mercoledì, gennaio 6

Dippold l'ottico

Che cosa vedete, adesso? Oggi è la festa della manifestazione della divinità. A seguire la rinascita del sole invicto, della nostra speranza di luce e di rinnovamento, il seme piantato ben nutrito non potrà che germogliare.
Quindi vi do un allegro auguri anche per oggi, e un benvenuto di cuore ai nuovi lettori:
E siccome sono un po' stanca per il lavoro notturno, era il capodanno di noi Befane, stanotte, l'augurio lo scrivo conla mia poesia preferita de L'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters (traduzione a cura di Fernanda Pivano):


DIPPOLD L'OTTICO (Un ottico)

- Che cosa vedi adesso?
Globi rossi, gialli, viola.
Un momento! E adesso?
Mio padre, mia madre e le mie sorelle.
Sì! E adesso?
Cavalieri in armi, belle donne, volti gentili.
Prova queste.
Un campo di grano - una città.
Molto bene! E adesso?
Molte donne con occhi chiari e labbra aperte.
Prova queste.
Solo una coppa su un tavolo.
Oh, capisco! Prova queste lenti!
Solo uno spazio aperto - non vedo niente in particolare.
Bene, adesso!
Pini, un lago, un cielo estivo.
Così va meglio. E adesso?
Un libro.
Leggimene una pagina.
Non posso. I miei occhi sono trascinati oltre la pagina.
Prova queste.
Profondità d'aria.
Eccellente! E adesso?
Luce, solo luce che trasforma tutto il mondo in un giocattolo.
Molto bene, faremo gli occhiali così.-

DIPPOLD THE OPTICIAN
What do you see now?
Globes of red, yellow, purple.
Just a moment! And now?
My father and mother and sisters.
Yes! And now?
Knights at arms, beautiful women, kind faces.
Try this.
A field of grain - a city.
Very good! And now?
Many womens with bright eyes and open lips.
Try this.
Just a globet on a table.
Oh I see! Try this lens!
Just an open space - I see nothing in particular.
Well, now!
Pine trees, a lake, a summer sky.
That's better. And now?
A book.
Read a page for me.
I can't. My eyes are carried beyond the page.
Try this lens.
Depths of air.
Excellent! And now?
Light, just light, making everything below it a toy world.
Very well, we'll make the glasses accordingly.

15 commenti:

Marisa ha detto...

Lenti che ci aiutano a vedere intorno a noi e dentro di noi,,, magari ci fossero.
Sei molto profonda, bello leggerti.

Federico Distefano ha detto...

Hehehe...
Ti ricordi quando ero convinto che fosse una tua poesia?
:P
Ciao e buona giornata!!

Baol ha detto...

Quel libro l'ho letto tanto tempo fa ed è tra i miei preferiti, come il disco che ne ha fatto De Andrè.

La poesia che ho sempre sentito più mia è questa:

WALTER SIMMONS

I miei genitori pensavano che sarei stato
grande come Edison o anche più:
perché da ragazzo facevo palloni
e aquiloni meravigliosi e giocattoli con suonerie
e macchinette colle rotaie
e telefoni di scatole o di filo.
Suonavo la cornetta e dipingevo,
modellavo in argilla e feci la parte
della canaglia nell’«Ottorone».
Ma a ventun anni mi sposai
e bisognava vivere e, così, per vivere
imparai il mestiere di far orologi
e tenni la gioielleria in piazza,
pensando, pensando, pensando, pensando, -
non agli affari, ma alla macchina
che studiavo, coi calcoli, di costruire.
E tutta Spoon River stava attenta e aspettava
di vederla funzionare, ma non funzionò mai.
E alcune anime pietose credevano che il mio genio
fosse in qualche modo impacciato dal negozio.
Non era vero. La verità era questa:
che non avevo genio.

Lila ha detto...

Beh, grazie, Marisa. Ritengo anche di essere vagamente autoironica, un sorriso fa sempre bene...
sicchè, sono profonda, come un pozzo.. come l'oceano, ma quel che vi si specchia è bene cercarlo in cielo. O allo specchio. :-)

Certo, Federico che me lo ricordo. Questo, e gli anni e molti 'saggi' (libri di saggistica) mi hanno insegnato che occorre citare l'autore di un testo. Non ci si perde nulla, d'altro canto. Una parola scritta un riflesso nel pozzo,appartiene a chi guarda quanto a chi scrive.

Accidenti... e poi dove l'hai trovato il genio?
;-)

Madama Dorè ha detto...

L'ottico-vita ci presenta le lenti disponibili e noi scegliamo quelle che ci sono congeniali...molto bello. Grazie Lila.

ANTONELLA ha detto...

Un poeta latino aveva scritto: " la verità si vede solo con gli occhi dell'amore. Dunque voglio quelle lenti. Bacio..

Anna Righeblu ha detto...

Ne vorrei un paio diverso per ogni giorno dell'anno... ma prima vorrei sapere quale luogo è ritratto nella foto... se possibile.
Baci

albafucens ha detto...

Adoro quel libro.. è molto bello, pensa che l'ho letto ben due volte
grazie per questo estratto.. uno tra i miei preferiti
un abbraccio forte

Lila ha detto...

@ madama dorè
hai colto il punto... noi, scegliamo.
un abbraccio

@ antonella
mi pare un'ottima scelta. difficile ma ottima!

@ Anna Righeblu
ah, si; io lo faccio figurativamente, avendo ormai un cumulo di occhiali di varie fogge ogni tanto li alterno... ma la visione è chiaramente interiore.

Quanto alla città nella foto, è Volterra.

@ albafucens
ancora un 'posto' dove ci si ritrova; in questo caso il libro, che prima o poi rileggerò ma di cui, come si vede, questa è la poesia che m'è rimasta più impressa.
Un abbraccio!

Unknown ha detto...

Adoro questa poesia, è profonda molto più di tantissime altre posesie di grande fama. Anch'io il sei ho fatto tardi, non è che eri tu quel razzo che mi ha quasi buttata giù dalla mia scopa? :)
un abbraccio

Lila ha detto...

Si, Aria, ero io! facevo le capriole perchè avevo quasi finito :-D

Baol ha detto...

Boh, io non riesco a dirlo

Lila ha detto...

Cosa non riesci a dire, Baol? che siamo due allegre befane?
o forse m'è sfuggito qualcosa...è a proposito del tuo genio,eh? ma dai. Io sono certa che ciascuno di noi ha una faccia brillante!

Unknown ha detto...

la prossima volta saluta però....:)

Lila ha detto...

@ Aria
:)