sabato, febbraio 27

Libertà 'sì cara

Ho lottato da sempre, credo, per la mia indipendenza.
Come il mio gemello di vent'anni più giovane, che a sei disse a sua madre che gli progettava il futuro: "io da grande vado a vivere da solo".
Ho lottato credendo che significassa trovare la libertà, quella con la iniziale maiuscola; forse per qualche errore di calcolo ho trovato invece la libertà di ogni giorno.. Che dopo un po' forse m'è sembrata sciocca (sciapa). Quindi l'ho condita delle responsabilità (andare al lavoro), della cortesia (rispondera ad una lettera quanto prima),  del rispetto.  Qualche volta qualcuno, un certo tipo di qualcuno, mi ha detto che non ero affatto libera, così, e siccome mi pare a volte d'essere un po' "lenta", ad un certo punto mi sono messa alla prova.
Ieri ho deciso di vivere un giorno in libertà (vigilata), ed  osservare cosa ne avrei fatto. Mi sono detta che avrei fatto "tutto ciò che mi pare"! magari, credevo aprendo la porta la mattina, non risponderò ai messaggi, o salterò il lavoro...

E mi trovo alla sera che tutto è stato compiuto, beh, come sempre. Ma diversamente da sempre. Perchè le cose che ho fatte sono state una scelta consapevole; il cuore mi diceva come e quando fare, andare; sceglieva per me le vie note, senza che di mezzo ci fosse l'abitudine. Non è stato niente male, questo giorno di libertà!

Arrivata alla fine del giorno ho ripensato a quel qualcuno, passato della mia vita, uno dei vecchi "spcchi delle mie brame"; uno, che forse credeva che essere liberi significasse il significato più squallido del "fare quello che voglio", perchè nel suo volere non c'era il cuore che ti fa scegliere nel tuo benessere il benessere degli altri. Mi sono detta che questa era la sua scelta, probabilmente, che non sta a me giudicarne la validità, che non lo so se era davvero così.
So che la mia scelta è diversa, perchè nelle cose di ogni giorno emerge che non sono "uno che", ma una parte di Uno. Le mie scelte si fanno diverse, a volte al basso prezzo di quelle ali che non sfuggono, ma mi portano a planare sulle cose;a tornare per vedere se qualcuno ha bisogno; a cercare di divellere il fango in cui cado a volte e poi riprendere il volo.

Non so quale sia quella Libertà che sto cercando, forse quella "'sì cara come sa chi per lei vita rifiuta"(Purg 1). L'altra però, mi sembra in confronto poca cosa; ce l'ho da tanto tempo, ormai, che sta nell'angolo delle cose che "potrebbe sempre servire".
Non sono sicura di volerla ancora, e se qualcuno la vuole può prendersela indietro... oppure la porterò dalle suorine dalle 10 alle 12, dalle 16 alle 18, insieme ai vestiti usati.

13 commenti:

Madama Dorè ha detto...

Bellissimo. Una concezione matura della libertà. Baci

il mio nome è mai più ha detto...

Ciao Lila,
questo tuo scritto mi ha colpito molto, perchè, da sempre, mi sento prigioniera.
Ho dato la colpa, di volta in volta, ai genitori, agli amori, ai legami.
Invece la colpa è stata sempre e solo mia.
Molto di quel che faccio lo DEVO fare, perchè è parte delle mie imprescindibili responsabilità.
Il resto è tempo che ho perso perdendo di vista quelli che erano i miei obiettivi più veri.
E adesso è tardi.
Apprezzo molto la tua saggezza.
Un abbraccio.

Mauro Bartoletti ha detto...

Ci rifletto da mesi ormai, ma non ho raggiunto ancora conclusioni importanti.

Mi sono reso conto, però, che la sfida vera non è essere liberi “da”, ma essere liberi “di”.

Abbiamo più o meno tutti chiaro, come lavoro, frequentazioni non volute, affetti, tendenze e abitudine, ci tengano al palo. Sarebbe bello essere liberi DA tutto ciò.
Ma per farne cosa?
Incontro raramente, e quando capita sono affascinato, chi oltre alla consapevolezza della necessità di una libertà “da”, ha anche la determinazione per sentirsi libero in modo “DI”.

Saper cosa farsene della libertà da qualcosa è la vera sfida. Almeno per me.

M.

Eskimo ha detto...

Ciao, Nila, interessante e profonda questa tua riflessione sulla libertà. una volta una persona mi disse che l'unica cosa che rende liberi è il denaro, sto ancora riflettendo su quell'affermazione. Ciao.

Baol ha detto...

Vivi la libertà come la vuoi vivere tu e non come ti dicono gli altri...altrimenti non è libertà.

Un abbraccio

albafucens ha detto...

l'indipendenza è una delle conquiste più grandi che possiamo ottenere nella vita, fin da quando andavo a scuola ho sempre cercato di esserlo..

vivi la libertà senza chiederti troppo quale sia.. vivila e bbasta.. segui semplicemente il tuo istinto ..il tuo percepire e sentire la vita..

Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del grande gabbiano,
un'infinita idea di libertà, senza limiti.

Richard Bach - Gabbiano Jonathan Livingston


.. e..

Non vale la pena avere la libertà
se questo non implica avere la libertà di sbagliare. Gandhi

un bacio

Lila ha detto...

grazie a tutti, per prima cosa!

@ Madama Dorè
:)
l'importante è ricordarsene, poi. Per questo, credo, si scrive!

@ enne
la 'colpa' è in effetti nostra, ma non nel senso che siamo manchevoli o pessimi soggetti. Solo, per ignoranza intesa come non conoscenza, interpretiamo la realtà, e questo, a volte, ci rende pprigionieri!
Non credo che sia tardi per i veri obbiettvi...anche se poi, sai che sono una inguaribile ottimista, penso che se non li hai raggiunti forse non erano poi così veri. Quando vedo fallire dei progetti mi siedo, racolgo i pezzi (vedi anche il commento di ALbafucens... la citazione di Gandhi), e mi chiedo cosa posso fare, con quel che rimane o che c'è.
Un forte abbraccio

@ Mauro Bartoletti
una profonda riflessione, si. La libertà è uno stato, qualcosa che anche intuita e a volte raggiunta, è difficile mantenere. Liberi di, liberi da...
sono due aspetti, uno più terreno, uno più metafisico.
Una sfida, come dici tu, è essere liberi.

@ Mio capitano
il denaro ci libera dalle preoccupazioni. Ma a volte ci rende schiavi di sè... non credo che sia fondamentale, ma come diceva Mafalda, aiuta!

@ albafucens
bellissime, le citazioni. Di quelle da ripetere come mantra!
Essere indipendenti, credo, è l'aspetto materiale della libertà, che è, come tu dici, quella parte in noi del grande Gabbiano cui forse dovremmo permettere di volare.

Anna Righeblu ha detto...

Ho sempre considerato la libertà come qualcosa di astratto, un concetto, uno stato difficile da esprimere oggettivamente, forse perché mai definitivo ma in continuo divenire...
La tua concezione di libertà è, comunque, molto vicina al mio modo di sentire.
Un caro saluto

Unknown ha detto...

A volte si cerca tanto la libertà, si spende una vita nella ricerca di questa fantomatica "divinità" e quando riesce a trovarla non la riconosci, tanto sei impegnata nella ricerca. oppure può capitare che non la riconosci perché non sai veramente come è fatta, che sensazione da. A volte per essere liberi basta poco, altre volte dipende dal nostro io se è disposto ad accettare quel poco per essere liberi.
Bel post come sempre.
un saluto Cara Lila.

albafucens ha detto...

spero ti stia librando spensierata nel cielo limpido
un bacio e un abbraccio elena

Lila ha detto...

@ Anna Righeblu
esprimersi sulla libertà è difficile, forse perchè quella Vera è sfuggevole, appunto.
Però mi fa piacere che i concetti si somiglino, e scoprirne diversi, cercando la verità
:)

@ Aria
una cosa verissima: dipende dal nostro sè, accettare d'essere libero. La libertà Vera, almeno come la concepisco io, fa paura. E' più comoda la libertà che si vede...
(Bentornata; ho letto il tuo post)

@ Elena
Mi sto librando nel freddo, ma il cielo in effetti sembra limpido!
Un abbraccio sereno

UIFPW08 ha detto...

La foto è stratta dalle saline di Trapani? Ciao Lila.

Lila ha detto...

si caro Maurizio.
Scattata il 7 febbraio di quest'anno, col vento e la pioggia che sferzavano le ossa!
E' proprio trapani.