domenica, maggio 2

Lila sulla scogliera... vabbè a Capocotta

Il primo giorno di maggio, si rende obbligatoria, a quanto pare, la gita fuori porta; anche fuori della porta di casa a buttare la spazzatura, magari, ma preferibilemente si dovrebbe allontanarsi, causare code di macchine e file ai benzinai, agtarsi per la smania di arrivare e poi per quella di tornare a casa, magari a tempo per le partite... è ritenuto dai più divertente e necessario. ;-)

Lila,  ben confitta nelle sue atmosfere asociali, non capisce bene perchè andare a star sola da un'altra parte, dato che sta tanto bene a casa propria, ma tutto sommato la giornata è bella e sa che lunedì rimpiangerebbe di non essere andata, anche sola; tranquillizatosi il canto degli uccelli, daltronde, preferisce il rumore del mare a quelli che inevitabilmente soffocano la quiete nelle giornate di festa.

Vado.
Allegramente cercando di rendere l'esperienza alternativa all'abitudine, che nelle domeniche d'estate è quella di arrivare e spiaggiarsi appena possibile per non perdere troppi sali minerali col sudore;  il pagamento al parcheggiatore abusivo è un'occhiata gelida quanto il vento, e me ne vado fiera (sperando di ritrovare l'auto) a fare una passeggiata, prima di dedicarmi alla lettura.
Non riesco subito a stare nel silenzio che vorrei, anche perchè l'orgoglio della vittoria sull'automatismo del pagamento mi sospinge; e vorrei non fermarmi al solito posto, così m'avvio a nord, mentre mi sovvengono esperienze vecchie.. tipo quella volta che decisi di cambiare stabilimento:

   Lila in estate è mattiniera, e alle nove, dopo una casuale ricerca di 'un posto nuovo' era già collocata col suo mini ombrello da sole dinanzi al mare quando arrivano alla spiaggia due giovanotti.
Penso, da single, che forse si potrebbe anche fare qualche amicizia, ma certo non è che sia io a fare la prima mossa. Occhi sul libro del giorno, me ne sto tranquilla a godere il sole.
Arrivano altri due giovanotti, poi uno da solo, poi qualcun'altro. L'innocenza infantile suggerì che era una spiaggia frequentata da militari, mentre una parte di me s'ingannava credendo fossi nel paradiso delle donnne. Infatti dopo un po' c'ero io... e tutti uomini attorno a me.
Solo che per timidezza evitavo di guardarmi troppo in giro, immaginando che qualcuno prima o poi mi avrebbe detto che quello era un posto riservato... ed in effetti forse lo era. Riservato ai gay, ma con tolleranza per chiunque. Me ne accorsi quando, sollevando gli occhi a guardare il mare vidi un giovanotto sculettare vistosamente mentre andava a gettare una carta nel cestino.
Ora, io non ho niente contro gli omosessuali, e un uomo poi non mi darebbe neppuere fastidio, quindni ero nel luogo più sicuro del mondo, ma mi sentivo ugualmente un po' a disagio.
Così dopo un tempo ragionevole ho preso su tutte le mie cosine e mi sono avviata verso altri luoghi.
Camminavo pensierosa e desiderosa di un po' di spazio per stendermi, quando mi accorgo che qui la spiaggia è sempre meno frequentata. Qualcosa di strano c'è... ma focalizzo solo quando mi accorgo che l'uomo anziano innnazi a me, col borsello sulla spalla, è completamente nudo!
Lila non ha niente nemmeno contro i naturisti... ma ancora comparì una vaga sensazione di disagio, ritenendo da pretesa artista che solo il bello andrebbe esibito, Lila si dilegua e ritorna al luogo solito.

Era qualche anno fa, ed ora la mia comprensione è cresciuta, assieme all'età anagrafica; penso che chi si espone così al sole si deve sentire bello, o non lo farebbe, tuttavia, mentre oggi percorro il lido di Capocotta in senso inverso ad allora, osservo che in genere ci sono per lo più culi mosci e seni scesi a mostrarsi, che fanno apparire le mie parti cellulitiche come un nudo michelangiolesco. Oggi, comunque sono in pochi; il rigore del vento del mattino rende riottosi anche i frequentatori abituali; da ammiratrice del bello, tributo al merito, vedo anche un giovanotto atletico esporre, per dire, le sue virtù al debole sole.
Prima d'arrivare alla tappa successiva (la spiaggia dei bei giovanotti dell'altra volta) torno sui miei passi e mi distendo, ben coperta, dalle parti del solito stabilimento. Il silenzio, placata la mente con lo sforzo fisico del cammino, concilia la lettura; qualche ragazzo in gita fuori porta interpreta fino in fondo, e gioca  a pallone, mentre le femminelle più atletiche si esibiscono nella pallavolo.
Noi uomini, chissà perchè, siamo spesso sui confini dello stereotipo, in questi casi!

la prova della musica
Purtroppo presto quelli del bar cominciano a provare l'impianto, assordando anche i nudisti della spiaggia più a nord, figurarsi le mie orecchie, già flagellate dal vento. Col campo morfogenetico irritato cerco di afferrare il rumore delle onde, medito sul tornare alle spiagge nude di stabilimenti e rimpiango vagamente Ilio...
(nomignolo affettuoso del luogo ove amo trascorrere i weekend marini)

la prova costume
Lila ci ha provato, ma la pelle d'oca sul suo corpo di cigno ha sctenato un conflitto di personalità, e rimpiangendo la giacchetta di velluto lasciata in macchina s'è deliziata dell'acqua di mare sui piedi, ma ha esposto solo le caviglie, gli avambracci ed il viso al bacio del sole.
Molti però, sfidando il vento cha cantava di piogge in arrivo, hanno provato a se stessi che nessun canone prestabilito può impedire di far respirare la pelle, dopo tutta la pioggia ed il freddo dell'inverno.
Cicciottelli e magrolini, bianchi e neri, intelligenti o sciocchi come lila oggi, hanno sfidato la 'bocciatura' o la 'promozione', dando alla giornata un profumo d'estate in arrivo... quel misto allegro di crema e di sole, di risa e di pace che merita un giorno di riposo.

Dando la sensazione veramente riposante che niente, assolutamente niente, dovrebbe impedirci di essere in libertà.

 Buona domenica a tutti!

8 commenti:

Madama Dorè ha detto...

Un reportage divertente per cominciare un nuovo mese, preludio dell'estate...Grazie Lila e buona giornata anche a te.

Angelo azzurro ha detto...

racconto simpaticissimo che mi fa provare un può d'invidia. Io sono rimasta a casa, mentre avrei tanto desiderato un pò di mare in una quiete assoluta...buona domenica anche a te, ciao

Lila ha detto...

@ Madama Dorè
eh si, si comincia un nuovo mese,mi pareva carino cercare di farlo sorridendo!

@ Angelo Azzurro
beh, oggi sono anche io a casa, se può consolarti. Le pioggie paventate e cantate dal vento sono arrivate!
ciao

il mio nome è mai più ha detto...

Quest'anno mi si prospetta un'estate difficile.
Sia che mi operi, sia che non lo faccia.
E mi dispiace, perchè starmene da sola ed in silenzio, a pensare, a scrivere, a leggere o ad ascoltare musica, può riconciliarmi, anche se solo per un po', con la vita.
Pazienza: col passare degli anni sto imparando a farmi scivolare addosso molte cose.
E posso garantire che di bruttissimi momenti ne ho avuti e ne sto avendo tanti.
Amen.
E a te il bacio della buona notte.

Lila ha detto...

operarsi in estate è dura...mi è capitato e poi andai a fare una breve vacanza ad Ischia, con una famiglia di amici. Mi dispiace tantissimo che questo dilemma si sovrapponga ad altre difficoltà, ma spero che, comunque vada, sceglierai di lottare e vincere.
Un abbraccio

albafucens ha detto...

devo dire che hai passato un 1° maggio alquanto come dire variegato :DD
e ricco di stimoli
veramente simpatico il tuo post
io come sarei stata imbarazatissima

un abbraccio

Baol ha detto...

Beh, però la foto rende merito :)

Lila ha detto...

@ albafucens
beh a volte quando non c'è l'avventura di una vita, faccio un'avventura della vita.
mi diverte! grazie della tua presenza
:)

@ Baol
a dire la verità... il paesaggio nella foto non è Capocotta (che pure forse è il punto più bello del litorale romano) ... se non nell'immaginazione... ma penso basti, no?