domenica, agosto 15

Agosto

Non amo le ferie di agosto, da quando posso scegliere quando farle almeno, perchè prima le amavo in quanto ferie; quando fossero non aveva molta importanza.
Quest'anno comunque stavo lì, a dire "parto", a immaginare la valigia, mettere dentro soprattutto una certa voglia di cambiare le dinamiche della vita... e poi arrivare al mare solito, quello 'così bello che nemmeno ai Caraibi', e disfarla, quella valigia: non parto.





 Mi contento di due ore di Cassia, seguendo pensieri che non si arrestano e che riescono a costruire intorno sconfinate praterie americane, sulla Tuscanese, che pare di vederci anche i bisonti e gli indiani... e laddove c'è il campo con in fondo l'allevameno di struzzi, si potrebbe tranquillamente sostenere di essere già in Australia.

Poi c'è  Londra, nelle foto, nei ricordi, nell'attesa di tornare perchè una metà della parte che non ho saputo lasciare, voleva restare, ed è tornata a casa di malavoglia. Ed è la parte che ci andrà di nuovo, per liberare l'altra, che vuole raggiungere"lontano".

Mi contento, perciò, nell'attesa delle spiagge all'Hawaii, quasi tutti i weekend, che ti senti nel Pacifico, ma sembra di essere in Svizzera perchè metà della popolazione quest'anno ha la pelle chiaara di chi non vede tano sole, e un accento straniero nel caso sappia parlare la lingua indigena. E tra questi, quest'anno ho ri-incontrato mia sorella; quella che avevo perso in un'altra vita, non so più quale, ma so il suo vecchio nome e fatico ad imparare il nuovo. Così abbiamo passato tutto il tempo concesso a raccontarci cosa avevamo fatto nel mezzo tra allora, ed oggi...
  Un viaggio davvero lontano; un po' perchè si parlava in tedesco, e questo fa già molto "estero", poi qualcuno interloquiva in italiano e credevo di essere teletrasportata da distanze sconfinate di nuovo qui, sulla spiaggia bianca dell'Ilio del mio cuore; bruciato tempo fa come Troia.

Attraverso questo incontro, che si faceva necessario come le prime volte che vedi il tuo innamorato, con le mani logore ma un sole luminoso che sorge alle spalle mentre guardo il mare, sto ricostruendo; smonto le corazze della mente e cerco di tirare fuori dalle ceneri quel batuffolo pigolante, che è il mio nuovo cuore pulcino.
Con estremo coraggio, o forse per paura di soffocarvi dentro, ha rotto quasi tutto l'uovo e vuole uscire, ma avendo sognato a lungo, tra una vita e l'altra, stavolta fuori di sé ha già trovato, oltre ai paesaggi incredibili di sole che sorge tra le montagne illuminando cornacchie su un prato, dei baluginii di luce plumbea sulle piramidi di vetro prima della pioggia, del riflesso in alto sullo specchio d'acqua del corpo che nuota essendo solo... movimento... dicevo... ha trovato già non una ma due sorelle, tanto simili che parlo con una confondendola con l'altra, stupendomi che abbia gli occhi scuri.. ieri erano grigioverdi... come quelli della velaia con cui continuiamo a tessere un filo che move il cielo da qui a Trapani, e diventa sempre più forte. E a volte sembra che formi anch'esso un uovo...

Nella vita siamo abbastanza fortunati se abbiamo un Amico. Siamo 'bravi' se sappiamo tenerlo, nel senso di tenerci dentro tutto quello che ci si può scambiare e riconoscere gli uni negli altri..
Ma io non credo di essere più brava o fortunata degli altri, perchè come amiche tutte loro sono una sola, anche se mi piace dire che sono le mie tre sorelle. Come se fossimo le streghe di Oz, ma tutte buone!

Siamo molto fortunati se abbiamo un Amore. E io ho amato davvero solo due volte, quegli amori egoistici e appaganti, che poi finisce che non compri più nemmeno il pane perchè vivi di quelli stessi. E quando muore tii sembra di non poter più muovere nemmeno un muscolo; che niente abbia senso. Ma i sensi vivi, per una volta non da bistrattare, un giorno ti svelano che mille sono i volti di amore, anche se qunado accendi la lanterna, l'unico in cui si coagulano le ombre, ti brucia.

Mi fermo qui.
Sulla scogliera che domina l'oceano mare che sondo ogni volta che lo ramnento. A guardare le rovine che bruciano sul promontorio, e da cui sono fuggita attraverso un passaggio nella terra.
Se forse lì non crescerà più niente, potrebbe essere un buon momento per smettere di fare mura attorno a me, e restare aperta, in ascolto; come se fossi solo l'intelaiatura di una casa...
e più che altro fsossi l'aria che sta ugualmente dentro e fuori.


Aspettando qualcuno che la abiti.

6 commenti:

Madama Dorè ha detto...

"Gracias a la vida, que me ha dado tanto" ecc...Bellissimo post e bellissime foto: "bambina indipendente" e "castello di sabbia", mi sembrano molto significative nel contesto di viaggi e amori attraverso la vita. Un abbraccio affettuoso.

Lila ha detto...

si, gracias a la vida! che poi è forse la mia canzone preferita.. e grazie a te, e a coloro che danno la vita :)
un abbraccio forte

Angelo azzurro ha detto...

Resto sempre senza parole quando leggo i tuoi post, perciò non commento...semplicemente il tuo racconto m'incanta...

Lila ha detto...

@ angelo azzurro
:)
che dire.. ne sono felice, grazie!

Anna Righeblu ha detto...

Lila, è sempre un piacere leggere i tuoi post.
Agosto... anch'io non lo amo molto ma... mi riserva sempre giornate intense.
Buon weekend

Lila ha detto...

@ Anna Righeblu
certo, anche agosto fa le sue belle sorprese!
un saluto a te