domenica, maggio 23

Ritorno ad Ilio (un giorno di bel tempo)


Ho portato la vecchia tenda a morire qua, sulle bianche sponde di Ilio, ove in un tempo che pare infinitamente lontano, era stata ferita a morte. L'ho portata perchè sia seppellita, anche se poi i suoi pezzi vengono sparsi, i paletti eletti a riserva degli  altri, il fondo diventerà vela, il sacco diventerà viaggio. Ma l'importante è l'intenzione, che fa di questa lenta dipartita, di questo seppellimento senza fossa, le fondamenta d'una nuova storia.

Ed è fondamentale tenerlo a mente, mentre spiego i teli della nuova, di cui l'odore è ignoto ai ricordi. Non profuma ancora di niente, questa tenda, tantomeno di me.  Attendo, mentre la ancoro alla terra, che si impregni di aghi di pino, dell'upupa che m'osserva curiosa, di radici e di mare.
 Attendo che diventi la mia casa di nomade, dove tornare. E per questo, la lascio in attesa. Detesa  dal blando movimento di piantare e riempire il mio guscio di chiocciola in costante migrazione, scendo scalza avvertendo il mutamento dal viale di aghi di pino alla rena, che mi avvolge le piante dei piedi, mi dimentica l'asfalto bagnato di pioggia in cui sguazzano stivali e pensieri finchè mi trovo a riva.  Le spiagge lunghe, a nord e a sud, si racchiudono nel punto che tocco arrivando. Il primo, che è barlume per la coscienza che esce dall'ordinario e resta lì, attorniata di orizzonte, a guardare il mare.
Il primo, dove il sole m'abbraccia come un amante smarrito da tempo.
Dove le nuvole, come se fosse cielo, s'appoggiano sulla battigia.

Come l'acqua del cielo le raccoglie e le fila, così l'acqua della terra le dilania attraversandole e rifuggendole. Le riflette.
E riflette, Lila, con l'occhio color del mare disperso nel cielo, e quello color del cielo fisso nelle lontananze del mare....
Come è sopra, così è sotto.

3 commenti:

Madama Dorè ha detto...

Sono sempre affascinata dalla tua prosa...sei unica. La storia di quella tenda è molto triste ma in fondo, se ho capito bene, i suoi componenti rivivranno in altri contesti. A casa mia, qualcuno ha un paio di scarponi da montagna che aspettano da anni di essere portati in cima alla montagna per esservi seppelliti!
Rientrare nel ri-ciclo dell'energia e tornare sotto nuove forme...è il destino di tutte le cose su tutti i livelli.
Torneremo anche noi!.....allora arrivederci.

Lila ha detto...

Si, cara Madama Dorè, la tenda rivivrà in altre cose... come noi, come dici tu. Ciascun pensiero o azione in fondo, già in questa vita, ci perpetua oltre ciò che riusciamo a vedere!
A rivederci, come dici tu:
:)

Anna Righeblu ha detto...

Ciao Lila, un caro saluto :-)