sabato, novembre 13

Pelle di pecora - pensieri d'autunno

Qualche anno fa, quando ho iniziato il periodo in cui facevo yoga, la mia insegnante aveva una bellissima pelle di pecora, per praticare; è molto diversa la sensazione che si prova nel muovercisi sopra, rispetto al classico tappetino, così decisi di comprarla anche io.
La mia pelle, però, era sempre troppo morbida, col suo pelo levato e non abbattuto secondo le linee del movimento; era un angolo soffice in cui il  corpo affondava senza prenderne possesso.
Il tempo e l'esercizio, tuttavia, mutano la fisionomia delle cose, oltre a quella personale.
Quando ti alleni ad osservare, e quando impari a farlo in silenzio, non è che poi improvvisamente ascolterai di nuovo prima la tua opinione e poi l'altrui. Ti dovresti riallenare al baccano dei pensieri, ma è tanto inutile, questo, che per lo più ci vuole una vita perchè avvenga il contrario.
Quindi me ne stavo ad osservare, l'altro giorno, quando vedo finalmente la pelle su cui mi scaravento ogni mattina per gli esercizi.
E' la pelle consunta che volevo anni fa, come quando, bambino, sogni le prime uscite, poi la patente, poi la casa da solo, pensando che ti diano più libertà, e perdi il tempo di guardare quello che sei.
M'aiuto con lo specchio, non so se perchè a guardarmi mi piaccio di più, oggi, o per piacermi di più con l'esercizio d'osservare, comunque è all'esercizio che  si riconduce il cambio di pelle.

Quella che ho sognato nuova, regalata dai miei pazienti: un abito apparentememente largo, ma stretto da indossare. Ed io ho pensato che si sarebbe adattato. Come le scarpe preferite, o quei vestiti un po' elasticizzati, che ti seguono in qualunque evoluzione.
La pelle s'adatta. La forma s'adatta,  non essendo la sostanza... cui si adatta scoprendola.
Per cui in sostanza, dopo essermi persa quella morbida superficie, ho comprato una nuova giovinezza all'Ikea (là si trovano anche pelli nuove) per affondarvi i piedi la mattina e scoprire che anche oggi è un giorno nuovo.
Poi però scivolo lentamente all'altro specchio, quello della mia prestesa vecchiezza; quella consunta pelle che possiedo da anni, distesa e che distendo con i primi movimenti, prima di guardarmi allo specchio, osservando come si scagli ogni giorno con più agilità attorno a sé, anche se il tempo gli ha poggiato un po' di polvere addosso. C'è l'aspirapolvere, infondo, che le rizza il pelo e la rianima!

Osservo. E mi accorgo, che la pelle in realtà e quella che giace sopra il sostrato del pavimento,  sotto il pelo arruffato e schiacciato dai piedi che danzano, che avevo scambiato per lei: è  liscia, come deve ad ogni età, e dopo qualunque uso, e sotto l'apparenza degli anni.
Osservando bene, nonostante le creme anti-age e gli stretching fisici ed animici, ora è il Tempo che vorrei sempre.
Oggi... è perfetto.

7 commenti:

Madama Dorè ha detto...

STUPENDO quell'albero...ed anche il post.. con tutto quel gioco sulla pelle nuova e sulla pelle usata. Pelle nuova ogni mattina? e vai!!!!
Un abbraccio.

maria rosaria ha detto...

un bell'esercizio yoga mentale questo post! anche io credo che "oggi è perfetto"...
bacio

Lila ha detto...

@ madama dorè
l'albero mi pareva adatto al gioco... e chi vuole intendere, come si dice, intenda :)
buona giornata e un abbraccio


@ maria rosaria
quasi quasi mi sa che l'essenza della vita, è l'esercizio di 'oggi'.
Un abbraccio a te

nicbellavita ha detto...

Probabilmente dovrei intraprendere una strada diversa, ma, sebbene tentata, non riesco a staccarmi da uno stato di prigionia al quale sento di essere stata condannata. Difficile spiegare.
Un bacio, Lila.

Lila ha detto...

@ nicbellavita
che dirti? magari verrà il tempo. Anche io non riesco a staccarmi da alcune cose, ma per ora mi tengo questa perfezione, lavorando per la prossima :)

albafucens ha detto...

il tempo e l'esercizio mutano la fisionomia delle cose.. che bella frase e quanto è vero :)
e ancora più bello
quell'oggi è perfetto..

segno che si è raggiunti una nuova consapevolezza di se stessi
un abbraccio

Lila ha detto...

@ Albafucens
si, così m'è parso. Allo specchio comincio davvero a piacermi!
un abbraccio