domenica, ottobre 28

L'Invito (Traduzione)


L'INVITO
di
ORIAH MOUNTAIN DREAMER



Non mi interessa cosa fai per sopravvivere
Voglio sapere qual è la cosa che a vuoi più di tutto
E se osi sognare l'incontro con il profondo desiderio del tuo cuore.

Non mi interessa sapere la tua età
Voglio sapere se rischieresti di sembrare pazzo per amore,
per i tuoi sogni,
per l'avventura di essere vivo.

Non mi interessa sapere quali pianeti sono in quadratu­ra con la tua luna
Voglio saperee se hai toccato il centro del tuo dolore,
se ti sei lasciato aprire dai piccoli tradimenti della vita o ti sei contratto e chiuso
per paura di provare nuova sofferenza. -

Voglio sapere se  riesci a sederti insieme al dolore, mio
o tuo, senza cercare di nasconderlo, sistemarlo, farlo sbiadì­re.

Voglio sapere se riesci a stare con la gioia, mia o tua.
Se riesci a danzare selvaggiamente
E a lasciare che l'estasi ti colmi fino alla punta delle dita
delle mani e dei piedi,
senza chiedere agli altrii di essere prudenti, realisti o ricordare loro i limiti dell'essere umano.

Voglio sapere se sei leale e perciò degno di fiducia.
Voglio sapere se scorgi la bellezza
Anche quando non è una bella giornata e se abbeveri la
tua vita alla presenza di Dio.
Voglio sapere se riesci a vivere coi fallimenti, tuoi, miei.
E reggerti comunque in piedi in riva al lago
E urlare: "Sì" all'argentea luna.

Non mi interessa sapere dove vivi e quanti soldi hai.
Voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di
dolore e di disperazione,
esausto e con le ossa a pezzi e fare quello che va fatto.

Non mi interessa chi sei e come sei arrivato qui.
Voglio sapere se starai al centro del fuoco con me
Senza ritrarti.
Non mi interessa dove: o cosa o con chi hai studiato.
Voglio sapere cosa ti sostiene da dentro, quando tutto il resto svanisce.
Voglio sapere se avrai il coraggio di amare te stesso.
Se scoverai l'amore, conservalo
come il dono più  caro che un essere umano possa offri­re ad un altro.
Voglio sapere se ripulisci la tua mente
dalla paura, dalla vergogna e dalla rabbia e se vuoi camminare con me sul sentiero
che crea tradizioni di possibilità, di gioia e di amore
per le future generazioni.


ORIAH MOUNTAIN DREAMER (ANZIANO NATIVO AMERICANO). TRADUZIONE DI GIULIANA MARTINI

In realtà, questa versione è leggermente diversa da quella pubblicata sull'ultimo post.. ma il senso è lo stesso, e d'altro canto questo è l'originale che mi è stato donato.
La dedico a tutti voi lettori e non che passate di qui,
con affetto
Lila

4 commenti:

albafucens ha detto...

chiedersi, voler sapere chi sei, cosa pensi, desideri, ami, odi, se quando cadi ti rialzi, tentare di capire... di-svelare il mondo insito nelle persone, che è quello che ci contraddistingue, rappresenta il nostro vissuto e accompagna, rendendoci ciò che siamo, e tanto...tanto altro, significa accogliere, custodire le persone, prendersene cura ed è un bellissimo "invito" :)

... alcune cose della poesia devo ancora impararle a farle, è che le mie gambe non sono veloci, però tenaci e forti, sì, imparano pian pianino

Lila ha detto...

Cara ALbafucens
gambe tenaci e forti, l'ascolto e la presenza sono poi quello che serve, per fare del nostro meglio :)
il resto, come dici tu, lo impariamo con il tempo e la pazienza, provando e riprovando. QUeste parole, possono essere un promemoria..e un augurio!
un bell'abbraccio e un buon inizio settimana

Emanuela ha detto...

Ciao, ho scoperto il tuo blog da un po' e mi piace molto. Leggo e rileggo questa poesia e ogni volta la trovo "più stupenda".
Grazie per averla postata e buona strada.

Lila ha detto...

grazie Emanuela! benvenuta e spero che camminerai ancora un po' con me.