lunedì, dicembre 8

Un passo indietro


Un passo indietro; riassorbo per un momento il calore dei giorni prima di questa estate.
Quando con gli occhi credevo ancora di guardare tutto, e coglievo solo metà delle cose.
Ma ho amato, quella mezza bellezza.
Che mi riempiva totalmente. Forse sono abbastanza piccola, dopo tutto. O forse il cuore, negli anni, ha perso qualche parte di sé, nei lunghi vagabondaggi che si impone, ed ora si riempie in fretta.
Quella mezza bellezza che vedevo, di te, mi è sempre bastata.
Ho amato le briciole della persona che eri. Quelle che restavano sul tavolo del Caffè, quando ci concedevamo il tempo di sederci, ed ammirare il paesaggio. Prima di lasciarci andare via.
Ho amato la pelle che nasconde, che sembra dividere, tanto quanto il lungo spazio che ci separa.
Ho amato il sospiro lungo dell'inverno, che si è sbattuto sulle ragnatele dell'angolo destro in alto della veranda, disfacendole filo a filo.
Ho amato il rumore che faceva la tua voce, scivolandomi in tasca; ma l'eco che rifluisce da lì, toglie il posto alle mani. Che, immobili, lasciano il gelo a scolpirgli un nuovo giorno addosso.

Ho visto la fine, di questo arcobaleno sotto cui non potevo mai passare.
Ho visto la fine scagliata su una curva, con la violenza che i riflessi acquistano, quando rimbalzano sulle superfici dei ricordi.
E riesco a vedere, ogni cosa, tra il vagheggiare di quei colori, che mutano la scena oltre di loro.

Adesso, che vedo, amo tutto di te; anche gli spari remoti, i pensieri più bui. Anche le cose che non sai ancora, e il tempo che non vivremo mai insieme.
Così posso rinunciarti. Perché perdo il bisogno di appartenerti.
E l'illusione che non ci apparteniamo.

2 commenti:

Mobu ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lila ha detto...

Credevo che il caldo fosse suscitato dal whisky, e che lenisse il dolore; che potesse tenermi assieme i cocci sulla sua superficie dorata,
come il sole tiene assieme l'orizzonte.
Calde, però, erano le cose che cercavano di uscire, il fiato trattenuto in petto, il blando sospiro che non è mai annegato.