giovedì, giugno 18


...uno scooter, datanti al mio, nel traffico legnoso da pomeriggio caldo... il bauletto è aperto e fuoriesce una borsa nera, mi avvicino per segnalare il guaio al pilota... soffermo il pensiero sull'identificazione della borsa: Gab's. Senza dubbio. Bella.
Dopo aver fallito per mezzo pomeriggio il mio gioco favorito di bambina, riconoscere i modelli delle macchine, scopro con esausto sconforto che da adulta non ne sono più in grado (forse perchè si somigliano tutte, come i cinesi agli occhi degli occidentali); però sono in grado di identificare una borsa firmata... e non solo.

!!!

Il processo mentale che mi aveva soffocato ogni pensiero intelligente mentre arrancavo per via del Corso alla ricerca di "un abito per matrimoni"(due, in venti giorni), si fa finalmente palese: ho inseguito i vestiti per via quasi più che quelli in vetrina, identificandone i marchi e a volte anche l'anno... in che cosa mi sto trasformando?

Provo a credere che sia un gioco da estate. Una specie di parole crociate per cervelli a riposo.

E sperando che non sia troppo tardi rientro a casa e mi infilo la maglietta prediletta (mercato di Talenti, 5 euro) e i calzoni da strapazzo: Germania, 5 marchi... quando ancora c'erano i marchi.
Le monete, voglio dire.

2 commenti:

albafucens ha detto...

Non sei la sola a non saper riconoscere i modelli delle macchine io sono un vero disastro..
Gli abiti migliori sono quelli che ci fanno sentire a nostro agio come tu stessa affermi e non quelli di marca, purtroppo la pubblicità e la società ci impone degli schemi diversi e ogni tanto riesce a fuorviarci.. l'importante è tenere duro e boicottare..

Lila ha detto...

eh eh eh... quanto hai ragione!