparando..."... L'anno che verrà, questa la grande idea, in questi gironi..si, d'accordo.. giorni... Fatto sta, che  forse si sta così avvinti in essa da dimenticare  che il timer non è suonato, e che è negli ultimi trenta secondi che si perfeziona l'esercizio. Così ho imparato facendo pratica di yoga. E così, quest'anno voglio augurare a tutte le stelle della mia vita,  a tutti i cuori in cui mi sento a casa, il tempo di questi ultimi trenta secondi...

che siano pieni di vigore per ogni atto che avete in animo di compiere, fino alla fine del tempo...
che siano colmi di presenza ad ogni emozione, perché dopo qualche secondo potrà andarsene, ma la avrete vissuta.
 Che siano colmi di ascolto a quella voce che da dentro ci sa sempre indicare cosa porta silenzio nelle cose, lasciando la porta aperta per l'amore...
che siano colmi di amore da dare a piene mani, perché senza credo che non valga nemmeno la pena aspettare il suono del gran finale...
E allora..
che siano colmi di luce, quella che intuite e non avete ancora riconosciuto, quella che conoscete, e non avete ancora sperimentato, quella che sapete dare alla vita, perché è la stessa vita che vi danza dentro.
Che siano colmi, questi ultimi trenta secondi, dell'ebrezza della danza che arriva al chiudersi del cerchio...
e poi di un suono non prodotto... e poi...per tutto il tempo concesso... buona vita!