giovedì, ottobre 13

In viaggio... dalla vita in poi

A volte, per cambiare le cose bisogna che tutto resti uguale...
lo so, sto parafrasando, girando il motto a mio favore, ma solo per allacciarmi da qui ad un pensiero che da un poco volevo mettere per iscritto, e che Madama Dorè ha trattato proprio in questi giorni.

Uguale è, qui, equivalente. E' da pensarlo come una osservazione accurata ed equanime del presente e del passato, per riportare le cose in equilibrio, quindi non identiche a se stesse, ma nuove, pur se quel che è stato non si può cambiare.


Mi spiego. L'estate, come ho avuto modo di osservare, ha visto finire delle cose, dei sentimenti, dei pensieri. Tuttavia mi ha lasciato accorgere di una ferita profonda, ancorchè guaribile, si spera. E un giorno mi sono trovata in mano un libro di esercizi dal titolo "Ama te stesso", che mi hanno spinta a indagare l'origine di questo farmi ferire, sempre allo stesso modo, nello stesso punto, con dolore che cresce anzichè diminuire, poichè laddove si è già stati colpiti si finisce con l'avere come un livido permanente. Un piccolo punto su cui sembra che non giunga mai il calore del sole, o di un affetto.

Ebbene, in questa immersione catartica nel ricordo, che ho in parte perduto nei cassetti d'ogni giorno, o forse nascosto e non stirato come i panni che celo nell'armadio (perchè stirare, ammettiamolo, è faticoso... e perchè posseggo un sacco di cose, avendo vissuto molto), mi sono ricordata, appunto, che ciò che era non si cambia. Resta uguale. Se non che nel guardarlo, così non pare. Non lo sappiamo più che cos'era. Sappiamo però, OGGI, ORA, QUI, che cos'è.

Da questo punto si riparte. Questa è la valigia che piace a Lila.
La borsa ormai sempre pronta, per viaggi non necessariamente ai limiti del mondo fisico, ma sicuramente che hanno la necessità di oltrepassare il mondo "psichico" fin qui conosciuto. Che hanno la necessità di andare oltre la mente che mente e si lamenta di cose che hanno avuto la loro ragione d'essere, e la loro inevitabilità quando sono state, ma che ora non hanno più necessità di mantenersi.

A volte, per cambiare tutto, bisogna che tutto resti uguale. 
Come il rumore dei treni, che si allontanano caracollando, allo stesso blando ritmo. Resta la forma, resta il fracasso ritmato del ferro sul ferro, la corrente che li sospinge.
Resta.

Un poco.

Poi, sei tu sul binario vuoto. Con la valigia in mano.

Puoi voltare le spalle, o restare a sperare che torni.
E' una scelta, e sicuramente, farai la migliore possibile.

Lila, adesso, esce da questa stazione, e va a scoprire cosa c'è fuori.




12 commenti:

albafucens ha detto...

E' un post meraviglioso del quale evidenzio e sottoscrivo ogni parola e sapessi qaunto mi ci riconosco.. quanti cassetti.. panni da stirare..

è vero..
a volte per cambiare tutto bisogna che tutto resti uguale
.. ed anche arrivare a far sì che quell'uguale sembri ogni giorno però qualcosa di nuovo :)

..e bisogna sempre essere pronti ad intraprendere nuovi viaggi animati da nuove prospettive

un abbraccio

Unknown ha detto...

Quanto vorrei fare mio il concetto di "Amare se stessi". Le tue parole mi hanno costretta a fare ragionamenti su miei comportamenti che a volte non si vorrebbe evidenziare. Buona serata

UIFPW08 ha detto...

I treni mettono un velo di tristezza. Graxie Lila della visita gentile. Dolce notte a presto
Maurizio

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Post molto interessante.

Lila ha detto...

@ albfucens
ben detto. L'uguale diventa nuovo, basta cambiare la prospettiva! è sempre un piacere leggere i tuoi commenti (e ituoi post)
Un abbraccio nuovissimo :)

@ Tiziana
è da lì che si comincia, o si ri-comincia.
Anche io ho constatato che molti dei "problemi" vengono dal non amarsi. E prima di amare gli altri,o per poterlo fare davvero, è necessario amare se stessi!



@ Maurizio
grazie. Grazie della visita e delle tue parole. Un dolce augurio per dei giorni felici :)



@ Cavaliere oscuro del web
grazie. e sempre grazie della visita.

@

Madama Dorè ha detto...

Sono stata fuori qualche giorno...arrivo tutta affannata ad augurarti un treno di giorni felici. Un abbraccio.

Lila ha detto...

@ Madama Dorè
Grazie :))
e spero che anche tu ne abbia mille (di treni di giorni felici) :D

Anonimo ha detto...

Per augurarvi buon Halloween e farvi entrare nell’atmosfera inquietante della prossima festività, ho realizzato un desktop su S.C.M.S.R.A. scaricabile in tre risoluzioni da Megaupload.

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albafucens ha detto...

^ __ ^
in pratica è un po' così..

Un ottico

Daltonici presbiti, mendicanti di vista il mercante di luce, il vostro oculista,ora vuole soltanto clienti speciali che non sanno che farne di occhi normali.

Non più ottico ma spacciatore di lenti per improvvisare occhi contenti,perché le pupille abituate a copiare inventino i mondi sui quali guardare.

Seguite con me questi occhi sognare,fuggire dall'orbita e non voler ritornare.

~ Fabrizio De Andrè ~

un abbraccio

Lila ha detto...

@ Andrea Stracchi
Grazie.




@ Albafucens
:) un abbraccio supplementare e...una nuova visione!Sempre grazie, che non basta mai!

albafucens ha detto...

grazie anche a te dolce Lila * . *

.. e che dici sono esosa, se passo allora per prendermi un terzo abbraccio :))
e complimentarmi ancora per la tua delicatezza nel raccontarti

un abbraccio :)

Lila ha detto...

@ albafucens
Terzo abbraccio per te !