domenica, luglio 3

Aprire la valigia (in un'altra stanza -quarta parte)

Cordova ci accoglie con cordialità, dopo un piacevole percorso sull'autovia che, senza sfiorarlo, risale il Gualquivir fino a qui.
Abbiamo salutato Siviglia di primo mattino, al suono dei semafori pedonali che, quando il tempo del verde sta per finire, mostrano un omino verde che corre, ticchettando per avvisare anche i non vedenti.
Civilissima Spagna! Lungo le strade ci rallegra con cartelli che indicano l'inizio e la "fin tramos de concentration de accidentes", di cui il più bello è senz'altro sulla lunga curva che scende da una collina, proprio prima di Cordova...  che se non fai attenzione rischi di finire in quei campi sterminati di girasoli che affollano la piana più sotto.

Cordova, mura dell'Alcazar

Ci introduciamo in città, alla ricerca dell'Hostal la Fuente, che si rivelerà l'alloggio più carino tra quelli prenotati, ma le nostre abilità di viaggiatrici si scontrano con l'approssimativa mappa del posto. Ferme ad un incrocio veniamo quindi soccorse da un motociclista, che ci accompagna propio di fronte all'albergo!
Nell'attesa della camera abbiamo il tempo di studiare gli arredi del delizioso patio, e pianificare la visita; scalpitiamo, per timore di perderci l'Alcazar che, di domenica, chiude alle quattordici.
 Tuttavia, la fortuna che ci ha atteso sulle porte della città, ci conduce a braccetto tutto il giorno, e riusciamo a penetrare la fortezza per tempo, senza necessità di porla sotto assedio.


Cordova, dale torri dell'Alcazar, veduta della città












Cordova, Giardini dell?Alcazar

  


Nei suoi giardini e sulle sue torri, nonstante la discussione con l'ometto che dirige il traffico verso quest'ultime, e che si rivela scontroso e tiranno, ci incantiamo a dovere.. Il posto merita davvero, benchè non abbia la magnificenza dell'Alcazar sivigliano, e la natura ci sorride dal giardino dei limoni, regalandocene un paio appena caduti, che nell'asprezza succosa ci rendono freschezza e solarità.
Cordova, le mura della Mezquita
 Usciamo raggianti di felicità, sotto un sole che riempie gli occhi e le membra, e lasciamo che ci penetri fino ai piedi, che vorrebbero già correre alla Mezquita. Ma la calura è tanta, e la decisione di prender il tempo con garbo senza timore di perder troppo (da vedere c'è così tanto che comunque la giornata è insufficente), ci fa soffermare con un gelato all'ombra delle mura, prima d'accedere alle superbe meraviglie di questa architettura.

Cordova, Mezquita, particolari esterni






   Ciascun particolare ruba sguardi, arricchendo il bagaglio senza pesare. E alla fine, con la brama placata dalla solennità del luogo, ci addentriamo nella geometria innalzante, che conduce gli sguardi fuori da se stessi, verso un cielo munito di cerchi bianchi e rossi, di antichi giochi mudejar, mescolati con le zone riportate a splendore da un restauro accurato e rispettoso.



  Perse nella ricerca delle solitudini (cioè di momenti in cui non ci siano turisti tra noi e lo sguado della machcina fotografica :D ) ci perdianìmo tra noi, arrivando al primo screzio dovuto alla disorganizzazione. Ma dura poco, poichè la bellezza dell'umano lavoro riscende nei cuori, e riporta la mente verso la contemplazione distogliendola dall'umana beffa che le potrebbe rovinare lo spettacolo.
Tutto si fa silenzio. E visione.

Cordova, Mezquita, interni

Cordova, interno della Mezquita

Mezquita, interni

Cordova, geometrie nella Mezquita

Cordova, Mezquita, ipotesi di bianco e rosso

8 commenti:

Madama Dorè ha detto...

Una meraviglia le tue fotografie e incantevole il commento. Un abbraccio e buona settimana.

Sabrina ha detto...

lila,complimenti per le foto!!!

Lila ha detto...

@ grazie, Madama Dorè. Non dimentichiamo che sono frutto dell'unione di tre, le foto e il viaggio :) buona settimana!


@ Sabrina
:) grazie!

Mobu ha detto...

Molto bello Lila.
Molto bello.
Grazie per il viaggio.
:)
Mobu

Lila ha detto...

@ Mobu
ciao Mobu...grazie della partecipazione a questa avventura :))

JUAN FUENTES ha detto...

Amiga mia,Cordoba,es una joya,si alguna vez puede te vas a Granada,
pero en Italia se conservan muchas más reliquias y obras de arte.
Gracias por tu entrada en mi blog,si te gustan mis elucubraciones me sentiré feliz por ello.

Un fuerte abrazo desde Andalucia

albafucens ha detto...

.. che meraviglia di viaggio :))
e i posti di cui parli sembrano davvero magici.. un vero e proprio eden, dove perdersi e ritrovasi in contemplazione..

un abbraccio :))

Lila ha detto...

@ Juan Fuentes
caro Juan, sono stata a Granada! l'alhambra è stupenda, meravigliosa.
Le tue elucubraciones me piacciono mucho, io visiterò ancora il tuo blog!


@ albafucens
eccoti qui! un'altra tappa l'ho scritta, e presto farà seguito il resto. MI delizio nel raccontare, quindi ho sempre bisogno di un poco di tempo per ordinare le idee.
Un abbraccio per te. COn una iniezione particolare di forza e sostegno, da qui. come posso.