lunedì, settembre 7

il viaggio (prima parte)

Per cominciare, erano anni che non andavo in vacanza con un'amica.
Moto caricate, con un pacifico entusiasmo la mia, e alle stelle l'altra, anche perchè è comunque una cosa "ganza", andare all'Elba con gli scooter. La sua prima volta (dell'amica), per molte cose. La mia prima volta, in molti modi.
Intanto sono partita senza aspettarmi niente, nella valigia, stipati fino all'inverosimile, gli eventi dell'ultimo anno, il dolore, la sofferenza, la gioia anche, di risentirsi vivi, con la vita spezzata in due.
Avevo bisogno di buttare alcune cose, e per affaticarmi meno mi sono avvalsa della raccolta differenziata.

Primo giorno:
il bisogno d'altrui, scivola nel vento, mentre subentra il brivido d'essere in due, in perfetta libertà e senza bisogno. Due, perchè la gioia condivisa si fa doppia, e non metà.
Soli, però, per libera scelta. Per consapevole percezione, che anche nello spartirsi un viaggio, l'emozione resta qualcosa di irraggiungibile a voce.
La prima tappa è una sosta dagli amici, nel golfo di Talamone. Lascio lì la dolcezza del passato. Il desiderio rincorso del ripetersi d'eventi che non appartengono che ad allegre memorie. O tristi. Comunque memorie.

Secondo gorno:
ho preso decisioni notturne, scavando il tempo nel sonno, per il bisogno di ritrovarsi.
Carico sulla moto un sorriso che profuma di aghi di pino, salato e lento, come una condanna. Perchè comunque, non mi può lasciare! Mi lascia, invece, la paura di sentire quello che sento.

L'ardore del viaggio, e il calor del sole sfocano la strada.

Lontano. Sto andando lontano.
Perchè lontano è un posto da cui non si torna.

Dal di là del mare nessuno torna.

Arriva qualcuno di nuovo.

(viaggio da Talamone all'Elba, via Piombino. Il campeggio, scelto perchè volge al sole che muore, si rivela deliziosamente poggiato sulla scogliera di fronte alla penisola di Enfola, da cu prende il nome; è pulito e tranquillo e l'accoglienza è piacevole e simpatica. I proprietari sono Valtellinesi, trapiantati nella Toscana, che già di suo sa accogliere i turisti. Un bel connubio!)

Secondo giorno, sera.
adagiata sugli scogli adunchi, imparo le ossa che mi sporgono dal corpo. Percorro la sensazione della fatica, attendo la discesa nell'acqua come un ritorno al ventre, che mi ripartorisce a terra nuova: come sono, non come credo d'essere.

(unico neo... le due spiaggette sono di sassi, e in una delle due  sono anche piuttosto affilati...)

terzo giorno
Aurora sul molo;  si scalda, il corpo, alle grida rauche dei gabbiani, muovendo in un saluto al sole che ancora non si mostra. Nuvole sparse, spesse e poi di nuovo rarefatte, ombreggiano il ricordo e lacerandosi mostrano nel cielo il mio volto. Come uno specchio d'acqua, solo che in alto!

Percorriamo metà dell'isola, incontrando rocce e nuvole, mare e gabbiani.
Gli uomini, spazzati via dal sano senso di trovarsi, lasciando che per oggi perdano importanza gli altri, e siamo solo noi. Noi stesse.

Ci siamo raccontate due vite, specchiandole una nell'altra. Imparando una dall'altra.
Criticando e accogliendo le rispettive essenze, ma sempre con amore.

(il bagno l'abbiamo fatto nella famosa spiaggia di Fetovaia; vera spiaggia, morbida e chiara; il mare assume qui una sfumatura di movimento, che manca alle altre baie, tranquille come laghi salati)

quarto giorno
l'altra metà dell'isola s'apre nel mattino; al centro una perla sulla cui superfice lucida scivolano le volte che mi sono vista brutta, che mi sono sentita inadeguata; che ho atteso l'attenzione di cui avevo bisogno.
Cerco la bellezza in ciascun posto. Ritrova l'armonia dello scavare me stessa, per amarmi di più e meglio.
Ed amare, di più e meglio, d'ora in poi.
Mi ri-conosco.
Non sicura d'essere perfetta, oggi, senza indulgere troppo mi conento di perdonarmi. quando ce ne sarà bisogno.

quinto giorno
imparo il rumore del mare, sulla ghiaia della spiaggia di Sansone.
Il frusciare sui sassi si trasforma in metafora; ogni sasso una persona, ogni persona un suono di questo andare e venire. Delle mie alte e basse maree. 

 
A bagnarsi in questo mare si smarrisce il contorno dell'acqua e del cielo. Pare di volare, e non c'è più alcuna differenza fra l'esser qui, ed essere in cielo.  Non c'è, di fatto nessun altrove. 

(il pomeriggio Beverly è voluto rimanere sulla spiaggia di Scaglieri, nonostante io non fossi d'accordo. Accaldato -ingolfato- e ammirato -non è ripartito-  è rimasto davanti al mare fino a dopo cena. Ci vuole un po' di pepe, anche in vacanza!)
....continua.... 


10 commenti:

Federico Distefano ha detto...

Ciao!!
La foto notturna è davvero molto bella!
:)
Bentornata! ^^

PS= Parola di verifica: "Ponesi".
Si tratta sicuramente di un popolo asiatico a cui, nel tempo, è venuto a mancare qualcosa di fondamentale...

UIFPW08 ha detto...

meravigliosa..

Baldo ha detto...

Una vacanza decisamente "easy rider", non c'è che dire!

Comunque sono venuto qui solo per farti i miei complimenti.

Scrivi davvero molto bene.

Lila ha detto...

@ federico
le parole di verifica sono fonte di continua ispirazione, eh?
bentrovato, e grazie del complimento

@Maurizio
grazie...

@Baldo
grazie dei complimenti, che ricambio... sai scrivere davvero in modo molto divertente!!!

albafucens ha detto...

accipicchia.. che fantastica vacanza
e le immagini, meravigliose!
un abbraccio

Lila ha detto...

ciao albafucens,
si, proprio una bellissima vacanza! e spero di raccontare il finale, appena riesco a dedicare al computer più di qualche minuto!
(grazie, per le foto)
un abbraccio per te

maria rosaria ha detto...

sai, lila, che non sono mai stata all'elba nonostante ce l'abbia praticamente di fronte? mi hai persuasa, anche se mi ero ripromessa di andare quanto prima, ma sai com'è!
l'anno scorso feci una vacanza col tuo stato d'animo, da sola, lontano realmente. fu bellissimo. bel resoconto, aspetterò il finale.
bacio

Anna Righeblu ha detto...

Ciao Lila, bellissime foto e post emozionante...
Grazie per avermi fatta arrivare fin qui!
Anch'io non sono mai stata all'Elba.
Su Flickr ho visto tue foto stupende... quelle della scala dei turchi sono magnifiche!
Ciao, a presto

Anonimo ha detto...

Belle... come sempre. :)

Lila ha detto...

ciao Maria rosaria, sonno contenta di poterti ispirare un'idea di viaggio, in un posto davvero speciale, nonostante sia alla periferia di Firenze, per così dire. Che comunque riserva vari splendidi posti.quanto al finale,ora c'è. Un abbraccio

@ Anna Righeblu
benvenuta, innanzitutto, e grazie a te. Trovo che tu faccia delle foto splendide,quindi ancora grazie per i complimenti; così come sono felice di aver trovato il blog che è molto interessante! a presto

@anonymus
grazie. Il posto è stato il miglior artefice delle foto, a dire il vero...