lunedì, aprile 12

La via del Bello (7) -prima conclusione-

“... il tempo di tutta una vita non valeva quel solo momento…”
…quel momento di Coscienza assoluta in cui Uno è tutto (ciò che resta…).

“La vita come tale è una e non ha forma; nessuno ha mai visto la vita senza una forma”(Alain Watts) perciò arriviamo alla conclusione, che poi è già nell’inizio. Tov (tob) che in ebraico è il bene, il bello, la luce e che incontriamo dall’inizio nel Genesi qualifica il primo giorno la luce, e qualificherà nei giorni successivi ogni perfezione raggiunta, ogni compimento, ogni morte. Ma in Quello dove coesistono, poiché è, il movimento e l’immobilità assoluta (la ruota per i cinesi, il cui centro è immobile e fonte di ogni movimento) sussiste in perfetta Unione anche we-rà che traduciamo come “non ancora luce” paragonandolo all’uomo esteriore che siamo (rappresentazione simbolica di dio) e che non può pretendere di elevarsi oltre la propria natura, se non facendosi immagine più perfetta possibile di Quello (Bellezza); ma l’Uomo interiore (tob) che lì ha il suo punto di partenza può pervenire al “superamento spirituale di tutto ciò che è figura, forma ed essere creato” diventando tutte le cose:
“infinito nell’Infinito, tutt’uno con l’Uno” .

Ne io ne te che meraviglia!


il tuo corpo è l’immagine delegata del Tao. La tua vita non è tua. È l’armonia delegata del Tao. La tua individualità non è tua. È l’adattabilità delegata del Tao... Tu ti muovi, ma non sai come: Tu sei in uno stato di quiete, ma non sai il perché.. Queste sono le operazioni delle leggi del Tao” (Chuang-Tze).

2 commenti:

Madama Dorè ha detto...

Forse la forma geometrica più indovinata per esprimere la vita è proprio il cerchio o ruota, che anche nella cultura occidentale ha avuto un posto importante (vedi astrologia, rosoni ecc..), ma generalmente siamo attratti da tutto quello che gira sulla circonferenza e ci dimentichiamo del perno che provoca e permette tale movimento. I taoisti invece lo hanno sottolineato con insistenza. Bellissimo post come sempre, bravissima.Ciao

Lila ha detto...

"Dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro / movesi l'acqua in un ritondo vaso" scriveva l'Alighieri nel Quattordicesimo di Paradiso, raccontando prima del tempo quel che mi pare sia l'embriogenesi (su cui mi sto documentando). Sicchè, fosse intuizione o conoscenza, e quindi forse Sapienza, si fece testimone di quello che tu sottolinei, e che la Tradizione afferma.
Il Tao ne è il simbolo più chiaro, concordo.
Un abbraccio e un sorriso