Innarrabili vicende mi hanno costretta a rimandare un agognato week end al mare, così mi concedo una breve passeggiata nella mattinata, che mi ha fatto scoprire:
a) i romani, rispetto a due anni fa, sono diventati molto più mattinieri. Alle 8.30 il raccordo è strapieno di gitanti estemporanei. Inutile dire che in macchina sarebbe un martirio! Torno a casa e prendo Bev.
b) i romani sono convinti che l'esagerazione sia d'obbligo, e che faccia ridere. Conversazione tipo: "ho parcheggiato a Campo Ascolano... praticamente sono venuto a piedi [da Roma]".
... domanda: ma noi non siamo a Campo Ascolano?
Però un po' di ragione l'aveva. Il litorale alle nove e venti era già saturo di macchine, per la gioia dei parcheggiatori abusivi.
c) la disperazione fa nascere la speranza, e la speranza... (il resto si sa).
Sto andando a piedi sulla strada, una Punto si ferma accanto a me: "scusi, che esce?" "si, ma con la moto" .. .pausa... "magari ci entro?".
No, direi di no.
d )forse non sono i romani ad essere mattinieri, perché quasi tutti quelli che ho intorno sono extracomunitari.
Comunque, torno a casa e mi sovvengo che dopo un pranzo leggero ci sta bene un biscottino al vino fatto a casa, magari due...
Tra i vari lavori estranei al metter le mani sui pazienti, ora mi sto dedicando alla ricerca culinaria; ultimamente la sperimentazione mi ha fatto produrre, nell'ordine: ciambelline al vino, ciambelline al vino con chiodi di garofano, ciambelline al vino e curcuma. Ciambelline yogiche, con curcuma, zenzero, cannella e vino... aromatizzato ai chiodi di garofano.
Le migliori, fin qui.
Tuttavia se c'è una attività che ha sempre appagato le casalinghe, soprattutto nelle attese... disattese, quella è la cucina. E la cucina creativa è ancora meglio.
Stai là, giovane canuta per via dei capelli spruzzati di farina, in mezzo in mezzo alle sue nuvole odorose, con il vino (un goccio a me, e uno nell'impasto) che sprigiona intensi effluvi e pensieri leggeri; le spezie colorano il banco di lavoro... ed ecco che allunghi la mano, tremante d'emozione, verso un'idea. Si, un'idea.
La prendi, la rotoli, la acciambelli... e la piazzi nella ricetta base. E poi chissà! ma intanto il gioco è fatto. Ti senti nuovo, anche solo per i venti minuti di infornata... finché scoprirai che il soufflè è blu e non verde, che i morbidi biscottini sono in realtà mutati in sassi rotondi e piatti, da gettare sul lago e farli rimbalzare cercando di non colpire le papere.. o che potrai stupire amici e parenti con deliziosi manicaretti...
Ora sono in questa fase: i venti minuti di infornata!
Poco importa se poi la dieta impone di non esagerare (la ciambellina del dopo pranzo sono diventate dieci, e poi un po' di marmellata, tanto per mandarle giù...); è risaputo che è bene mangiare un po' di tutto.
Quindi, dato che ieri ho aperto il latte di riso per cucinare delle crepés ai piselli (versione dietetica suggeritami dalla presenza di panna nella ricetta originale), oggi sono alla produzione industriale di biscotti al limoncello e latte di riso, latte di riso e curcuma, e ce ne sta perfino per una versione 'doppio biscotto allattediriso farcito con marmellata di limone'
Il timer suona, un attimo, quasi ad occhi chiusi, per non vederne l'aspetto. Poi il forno si spalanca e il sottile profumo che preavvisava della cottura, si fa più forte... limone, curcuma, farina, miele, latte...
profumo di cosa?
... non so, forse di casa... forse di briciole di felicità.
7 commenti:
Io per andare al lavoro esco alle 6.30 della mattina e molti come me sono già in giro a quell'ora.
slurp .. le tue ciambelline devono essere ottime, cucinare è bello se poi agli ingredienti aggiungi anche un pizzico di fantasia ..
ti auguro un'infinità di briciole di felicità.
ciao
grazie! spero che abbia anche tu più che briciole di felicità...
COmunque mi ricordo che una volta, alla domenica, fino alle otto e trenta/nove si riusciva ancora ad andare al mare in auto, senza trovare code irragionevoli.
Il tizio che si lamentava della lontananza del parcheggio ha affermato di essere partito alle 8.30 da casa, e devo dire che in questo non stento a credergli.
e se si raccolgono tutte le briciole si può ricomporre una ciambella di felicità?
...nostalgia canaglia... quanto tempo che manco da Roma... ehy, le ciambelline le fai anche su ordinazione?
ciao Giardigno65
penso proprio di si, sai?
basta non lamentarsi per quel vuoto al centro.. :)
benvenuto!
Ciao Pierluigi,
sai in effetti nei miei sogni di gloria stavo pensando che forse potrei anche cambiar mestiere... aprire un forno, o una micro pizzeria (ieri era la serata 'piadina creativa')..
su ordinazione? ci si può pensarequindi!
e se capiti a Roma fammi sapere!
le parole e la fantasia ad occhi chusi
viaggiano con l'armonia della nostra mente dispersa tra oriente e la dieta dei perchè...poi la sveglia ci ricorda che siamo ancora a letto..a sognare di volare.
be' mi fai venir voglia di mettermi a fare ciambelle di ogni sorta! bel post descrittivo.
baci
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