giovedì, luglio 15

Un vestito troppo largo (un gioco di specchi)

"Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto" San Paolo

Il mondo è uno specchio, e solo a passarci atttraverso, forse, si scorge come è davvero; .anche se, passando si rischia di ferirsi il cuore (che si apre), tagliarsi le mani  e i ponti alle spalle...

...il che corrisponde, nei deliri depressivi e ipercritici, all'idea vertiginosa e sconvolgente di non essere proprio la persona eccezionale che mi sembro, con il vestito azzurro..

Lila crede di essere come quegli eroi americani sbruffoni e sfuggenti che alla fine rivelano essere pieni di sensibilità e amore...
 "Può sembrare", appunto. Come dice mia madre, però, ho il cuore di cactus. Vuol dire che tutto attorno a me c'è uncontorno spinoso che è la parte terribile che vedo riflessa; quella che soffre d'ansia e di compulsioni, quella che credendo di non farcela nemmeno ci prova. Quella che soffre di attacchi di ansia e perchè no, anche d'ira!

Il fatto  il mio spasimante attuale, dal quale comincio a mantenere una distanza che sconfina nell'urgenza di un viaggio all'estero, mi ha rivelato di prendere degli psicofarmaci per controllare la rabbia.
Si, che significa? chiedo io.
"Mah, è che alle volte mi scatta qualcosa.. si mi rendo conto di quelle che faccio, ma non mi fermo. Come una volta che uno mi ha tagliato la strada, e beh, credendo che volesse avere ragione mi sono arrabbiato e gli ho dato un cazzotto sul furgone, e glielo ho abbozzato". La faccia che fa è di quelle che ritengono che tutto sommato non è cosa grave, e questo non è l'unico racconto del genere, è solo "la goccia".
La faccia di Lila, specchiata nello stagno alla luce dell'ultimo sole, lisciata fino ad un attimo prima da un soffio di ponentino, si tende come un'ala prima del volo. Come una vela, si gonfia il cuore, per un attimo muto come nel passaggio di mura, nella virata.
Silenzio. E l'asprezza e le spine si rizzano sul dorso d'istrice aggredito. Mi preparo con calma, e fuggo appena possibile..


Poi passa qualche ora, il racconto si fa rocambolesco (ho tendenze da marinaio che appesantisce il pesce ad ogni racconto), sinchè arriva la fatidica frase: "io non lo farei mai"!!!!

Un nuovo silenzio, penetra in quel mai che è impercettibile quanto "un attimo".

"mai" sembra un vestito troppo largo. Ci s'annaspa dentro, ma se sai nuotare la sponda che tocchi non è necessariamente il paradiso.

Si vedono per primi, sulla riva, i relitti delle parole lanciate ad alta voce; capanne di pugni chiusi con le unghie infilate nel palmo; la percussione ritmica di quel cartello preso a calci una volta, per non spaccare il naso alla capogruppo del viaggio in Cornovaglia...

L'esame di coscienza rivaluta le imperfezioni degli altri, e in quelle stesse imperfezioni si terrorizza e teorizza un orrore pari al ritratto nascosto nella soffitta da Dorian Gray.

Con l'odore di tempesta si levano venti e nuvole, nel cielo afoso, aumentando lo stordimento; ma all'apice di questa curva discendente, il cuore smarrito scorge, sulla riva sferzata dal cilicio delle mie travi, un ramo di paglia nei tuoi occhi; un granello che arrossa prima irritando, e poi m'irretisce perchè pare nascondere il contrario di tutto questo: quel punto in cui scegli di avanzare e cambiare la vibrazione alle cose. Di ergerti nella tempesta invece di cercare riparo, e tuffarti nell'occhio del ciclone.
Qui è una calma perfetta. E' la mano tesa che prendo, non per chiedere, ma per dare aiuto. E' il sorriso che incoraggia, l'ancoraggio sicuro. E' tutto l'amore che puoi... e se io ero te, prima, posso esserlo anche adesso.
E tutto ciò che mi è concesso, sta in questo amore che posso.



P.S. Lancio un giochino: se io  e voi ci specchiamo, regaliamoci un lato positivo, un bel momento, un sorriso... se vi va raccontatemi una cosa bella di voi, e quindi, anche di me. Accomodiamo il vestito :-)

9 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Vorrei raccontare di cosa regala un'isola come stromboli pienqa di nistero, di come si possa sognare anche ad occhi aperti e rimaneri li per tutta la vita..la mente dice no il cuore dice si infondo questa è la vita, l'amore..

Anonimo ha detto...

Sarò capitata forse al momento sbagliato?
Ecco, mi sono rispecchiata (appunto) nelle parole che hai scritto.
Son sempre passata per dura, o forte, sin da ragazzina, ma non ho mai pensato fosse vero.
Però una cosa, che mi dicono da sempre, me la devo riconoscere: ho un'armatura di metallo pesante, e dentro un cuore fragile.
Un bacio, Lila.

Lila ha detto...

@ UIFPW08
posso capire un po', se penso che quando sono stata su stromboli ho sognato di rimanere là a far da guida sul Vulcano. Se poi c'è la vita e l'amore di mezzo... :)

@ Nic
è il cuore che conta, no? E che sia fragile e leggero, arioso e rispplendente. un abbraccio

Eskimo ha detto...

Ho visto le tue foto di viaggi. Sei stata in molti posti belli e ne sono un po' invidioso :-) Non mi pare di sorridere quando mi specchio. Una cosa bella di me? Che ne so. Mi piace scrivere, ciao.

Madama Dorè ha detto...

Io trovo che una cosa bella è una giornata che inizia e che possiamo proporci di riempire di buoni pensieri, di buone azioni e di felicità gratuita...e se non si riesce...domani è un altro giorno e si può riprovare. Finchè ci sarà un altro giorno ci sarà un'altra meravigliosa possibilità. Abbracci affettuosi.

Anna Righeblu ha detto...

Una cosa bella di me? Non so... penso di essere tanto complicata ma, al tempo stesso, anche tanto semplice. Mi capita di gioire profondamente di fronte a cose che altri considerano insignificanti...un sorriso o uno sguardo inaspettato, guardare il cielo tra gli alberi, distesa sull'amaca, nelle sere d'estate...

Un abbraccio :-)

Lila ha detto...

@ mio capitano
scrivere? è un modo di viaggiare e far viaggiare, e tu lo fai bene. io allo specchio, alla fine, sorrido sempre. :)

@ madama dorè
concordo. Una nuova giornata è una nuova possibilità di scoprire la bellezza e se stessi! Un grande abbraccio

@ anna righeblu
è bellissimo! gioire delle piccole cose e godere dei particolari... un caro saluto

hobbs ha detto...

partire la mattina presto, la toscana, montepulciano. ma anche prendere il cappuccino e parlare con il barista che conosco appena. la mano sul foglio che sembra andare da sola, sembra. quindi, un pastello nero su una carta da pacchi. qualche ricordo, scrivere. certe abitudini, i capelli rossi, un paio di libri, la cannella, un amore. la sabbia sotto i piedi, certi odori. un amore, la sicilia.

Lila ha detto...

@ hobbs
la sabbia sotto i piedi, il mare che scivola sul cielo, la toscana, il vino pieno nella bocca e una parola con il barista...un amore, l'attesa.. si, mi piace come si sta accomodando il vestito!