venerdì, gennaio 31

La collana viola

Tutte le ragazze (a qualsiasi età) sognano di fare shopping in compagnia, tanto più in tempi di Saldi.
E' il primo giorno (anche se questo post è pubblicato solo ora), e siccome nessuna delle amiche è venuta, mi organizzo in modo tecnico. L'amica, oltre ai buoni consigli, le belle chiacchiere e qualche risata, aiuta a dissimulare l'interesse e a simulare invece un'aria annoiata e soddisfatta di sé quando si entra nei negozi, così che le commesse non ti assalgano, e soprattutto per evitare frustranti scene alla Pretty Woman (prima della cura).

Fatto sta, devo muovermi da sola, ed esco preparatissima, in base a tutte le più 
SOFISTICATE STRATEGIE per lo Shopping
Ormai appreso, per più serie ragioni, è il mantra: "vigile, con timore, con rispetto e con assoluta sicurezza"(cit. Castaneda)... e se vi sembra un po' eccessivo, non siete mai entrati in certi negozi, con pochi soldi e il bisogno di un paio di jeans. Ma quella ormai è storia:  così si va alla guerra ed alla Conoscenza, ma, credetemi, è necessario anche nello shopping.
La vigilanza in ogni caso serve, prima e dopo, sui prezzi, sui resti, sulle falle, sulle folle... e quant'altro. Il timore.. è naturalmente quello di tornare a casa con molti meno soldi del previsto, trovando ovviamente una bolletta esagerata ad accaparrarsi il resto dello stipendio.

Il rispetto (di sé, in questo caso, ma anche della capienza del vostro armadio) e l'assoluta sicurezza faranno il resto. Ma, se ciò non dovesse bastare, e avete già idea dei negozi da visitare, entra in gioco il piano B:
"BARARE"
ho pochi capi di quei tre negozi, e riesco a combinarli in modo da mettere in evidenza, appena varcata la soglia, che sono una cliente.
Il Jeans faticosamente acquisito (si, certo, per colmare lo spazio del viaggio mai fatto in capo al mondo, ma mi sta benissimo) andrà bene perfino se sentissi la necessità di imbattermi in altezzose commesse, la sciarpa è del negozio numero 1, la maglia è del mio negozio preferito, il pullover del negozio numero 3.
E la collana? ah si, quella ad uncinetto che mi ha fatto mamma a Natale: mi porterà fortuna e da un tocco originale alla combinazione.

SAPER ASPETTARE 
voglio attenermi al piano, ma naturalmente, dato che per evitare la ressa sono uscita all'alba, dopo una passeggiata per valutare altri negozi in zona, mi siedo ad aspettare pazientemente. Alle 10 "il piano" inizia a vacillare. Il negozio non apre, e io, che ho tutta l'intenzione di lasciare "le ostilità" il prima possibile, giro su me stessa quasi decisa a recarmi al negozio preferito, o al negozio 3, invece accade il "negozio imprevisto".
Bene, do solo un'occhiata, magari hanno dei pantaloni neri eleganti (quelli, che come il tubino nero, non devono mai mancare in un armadio di donna).
Ohimè, si.
Hanno i pantaloni eleganti, e le commesse non sono nemmeno asfissianti, così, per pura soddisfazione del tempo (ci ho messo solo 6 minuti a trovare i pantaloni, troppo poco!), mi azzardo a chiedere la giacca per fare un completo (sai mai. potrebbe essere utile).
Altri 5 minuti e sono fuori con la giacca, i pantaloni e molti soldi in meno nel portafogli. Praticamente ho speso tutto il budget in dieci minuti.
Tento comunque con il cappotto (negozio 1) ma ho indossato la sciarpa inutilmente perché (per fortuna!) la mia taglia è esaurita; salto il negozio numero 3 (maglione) per curiosare nel mio preferito. Ma qualcosa mi rallenta nei movimenti, e non è la busta enorme che mi hanno appioppato con dentro i due risicatissimi oggetti. Arranco fino all'ingresso ed entro infine nel negozio preferito con un nodo alla gola; qui, opprimenti commesse mi travolgono con euforici sorrisi e deliranti "happy saldi" (???), e il loro entusiasmo si ingigantisce quando sfilo il giaccone (forse il nodo alla gola è dovuto ai 40° dell'interno?) scoprendo una maglia acquistata qui.
Ebbene, quasi un'ora dopo...essermi  provata giacche, pantaloni, foulard, borse (inutile cercare di convincere la ragazza che proprio ne posso fare a meno, della borsa in tinta con la maglia), riesco ad emergere esattamente con le stesse cose con cui sono entrata..ma dato che la collana si è slacciata, per timore di perderla la ripongo in una tasca e decido di fare due passi per riprendere fiato.
E improvvisamente tutto mi sembra terribilmente interessante-nememno tanto caro-ma si potrebbe servire-...

Mi soffermo ad osservare il fenomeno, torno verso il negozio preferito e una voglia quasi incoercibile di rientrare e prendere il giaccone, i pantaloni, il foulard e naturalmente la borsa-in-tinta mi assale, così impensierita provo a controllare se non mi si siano bucate le tasche e...no. Anzi, nella tasca resiste la collana ad uncinetto... e non appena la tocco tutti i miei desideri svaniscono.

E finalmente mi balena in mente la risposta: sarà che è viola come il settimo chakra (che chiaramente non inclina alle cose materiali), o mia mamma ci ha messo un Jinn che protegge dalle esagerazioni?
beh, fatto sta che mi rimetto in moto, e mi allontano dalle vie dei saldi, con la mano e la mente salde al mio delicato gioiello e una serena compostezza di fronte alle vetrine.
Per questa volta, suona sicura una voce dentro di me, è abbastanza.
(ma la prossima volta mi sa che la collana non la porto!)





sabato, gennaio 18

"Quello che è importante, è invisibile agli occhi"

"Ometto caro, hai avuto paura...". Aveva sicuramente avuto paura!
Ma rise con dolcezza: "avrò bene più paura questa sera.."...
"Ometto, voglio ancora sentirti ridere"..
"Quello che è importante non si vede...guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perché ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle, allora tutte le stelle ti piacerà guardarle...e poi ti voglio fare un regalo", e rise ancora.
"..sarà proprio questo il mio regalo... gli uomini hanno delle stelle che non sono tutte uguali..per gli uni sono delle guide..per altri non sono che piccole luci. Per altri ..non sono che problemi..ma tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha. ..quando guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, le stelle che sanno ridere". E rise ancora.
" e quando ti sarai consolato, ci si  consola sempre, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo, e tu dirai 'si, le stelle mi fanno sempre ridere'. E ti crederanno pazzo".
A. de Saint Exupery, Il Piccolo Principe
(18-01-2014)