venerdì, dicembre 12

Avanzi di realtà: la crisi è assente per malattia

(Premetto:
non ci capisco niente di politica. Né di economia.
Ho una ferma avversione per le rate. Se posso comprare una cosa la compro in contanti, o bancomat. Mutuo a parte, per ovvia contropartita: o getto i soldi al vento con l'affitto, o piano piano mi compro casa.)

C'è la crisi. Quindi apriamo un nuovo centro commerciale. Anzi, due. Il terzo a ridosso di Natale. Che tutti sono più buoni e si fanno tanti bei regalini...
Uno dei Centri (che strano passeggiare là dentro: se piove non ti bagni, se esce il sole non lo sai. Entri al mattino, esci che è buio. Ma dove è il gusto? Sono un male necessario?) è un Outlet; vieni a spendere meno: paghi un jeans 100 euro, però è un Valentino dell'anno scorso. L'anno scorso ne costava 200. Ergo, hai risparmiato. Anche con la crisi.
E poi si creano posti d lavoro. E il centro commerciale l'abbiamo iniziato prima della crisi. Tra un mese ci son i saldi, e i centoquindici centri commerciali di Roma e dintorni, ivi compreso Milano (il mondo è piccolo) ospitano centinaia di nuovi dipendenti e migliaia di italiani che sfuggono all'impietosa mano di qualche dio che lava il pavimento dell'Universo. E stanno tutti insieme a guardare le vetrine, chi da dentro chi da fuori, in attesa che la crisi passi o venga sepolta da un applauso.
(Non sarà che, nel far si che si allaghi la strada appena costruita vicino al nuovo centro commerciale dell'Eur, che quindi è rimasto chiuso, nel far piovere sì tanto da giungere all'allerta "non percorrere il GRA se non è strettamente necessario", e possibilmente "non uscite di casa", dicevo, non sarà che ci stanno mandando un messaggio?)
Ah ah ah. E chi ascolta? Intanto ascoltati la pubblicità del nuovo gestore telefonico: con soli 49.90 euro al mese (oh, dico: al mese!!!) ti regaliamo il telefonino più figo del mondo (che domani è già vecchio); tu ti sentirai veramente un re. Anche se c'è la crisi.
Anzi, consumatore. Siccome ti vogliamo bene facciamo così. Se spendi almeno seicento euro ti regaliamo anche una macchinetta fotografica. E poi ci paghi tra sei mesi. Già, ti rendi conto che fortuna?! Per sei mesi hai la televisione gratis! (poi se tra sei mesi c'è ancora la crisi tu consumatore ti darai la zappa sui denti, o sui piedi. Perché ti ho sentito dire "se comincio a pagare tra sei mesi, allora compro quello che costa 1200 euro" ... e tra sei mesi vale 900 euro, come quello che potevi comprare oggi. Ma forse tra sei mesi i trecento euro ti serviranno ad altro...)

Forse la crisi fa sciopero bianco: è presente al lavoro ma non fa niente?
Forse la crisi è assente per malattia. Ma nessuno controlla se è a casa.

2 commenti:

Federico Distefano ha detto...

Ci sentiamo ciniche, eh?
Rischi che qualcuno apra gli occhi e smetta di essere un buon consumatore compulsivo per poi, perfino, iniziare ad usare il cervello...
:-)

Ciao e buona serata!!

Lila ha detto...

se per questo non credo che ci sia pericolo. Io predico bene e razzolo male, come sempre.
Ottimista per natura, e sembra essere un male incurabile, mi sa che ho speso più quest'anno che gli altri.
Però pagando rigorosamente in contanti.
Avevo tentato anche con la casa, ma a comprarla senza mutuo, con i contanti disponibili, avrei potuto permettermi si e no qualcosa delle dimensioni dell'acquario di Mobu e Al (http://mobual.blogspot.com/). Virtuale ovviamente.
:)