Ho il tempo lento degli antichi viaggiatori del cielo, quelli che arrivavano prima in aereoporto per fare il check-in, scegliere il posto migliore, magari dopo un po' di fila in piedi o seduti sulla valigia..."buongiorno, vorrei un posto davanti all'ala, proprio sul finestrino"... Ecco, così me lo ricordo: ché mio padre mi spiegava sempre, quando partivo, che a seconda della "macchina" era meglio scegliere un posto o l'altro.
Ora, nell'era del check-inonline, è la fila per l'imbarco che determina la possibilità di scelta; e me lo posso scegliere il posto, perchè a Lila piace essere tra i primi, per collocare bene la borsa tirare fuori la borsetta dal bagaglio a mano, indovinare da dove si scenderà... quindi cerco ancora quei posti vicino al finestrino, perchè a Lila piace staccare gli occhi da terra, e poi rimettere le cose in discussione da questa prospettiva d'alta quota, che fa sembrare tutto così piccolo...
Prima della partenza mi piace guardare i visi delle persone che mi sono attorno, chiedermi se poi li troverò cambiati, così cambiati da non sembrare più gli stessi; o appena appena.
Chissà se tutta questa gente, che aspetta un passaggio per chissadove, lo sa dove va?
Quelo che so, è che non si torna mai da nessun viaggio, se nel fare le valigie si fa attenzione a mettere ben piegata una coscienza usa e getta; usa quello che rimane di ieri, e getta il resto, perchè non si può tornare con lo stesso peso o con le stesse cose, altrimenti sarebbe meglio restare a casa.
Dove si può cambiare lo stesso e d'altra parte; se cambia chi resta è già sufficente a farci sentire nuovi.
In Svizzera comunque, bisogna fare attnzione a ciò che si butta. C'è un peso, una dimensione, in base a cui si pagano i rifiuti.
Così, invece di dire sì a tutto, bisogna controllare che quello di cui non hai più bisogno abbia la leggerezza necessaria per essere affidato al vento... che il cuore sia, o diventi più leggero di una piuma, come dicevano gli egizi, anche se easyjet non mette limiti di peso al bagaglio. Ryanair, per esempio, lo fa. E siccome non si sa mai con chi si farà il prossimo viaggio...
meglio essere allenati, e essere leggeri...
5 commenti:
anche io adoro i posti davanti al finestrino.... e mi propongo sempre di viaggiar leggere.... ma difficlimente ci riesco ....
Hai ragione, le cose umane, viste dal cielo, sono così insignificanti! ma viste da vicino ci schiacciano, quindi è bene ogni tanto cambiare i punti di vista. Un abbraccio.
Io parto con un sacco di roba ma con un occhio attento a lasciare un po' di spazio, per altra roba da riportare indietro...
:)
Ciao e buona domenica! ^^
...
...io vorrei partire...
...ma visto che non posso
uso la fantasia.
:)
mobu
@ bussola
stare leggeri è difficile, ma mi sono allenata un anno, con un viaggio in vespa, in due, in corsica. Davvero ho dovuto imparare, almeno ad alleggerire il bagaglio fisico :)
@ Madama Dorè
é bene allora, alzarsi in volo :))
@ Federico
io parto sempre con qualcosa da buttare, come dicevo, per riportarmi qualcosa di nuovo!
;)
Buon inizio settimana
@ Mobu
ciao Mobu...il tuo, anche se costretto, è un modo di viaggiare che a volte porta molto più lontano...
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