lunedì, luglio 30

Ho tirato fuori la mia vecchia bicicletta..

"...quella d'altri tempi col manubrio da corsa..." così cantava la canzone. E anche se BiciBlu non ha più il manubrio da corsa, è d'altri tempi ed ha strati di colori degni di una vecchia donna che si sia rifatta il trucco ancora una volta; non per ingannare né se stessa né gli altri, ma solo per procedere  eretta, nonostante la sua un po' claudicante eleganza, sulla Via, come si conviene ad una signora... piena d'esperienza.


E BiciBlu ricorda, e si racconta storie di amicizie andate via dopo la prima curva, di altre perse sulla discesa di una primavera che ha fatto sbocciare progetti diversi; di quelle assopite sotto i pini o sulle labbra di amori che, a buon diritto ma con nessuna creanza, ci sottraggono le persone che abbiamo conosciuto. O forse ci mostrano come sono. Perché le persone, si nascondano bene o male, alla fine le trovi sempre.

BiciBlu ricorda, con gli occhi stretti nel sole, e un po' appannati dalla vecchiaia o dalle lacrime, gli amici che l'hanno portata al mare con la schiena rotta; che sono poi quelli amati per loro stessi e odiati per la loro staticità in se stessi, per tutti quei "vorrei fare e vorrei cambiare" seguiti solo dalla solita birretta e da un fiume di immaginazioni non conseguite. Amati e odiati, epperò sempre lì, che lei pedala pedala e torna a fare la sua parte,metà via e metà qui, come la sua birra mischiata alla gazzosa perché il tempo delle sbronze non è più qui anche se i varchi sono sempre aperti. Loro restano seduti al tavolo, forse perché, come dei veri amici, aspettano.  E lei che ama un brindisi e una risata, quando torna affamata e sudata dai suoi voli, si infila in quell'accettarsi così come si è: chi cambia cambia, chi non cambia lo vedi comunque diversamente dopo che hai corso nel sole, e con un affetto allargato dalla gioia del movimento. Perché l'amore, se è amore, non invecchia: cresce.

BiciBlu ricorda. Ricorda a se stessa di essere anche come quelli che ha chiamato amici, che chiama amici ora e domani poi chissà, che chiamerà amici sbagliandosi... e che, sapendolo o no la feriscono. Se lo ricorda quando la catena salta fuori perché i fili, a volte, si allentano; quando rigonfia ogni chilometro la ruota bucata; quando è finita l'acqua, ha dimenticato il lucchetto, ha perso il ninnolo gettato a caso nel cestino. Perché a volte siamo solo un po' distratti e le piccole disattenzioni degli altri sono lo stesso tributo che noi facciamo pagare ad altri ancora.


Rimettendo la catena a posto, BiciBlu scopre che tutto fila in modo giusto e perfetto, come la strada per casa, che buca dopo buca, semaforo dopo semaforo, albero e nuvola e vento e calore che ti funestino o ti appoggino, alla fine arriva.

Alla fine arriva. Si toglie il trucco, si sciacqua la faccia, e controlla che sotto il grasso e la polvere ci siano sempre quegli occhi di identico colore, che non si accontentano di guardare ma vedono... che a volte amarsi è lasciarsi andare via.
Le borse perse altrove assieme alle circostanze, e il cuore aperto. Che dopo tutto, l'amore di ciascun amore e di ciascuna amicizia, è l'amore di un Amore che non ti lascia mai.
E nemmeno occhi vecchi come i suoi sono ingannati dai suoi travestimenti.





6 commenti:

Unknown ha detto...

Poco importa se è una signora un tantino ritoccata ma è pur sempre un'amica fidata. Ciao Lila

Lila ha detto...

oh si, cara Tiziana: fidata e preziosa! c'è nelle bici una saggezza dovuta probabilmente a tutta la strada che hanno visto :))

alpexex ha detto...

applauso. dalla mia vecchia bici.

Madama Dorè ha detto...

E'come il mio "vecchio scarpone" e le tante canzoni che "sul tuo passo ho cantato"!
Bellissimo post, un po' triste e molto poetico. Un abbraccio affettuoso come quello del vento sulla bici blu.

Lila ha detto...

@ alpexex
grazie (alla tua vecchia bici) :)



@ Madama Doré
grazie. Gli abbracci, saperli cogliere, sono un fantastico dono!

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Ti auguro un sereno e felice ferragosto.