Giacciono insepolti molti errori
trascinati con me dall’ossessione
di riempirmi la testa a rivederli
e col ricordo deformarne il suono.
Questa è la mia vecchiezza!
Averne troppi e rammentarli tutti.
E’ un gravoso bagaglio che impedisce,
rallenta e blocca il volo mio spirale
scorgo qualcosa e cado giù di nuovo
così ritento di lasciarli andare.
Impallidisco d’orrore e di paura!
abbandonando quella scorta mesta.
Tolte le forme nulla il vuoto arresta,
perso il ricordo è aperta la visuale
e in questa solitudine sublime
non resta niente. Nessun Io da salvare.
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